lunedì 26 gennaio 2015

Ecco cosa diceva Tsipras di Grillo e M5S sull'Europa e Euro

Tsipras vince le elezioni in Grecia e di botto diventa l'idolo di tutti i partiti italiani. Ovviamente anche il M5s si uniscono, sperando che attui in Grecia ciò che loro vorrebbero attuare qui in Italia: non pagare il debito, uscire dall'Euro e tornare alla vecchia moneta (Dracma per la Grecia, Lira per l'Italia).

Personalmente, crediamo poco fondate queste due opzioni (forse parte del debito può essere rinegoziato, ma un'uscita dall'Euro da parte della Grecia è assai improbabile. Paradossalmente è più probabile che siano gli altri partners europei a buttarla fuori), però ad oggi i grillini ci credono quindi...staremo a vedere.

Curioso però andare i riprendere le dichiarazioni rilasciate da Tsipras quando venne in Italia per le elezioni europee.

Intervistato da Lucia Annunziata a "in Mezz'Ora", il leader greco rimproverò il populismo del comico genovese e del suo movimento, soprattutto sulla questione Euro ed Europa:

"Anni fa abbiamo guardato al fenomeno Grillo con simpatia perché era figlio della rabbia dei cittadini italiani, ma la rabbia da sola non basta. Grillo fa finta di non capire l'importanza della realtà europea".

E ancora:

"Secondo Tsipras, i nemici da sconfiggere alle prossime elezioni europee sono più d'uno: da un lato c'è il populismo, colpevole di voler "disgregare l'Ue"; dall'altro ci sono le politiche di austerity che hanno fatto solo male al progetto europeo. "Per noi - ha aggiunto Tsipras - l'Europa è il terreno di una lotta di classe"

Non parliamo poi della posizione sui migranti, ove troviamo moltissime differenze fra i pensieri di Tsipras e quelli di Grillo e grillini.
Nel manifesti che giravano durante le elezioni europee della lista che sosteneva il premier greco, si leggeva:

“Riformare le politiche europee dell’immigrazione, rifiutando il concetto di “Fortezza Europa” che alimenta forme di discriminazione, e garantendo invece i diritti umani, l’integrazione, il diritto d’asilo e le misure per la salvaguardia dei migranti, costretti ad affrontare viaggi in cui è a rischio la loro stessa vita”.

Un po' diverso dalle idee del M5S no?

Quindi, cari grillini....aspetterei ad esultare, soprattutto a dire che Tsipras è il vostro equivalente greco.


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mercoledì 7 gennaio 2015

Di Battista vince il premio "Balla dell'anno" per le dichiarazioni su Boko Haram ed Ebola

Alessandro di Battista, dopo aver vinto il nostro prestigiosissimo premio di "Assurdità dell'Anno" per le sue dichiarazioni sull'ISIS, mette in bacheca un altro (meno prestigioso, sia chiaro) premio della stessa categoria.

Annunciamo la vittoria per il bel Alessandro del premio "Whopper of the Year" o meglio, "Balla dell'Anno", grazie alle sue dichiarazioni su Boko Haram ed Ebola.

Come si legge infatti su africacheck.com 

"An Italian politician claimed last year that Boko Haram controlled 60% of Nigerian territory and that “the remaining part [of the country] is Ebola”. Readers of Pagella Politica, Italy’s largest fact-checking website, voted the claim the “Whopper of 2014”.

Cosa disse Dibba? E perchè fu una balla colossale? Lo spiega proprio Pagella Politica (da cui Africa Check riprende l'articolo, traducendolo in inglese...perchè è giusto che nel Mondo sappiano chi abbiamo eletto e chi siano "i nuovi"):

"Alessandro Di Battista è vice presidente della Commissione Affari Esteri e Comunitari della Camera dei deputati e alla manifestazione "Italia5Stelle", tenutasi lo scorso weekend al Circo Massimo, ha dedicato il suo intervento alla politica estera. In particolare, parlando della Nigeria, Di Battista ha affermato che il 60% del territorio è in mano a Boko Haram, e il resto è afflitto dall'ebola. Questo dato, un po' bizzarro, sarà balzato subito all'occhio a chi si interessa di politica internazionale. Se fosse vero, considerando che il gigante africano si estende per oltre 920 mila chilometri quadrati, il gruppo jihadista controllerebbe un territorio grande quasi il doppio dell'Italia.
Breve storia di Boko Haram

Secondo quanto riportato dal prestigioso think tank Council on Foreign Relations, Boko Haram viene creato nel 2002 dall'imam Mohammed Yusuf nello stato nigeriano del Borno, collocato nell'angolo nord-orientale del Paese. Il gruppo, di ispirazione salafita, si chiama formalmente Jama'atu Ahlis Sunna Lidda'awati Wal-Jihad, ovvero "popolo dedicato alla diffusione degli insegnamenti del Profeta e della Jihad", meglio conosciuto come Boko Haram, che si traduce grosso modo in "l'educazione occidentale è peccato". Boko Haram ha visto una sempre maggiore radicalizzazione, dedicandosi alla lotta violenta allo Stato centrale a partire dal 2009. Gli analisti ritengono che da allora ci sia stato un crescente legame con altri gruppi qaedisti. Il gruppo, secondo gli esperti di Council of Foreign Relations, si sarebbe diviso in almeno 5 fazioni dopo l'uccisione del leader Yusuf da parte dell'esercito nigeriano. Tuttavia questo evento non ha ridotto la sua pericolosità: Boko Haram ha condotto numerosi attentati, ha ucciso circa 5.000 persone e portato alla fuga altre 300 mila. Secondo l'Economist (da cui è tratta la cartina a destra) il gruppo starebbe modificando le sue tattiche focalizzandosi non solo su azioni terroristiche ma anche sul controllo del territorio in cui opera, sulla falsariga di quanto sta facendo IS in Siria e Iraq.

Presenza sul territorio

E' lo stesso Economist a indicare le vere dimensioni del "fenomeno Boko Haram". I jihadisti avrebbero conquistato a inizio settembre la seconda città dello Stato del Borno, Bama, minacciando così la capitale dello stesso Stato, Maiduguri. Ma il gruppo controllerebbe direttamente "appena" 25 insediamenti urbani nel nord-est (grafico a destra, tratto dal Council on Foreign Relations).
Volendo allargare lo sguardo alle regioni che sono minacciate dai jihadisti, dal Congressional Research Service apprendiamo che il governo nigeriano ha decretato lo stato d'emergenza nei
tre Stati di Borno, Yobe e Adamawa. Nonostante ciò, secondo il Nigeria Security Network, le attività del gruppo sembrano comunque ancora in parte concentrate nello Stato di origine (Borno appunto), di cui comunque non coprono neanche l'intero territorio, come si può vedere nella mappa in basso, tratta dal Washington Post.
Non si vuole certo sminuire il raggio d'azione di Boko Haram, che sta effettivamente conquistando parti di territorio nigeriano ed ha compiuto attacchi terroristici nella capitale Abuja. E' inoltre il caso di ricordare che ha compiuto crimini che hanno avuto una eco internazionale come il rapimento delle 300 studentesse che ha provocato la campagna "BringBackOurGirls". Tuttavia bisogna distinguere l'ambito d'operazione dall controllo effettivo del territorio.

L'Ebola in Nigeria
Oltre a Boko Haram, Di Battista solleva lo spettro Ebola. Anche qui, l'esagerazione sembra aver preso il sopravvento sulla realtà dei fatti. Secondo il Centre for Disease Control and Prevention ci sono stati "alcuni" casi nella capitale commerciale Lagos e Port Harcourt. Ma nell'aggiornamento del 7 ottobre lo stesso Cdc informa che il livello d'allerta per il Paese è stato abbassato da 2 a 1 dal momento che tutti i casi segnalati sono finiti nel decesso del paziente o nel suo recupero. I casi attualmente sarebbero stati 20, di cui 8 decessi.
Questa settimana anche l'
Organizzazione Mondiale della Sanità si è espressa in maniera cautamente ottimista, indicando che qualora non si registrassero nuovi casi entro il 20 ottobre, dichiarerà ufficialmente contenuto il focolaio dell'Ebola in Nigeria visto che saranno passati 42 giorni dall'ultimo caso segnalato.*
E se vai su Wikipedia?
Di Battista indica la sua fonte in Wikipedia (sorvoliamo sulla opportunità, di fronte a questione serie come queste, di consultare fonti decisamente più attendibili) e per amore di fact-checking verifichiamo anche quella. Alla voce "Nigeria" di Wikipedia in italiano "Boko Haram" non figura nemmeno, né si trova riferimento a quanto detto da Di Battista nella versione inglese del sito.
Il verdetto
Non può essere che negativo. Di Battista presenta come ovvia e definita un'espansione territoriale di Boko Haram che è lungi dall'esserla. Il gruppo jihadista sta sì ampliando la sua influenza, ma non ha il controllo completo di nessuno Stato nigeriano, figuriamoci il 60% del Paese. L'Ebola, seppur presente, non è assolutamente così diffusa come pericolosamente va dicendo il deputato M5S. Moltissimo da correggere in questa affermazione: "Panzana pazzesca".
P.S.: per ulteriori informazioni su Boko Haram consigliamo questo rapporto dell'International Crisis Group e questo Research Paper di Chatham House.
___
* Il 20 ottobre, successivamente alla pubblicazione di questa analisi, l'OMS ha dichiarato il Paese "Ebola-free"





@RebelEkonomist


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martedì 6 gennaio 2015

Altro che #forzavigili! Quando Grillo attaccava i dipendenti pubblici

Ieri abbiamo parlato del fatto che Grillo si sia schierato, un po' in modo inaspettato, con i vigili di Roma.
Perchè inaspettato? Perchè Grillo in passato aveva denunciato il problema della spesa pubblica e del costo che hanno pensionati e dipendenti pubblici, oltre che dell'inefficienza di una parte di quest'ultimi.

Si prendano ad esempio le dichiarazioni apparse sul suo blog in data 26 febbraio 2013:

Ogni mese lo Stato deve pagare 19 milioni di pensioni e 4 milioni di stipendi pubblici. Questo peso è insostenibile, è un dato di fatto, lo status quo è insostenibile, è possibile alimentarlo solo con nuove tasse e con nuovo debito pubblico, i cui interessi sono pagati anch'essi dalle tasse. E' una macchina infernale che sta prosciugando le risorse del Paese. Va sostituita con un reddito di cittadinanza.

Ma come, qui dice che i dipendenti pubblici sono insostenibili, sono un male, prosciugano le risorse del Paese....e meno di un anno dopo difende quelli che non sono andati a lavorare presentando in massa certificati medici, PER CASO, il giorno di Capodanno?

Non vede l'incoerenza nel suo modo di pensare? Cos'è, cambia idea in base alla moda?


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lunedì 5 gennaio 2015

Indovinate con chi si schiera ora Grillo? Si, con loro...

Qual è il miglior modo di guadagnare visibilità, potenziali elettori e, why not, pure click sul proprio blog? Parlare dell'argomento del momento in maniera provocatoria, così da attirare l'attenzione verso di sè.

Grillo questo lo sa benissimo e in un momento di calo ogni cosa fa brodo, soprattutto se bisogna attaccare il proprio avversario.

E così, come non approfittare della vicenda dei vigili assenteisti il giorno di Capodanno di Roma per far visite ed attaccare Matteo Renzi?

Ecco che così pubblica "La verità sui vigili di Roma" con tanto di tag #forzavigili, un post formato lettera proprio di un vigile romano.

Ed ecco che partono le teorie del complotto, in quanto 1) tutto questo casino sarebbe stato architettato per distogliere l'attenzione da Mafia Capitale (cosa non vera, visto che se ne parla e si continuerà a farlo) e 2) aizzare l'odio verso una categoria (dipendenti pubblici) "per agire con misure sempre più restrittive nei confronti di una parte del pubblico impiego" (cosa non vera, in quanto al massimo le misure andrebbero a parificare dipendenti pubblici e privati, riducendo i ben alti privilegi dei primi).

Siamo in cerca di voti facili, vero Beppe? Peccato per te che, almeno questa volta, molti dei tuoi non ti stiano appoggiando.


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venerdì 2 gennaio 2015

Cosa pensa l'economista Bagnai su Grillo, M5S e complottisti


Sì sa, Grillo (a fasi alternate a dire il vero) e la maggior parte dei grillini sono a favore dell'uscita dell'Italia dalla moneta unica. No Euro e M5S vanno oramai di pari passo. Chi è il maggior rappresentante del movimento a favore di un'uscita o comunque di un profondo cambiamento della struttura monetaria Europea in Italia? Sicuramente il professor Alberto Bagnai che abbiamo notato viene citato, assieme a Borghi, spesse volte dai grillini proprio a sostegno di quella tesi.

Cosa pensa però l'economista nei confronti del leader/portavoce Beppe Grillo e dei grillini/M5S?

Una risposta la potete trovare nel dibattito "Euro, mercati, democrazia: l'Italia può farcela?" con il professor Michele Boldrin.



Al minuto 16:55 infatti Bagnai parla proprio dei grillini:

"Le scie chimiche, Grillo etc etc...eh questo, caro Michele, è stato un grossissimo problema anche per me [...] per me è stato un enorme problema essere circondato da cialtroni nella mia azione di divulgazione perchè quello che nel 1997 ad Harvard veniva detto dal capo di dipartimento, cioè da
Martin Feldstein, in Italia fino a l'anno scorso, due anni fa, veniva detto dal bar di Guerre Stellari [...] ho sempre detto: preferisco perdere da solo che vincere in compagnia, perchè se ho ragione basta la forza delle mie idee, se ho torto avere qualche cialtrone che mi smerda con il suo dilettantismo sinceramente non mi serve a nulla, quindi da questo punto di vista figurati se non son d'accordo con te"


E figurati se anche non lo siamo con lei professore



@RebelEkonomist

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giovedì 1 gennaio 2015

L'assurdità dell'anno di Grillo e M5S

Il 2014 è finito. Un anno difficile per il Paese (ancora in piena crisi), per i partiti italiani (i quali stanno vedendosi diminuire i votanti a scapito degli indifferenti e di chi invece si rifiuta proprio di votare) e per Grillo e M5S tutto, in quanto loro quest'anno avrebbero dovuto raccogliere i frutti del loro lavoro sia in Parlamento, sia anche nelle varie città e regioni in cui governano o sono in maggioranza. In realtà, non avendo praticamente piantato alberi, le ceste di frutta sono vuote o quasi.

Ecco che quindi si è passati a fare dichiarazioni di tutti i tipi, anche estreme, per raccattare quei voti che di fatto si stanno perdendo.

Sulla fanpage abbiamo lanciato un mini sondaggio su quale fosse l'assurdità dell'anno detta da Grillo e/o il M5S e dobbiamo ammettere che le risposte ci sono sembrate tutte molto valide: dal "vinciamo noi" ai classici "uno vale uno", "fuori dall'euro" etc etc.

Con una in particolare però ci siamo ritrovati e ci sentiamo di condividere (anche se era quella che avevamo già in mente di scrivere).

Per noi la proposta di Di Battista di dialogare con l'ISIS e la successiva virata con le scuse "Ma io pensavo ad Hamas" merita il titolo di ASSURDITA' DELL'ANNO 2014.

Per approfondire consigliamo questo e quest'altro post.

Se questo sarà il candidato premier del secondo partito d'Italia (terzo, se si include quello dei non votanti) o futuro Ministro degli Esteri...signori, c'è da piangere e pregare tutti gli Dei adorati nella lunga storia dell'umanità.


Complimenti a Di Battista e al M5S tutto


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Altre Assurdità

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