lunedì 30 gennaio 2017

Carlo Sibilia non crede al Muslimban di Trump

Carlo Sibilia, quello che non crede allo sbarco sulla Luna, che cerca di smascherare le attività segrete del gruppo Bilderberg, che ritiene la dittatura più onesta della democrazia italica e il signoraggio la causa di tutti i mali, che minaccia querele a chi lo associa alle scie chimiche (perchè è un tema di cui non si è occupato, sia chiaro. Mica dire che non esistano)....bene, quelo Carlo Sibilia, oggi ha affermato, con uno stile chiaramente da debunker navigato, che il "MuslimBan" di cui tutti parlano in verità è una bufala. Trump non lo ha mai nemmeno pensato probabilmente.

Per non parlare del suo fenomenale tweet


Certo, non ricordiamo lui che pure Hitler è stato democraticamente eletto. Perfidi alleati che lo hanno fatto cadere. Nemici del popolo tedesco!


r@RebelEkonomist

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venerdì 20 gennaio 2017

Lo sciacallaggio di Di Maio su terremoto, neve e Rigopiano

Dopo i post di Salvini su terremotati ed immigrati e i suoi selfie in mezzo alla neve, un altro politico approfitta della tragedia del terremoto (e della neve) per far polemica politica.

Tocca a Luigi Di Maio il quale, commentando i salvataggi a Rigopiano, se ne esce con dichiarazioni discutibili:

"Ci sono eroi e antieroi. Gli eroi sono quelli che si mettono a disposizione, rischiando l'incolumità, per salvare gli altri. Gli antieroi sono quelli che si nascondono dietro sobrietà per celare disorganizzazione e incapacità". 

E ancora:

"Non è polemica è la verità. Gli antieroi hanno tempi da Bolt quando si tratta di tirar fuori dalle tasche degli italiani 20 mld per salvare la banca che hanno distrutto e sono insopportabilmente lenti quando si tratta di dare ai terremotati 28 milioni che gli italiani hanno donato con grande solidarietà".

Premettendo che ci sono altri modi e momenti per polemizzare, criticare su argomenti non affini etc e che ciò riguarda TUTTI quelli che lo fanno, non solo i 5 stelle, Di Maio continua a collezionare pessime figure.

Noi campiamo tutto, ma a tutto c'è un limite. Se poi pensiamo che erano proprio i 5 stelle a non volere il bail-in per le banche italiane - ergo i soldi li avrebbe dovuti mettere lo Stato, perchè la soluzione alternativa proposta dai grulli è no sense - senza per altro capirci nulla, e che pure loro sono fra quelli che hanno chiesto i nomi dei 100 debitori di MPS, inutili se non a salvaguardare così i veri responsabili del disastro della banca di Siena, ecco che il tutto assume ancora toni più ridicoli.

Infine, l'on il cittadino Di Maio dovrebbe spiegarci il perchè per i soldi raccolti dalla Raggi e M5S a Roma va bene aspettare e valutare con calma la destinazione, mentre invece quelli messi a disposizione per il Fondo Emergenze no, quelli devono essere impiegati subito, ignorando le regole, rischiando magari un Abruzzo bis. Mistero.

Se al posto di far dichiarazioni (tra l'altro da Vice Presidente della Camera) polemiche per raccogliere consensi si usasse un po' di più la testa, forse si potrebbero evitare, o quantomeno limitare, le tragedie.

@RebelEkonomist

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sabato 14 gennaio 2017

Il triplo KO di Luigi di Maio al congiuntivo

Di Maio e il congiuntivo impossibile


Dai che prima o poi ce la faresti....farebbi....farestesse.....faceste....avresti potuto farcela....saresti fatto....venisti fatto.....farai...
@RebelEkonomist

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lunedì 9 gennaio 2017

GRILLO ora si scopre PRO EUROPA e PRO EURO


"Per superare la crisi ci vuole più Europa, non meno Europa"
Chi lo ha detto? Renzi o Beppe Grillo?
Ovviamente Matteo Renzi, visto che Peppe è sempre stato molto scettico e critico nei confronti dell'Europa e della moneta unica. Fino ad oggi almeno.

Sì sa, in politica vale tutto e la prospettiva di contare veramente qualcosa alletta e cambia tutti. Il M5S, quello che non si sarebbe mai alleato con alcun partito, quello che non sarebbe mai sceso a compromessi, abbandona gli euroscettici per confluire in ALDE, il partito forse più europeista a Bruxelles.

Sia chiaro, nulla di male eh, ognuno compie le scelte che ritiene più giuste. Fa strano, però, che sia proprio il M5S ad aver fatto il primo passo...o meglio, Beppe Grillo.

Sì perchè la decisione di allearsi con Guy Verhofstadt viene proprio da Grillo e Casaleggio. I Parlamentari a 5 Stelle, in Italia ed in Europa, non sapevano niente! Da un giorno all'altro, Grillo e Casaleggio hanno deciso una votazione online, indirizzando nettamente il voto della base dando la loro preferenza sul sacro blog, senza consultare nessuno!

La base ha nettamente scelto l'alleanza con ALDE (e ci mancherebbe, non sia mai che si smentisca la parola di Peppe), ma il movimento ora è spaccato in due.

La cosa che lascia più perplessi, però, oltre al cambio radicale di idee sull'Europa, è la modilità con la quale questa è avvenuta. Grillo ha scelto la data, il luogo, la modalità e, de facto, pure il risultato.

Democrazia a 5 stelle. Democrazia dei cittadini....come no.

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domenica 1 gennaio 2017

Beppe Grillo contro la censura delle bufale in rete

Beppe Grillo che parla contro la censura dell'internet. Che ridere. Scusate, meglio spiegare per chi fosse nuovo su questo blog e si fosse perso alcune delle assurdità legate al comico genovese.

Dovete sapere, cari signori, che Beppe Grillo non ama poi così tanto il confronto, nè il contraddittorio. Nulla di nuovo, in tv non va quasi mai e quelle poche volte sempre un'intervista in solitaria, quasi fosse un suo monologo guidato dalle domande del giornalista di turno. Ovviamente non ha contraddittorio durante i suoi spettacoli o comizi elettorali. Potrebbe averlo in rete, direte voi.
Bene, no, manco lì. Si perchè il Grillo non tollera posizioni contrarie alle sue, nè le critiche, sulle piattaforme a lui collegate (leggasi, della Casaleggio Associati). Questo un esempio accaduto qualche anno fa.

Non tollera nemmeno voci contrarie (anche se civili) nei commenti del suo blog. E' stato fin creato un blog (NoCensura) in cui vengono raccolti tutti i commenti sgraditi rimossi.

Ma di casi ce ne sono altri, che coinvolgono anche i grillini medi. Noi stessi fummo attaccati su Facebook.

Tenendo conto quindi di ciò, spendiamo due righe sul post di Beppe Grillo contro le proposte del presidente dell'antitrust Pitruzzella (spiegate in un'intervista al FT) per arginare l'enorme quantità di bufale e false notizie che sta dilagando su internet, social networks in particolare.
Beppe Grillo scrive un articolo in cui dice, per davvero, il nulla. E' uno sbraitare di "inquisizione", "cazzari", "travestiti morali", "pazzi" etc.

Ora, noi non vogliamo difendere ciò proposto da Pitruzzella, ma è doveroso riconoscere che l'enorme diffusione di bufale (e il business che ci sta dietro) sta diventando un grosso problema e bisognerebbe affrontarlo, in un modo o nell'altro.

Capiamo che censurare le bufale comporterebbe un grosso danno economico per le tasche di Grillo e Casaleggio, vista la quantità di simil bufale che spesso escono da siti e blog controllati da loro (Buzzfeed l'ha definita "Fabbrica di Bufale"), però prendersela sbraitando senza dire nulla in concreto, serve a poco...no?

Per chi fosse interessato, linkiamo un post di Paolo Attivissimo in cui cerca di commentare le proposte del presidente dell'antitrust. Ecco, da un leader di partito mi sarei aspettato un'analisi di questo tipo, non populismo e pseudo insulti a go go.

E' ora di crescere.

@RebelEkonomist

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