Lo stesso Grillo sposa alcune di queste teorie e non passa giorno che non ripeta che è in atto un qualche cosa per screditare il M5S (non ha tutti i torti qui, a dire la verità, ma il suo vittimismo è davvero oltre ogni ragionevole misura), per far fallire l'Italia etc etc.
Questa indole sua e dei suoi è presente anche nell'ultimo post "Indignamoci!" in cui parla della vicenda Calderoli-Kyenge. Era l'unico rimasto zitto fino ad oggi, ma dopo l'uscita di una sua senatrice ha dovuto rompere il silenzio e parlare. Purtroppo dico io.
Sì perchè andando a leggere il post, oltre alle ovvie condanne alle parole di Calderoli (ah, per caso verrà espulsa la senatrice grillina?) ecco che ci presenta il complotto che starebbe, secondo lui, dietro a questa polemica:
"Questa battuta razzista da ubriaco da bar ha il dono della tempestività. Ha messo in secondo piano un episodio gravissimo, la deportazione di una mamma e della sua bambina in Kazakistan. Forse non è stata una coincidenza. L'indignazione non può essere a corrente alternata. Usata dai media a comando, come distrazione di massa."
Distrazione di massa: in pratica Calderoli e company avrebbero studiato questa polemica per distrarci dal bruttissimo fatto di cronaca/politica estera che coinvolge in Ministro Alfano.
Mah, sarò forse poco attento io, però mi pare che del caso ne stiano parlando tutti da giorni o no? Sbaglio o su praticamente tutti i quotidiani online il titolone in prima pagina riguarda proprio la vicenda Kazaka?
Vabbè, penso sia chiaro no?
Beppe, fidati, non cercare complotti ovunque. Vivresti meglio e perderesti meno credibilità...
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