venerdì 29 novembre 2013

La decadenza di Berlusconi NON è merito del Movimento 5 Stelle o di Grillo

La decadenza di Silvio Berlusconi è stata votata. Il leader del centro destra italiano non è più Senatore, per la gioia dei suoi detrattori.
Ora noi qui non ci occuperemo di quella vicenda direttamente (ognuno di noi e di voi ha la sua idea), ma vogliamo criticare i grillini che rivendicano come una loro vittoria la decadenza di Berlusconi.

In realtà il M5S ha avuto solamente il merito di averla votata, come hanno fatto altri in maggior numero rispetto ai grillini. Infatti la discussa legge che ha permesso la decadenza (la Legge Severino) nulla ha a che fare con Grillo e i suoi "discepoli".
I grillini dovrebbero semmai ringraziare il tanto odiato Governo Monti che tramite il suo Ministro Paola Severino ha scritto questa legge (fra l'altro votata anche dal PDL). il M5S non ha messo parola, non ha votato (non erano in Parlamento in quanto il D.Lgs. 235/2012 è entrato in vigore il 5 gennaio 2013)e quindi non ha alcun merito nella vicenda.

Anzi, se proprio vogliamo, Grillo e company avrebbero voluto far cadere il Governo Monti molto prima, quindi se fosse stato per loro, la Legge Severino non sarebbe mai stata scritta e la decadenza di ieri non sarebbe mai avvenuta.

Capito?

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martedì 26 novembre 2013

Lo strano giochetto della doppia aspettativa del grillino eletto per far assumere la moglie

Grillini onesti, che non mettono amici e parenti in posti pubblici privilegiandoli come fanno altri partiti....più o meno.

Un nuovo caso, che sia ben chiaro, è assolutamente legale, però architettato in modo "strano". Filippo Degasperi, neoeletto consigliere provinciale, grillino, si è preso un'aspettativa dal suo vecchio lavoro, l'insegnante all'Istituto di formazione professionale alberghiero di Levico Terme.. All'inizio era solo per pochi giorni e per motivi personali. Poi dopo una più lunga per impegni politici (fino a fine mandato).
Come spiega L'Adige:

Degasperi, dopo aver appreso la lieta notizia dell'elezione in consiglio il 27 ottobre, ha comunicato alla scuola la necessità di assentarsi dalla cattedra con un'aspettativa per motivi personali da lunedì 4 novembre a venerdì 15 novembre. Il 31 ottobre la segreteria dell'Istituto di formazione professionale ha cominciato a chiamare le persone nella graduatoria provinciale per la disciplina matematica/informatica, partendo dall'ultima docente assunta per quella materia, che si trovava in posizione 64.

Il telefono ha quindi squillato per i precari dal numero 65 in poi. Trentasei persone hanno rifiutato il posto di lavoro, mentre ha accettato la numero 100, Michela Gazzini, moglie del consigliere Degasperi, che aveva già lavorato all'Alberghiero l'anno precedente. «Per assenze di personale inferiori alla settimana, la scuola può eseguire la sostituzione con personale interno. Se sono più di 7 giorni, invece, si deve attingere dalla graduatoria», spiega Stefania Galli, segretaria generale della Cisl scuola.

Pochi giorni dopo, il 18 novembre, mentre la sua compagna prendeva posto dietro la cattedra a Levico, il rappresentante del Movimento Cinque stelle ha comunicato all'Alberghiero che la sua assenza dalle aule si sarebbe prolungata per tutto il resto dell'anno scolastico. Degasperi ha quindi messo nero su bianco la richiesta di beneficiare dell'aspettativa per mandato politico dal 22 novembre fino a fine legislatura, prevista per il 21 novembre 2018.

A quel punto la scuola ha dovuto mobilitarsi per trovare un sostituto fino alla fine dell'anno scolastico in corso. Per continuità didattica a quel punto la prima candidata da contattare era Michela Gazzini, forte della sua assunzione per i 10 giorni di sostituzione. La moglie di Degasperi, il 19 ottobre, ha quindi firmato un contratto di lavoro a tempo determinato fino al rientro del titolare - suo marito - con termine massimo fissato per l'11 giugno 2014. La neo assunta lavorerà a Levico per 612 ore di insegnamento, con la qualifica professionale di insegnante della formazione professionale, laureato, con posizione retributiva «1». «In questo caso il docente che è già all'interno dell'istituto per una sostituzione ha la priorità e la proroga è scontata», precisa Galli.


Capito il giochetto? Ha preso solo pochi giorni, aspettato di vedere se la moglie venisse assunta al suo posto, e poi ha comunicato la proroga dell'aspettativa fino a fine mandato, così la moglie sarebbe stata richiamata, et voilà...la moglie ha un lavoro fino a fine anno scolastico.

erchè tutto ciò? Ovvio...essendo la prima aspettativa solo di pochi giorni, tante candidate avrebbero rifiutato perchè o già impegnate o in attesa di un impiego più duraturo. Se nel caso qualcuna avesse accettato, il grillino avrebbe aspettato a comunicare l'aspettativa per impegni politici.

Come è accaduto infatti:

Tornando alla prima sostituzione, quella più breve, alcune delle trentasei persone che hanno rifiutato il posto di Degasperi lo hanno fatto perché già occupate in altre supplenze; altre si sono dichiarate impegnate con ditte private, mentre alcune non erano raggiungibili al telefono. Tra le motivazioni del «no» c'era anche la speranza di ricevere una proposta a lungo termine. Lavorare a Levico per dieci giorni può non essere abbastanza appetibile per convincere qualcuno a rinunciare ad altre collaborazioni o a rischiare di farsi trovare «occupato» nel caso arrivasse una telefonata più ghiotta. «Quando avvengono le telefonate, la segreteria non è tenuta a comunicare chi è il docente in aspettativa, ma solo la classe di concorso e la durata della sostituzione. La risposta è una roulette russa, perché molti sperano di ottenere di meglio», conclude la sindacalista.

Magari siamo solo noi malpensanti, ma le cose potrebbero effettivamente essersi svolte in questo modo. Nulla di illegale, ripetiamo. Solo un po' da furbetti.
Probabilmente, il 99% di noi avrebbe provato a fare lo stesso, sia chiaro. Però non andiamo a dire ingiro che siamo così diversi dagli altri...

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sabato 23 novembre 2013

Il senatore M5S che cura il tumore con cibo alcalino (e ha ripreso a fumare come un turco)

Perchè noi abbiamo sempre denunciato e criticato le assurdità dette? Perchè, seppur comiche, spesse volte possono portare a cattiva informazione che poi ha come conseguenza l'effetto sull'italiano medio.

Quest'oggi ci occupiamo di un caso spinoso. Il senatore del M5S Bartolomeo Pepe, sul suo profilo FB, ha pubblicato gli esiti di alcuni esami che ha fatto a distanza di un anno e afferma che il suo linfoma di non Hodgkin sia regredito grazie a.....



"Queste sono le mie analisi del sangue sui microinquinanti Organici (diossine/furani/policlorobifili/esaclorobenzene) come si può notare i valori dal primo prelievo effettuato 27/7/2012 al secondo 08/8/2013 sono scesi, la patologia di cui ero affetto il linfoma di non Hodgkin, è regredita dall'ultima tac total body (linfonodi che prima erano ingrossati sono rientrati nella normalità) nel mezzo come terapia, cibo sano a maggioranza alcalino, acqua sicura e tanta ma tanta clorella, a proposito da un anno ho ripreso a fumare come un turco"

Cibo alcalino e alghe. Capito? Voi che come lui provenite dalla Terra dei Fuochi, basta mangiare bene, alcalino e alghe et voilà, guarirete! Ah poi ricominciate pure a fumare come turchi, tanto...

Sia chiaro, mangiare sano fa bene e consigliamo a tutti di farlo, ma ricondurre la regressione di un linfoma a ciò è da imprudenti o da stupidi. 

Noi non siamo medici ma girando sul web abbiamo trovato siti gestiti da medici che ovviamente consigliano trattamenti diversi e specifici (vedi ad esempio qui).
Sulle diete alcalinizzanti, il web è pieno di articoli che smontano le miriadi di assurdità che circolano, purtroppo, anche fra i piani alti delle amministrazioni pubbliche.
Ve ne segnaliamo qualcuno:


Il fatto poi di scrivere di aver ripreso a fumare come un turco da un anno rende il tutto ancora più assurdo. Magari ha voluto fare una battuta ma, vista la situazione, la troviamo davvero di cattivo gusto.

Riteniamo che un Senatore della Repubblica debba usare il cervello prima di pubblicare certe cose su Facebook (e in generale, sulla rete).
Molte assurdità fanno ridere, questa per nulla.
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venerdì 22 novembre 2013

Storie di contraddizioni grillesche: Grillo e lo zucchero sovvenzionato che costa troppo

Grillo ultimamente è sempre più incline a contraddirsi da solo, il che rende molto più facile la nostra pubblicazione di assurdità, anche se dall'altra parte non giova sicuramente al Paese (Grillo è leader di uno dei "big 3").
Anche in passato però tendeva un po' a dire una cosa e poi smentirla in base agli umori dei propri elettori/lettori.

Abbiamo trovato ad esempio questa storia legata allo zucchero. Dal suo blog Grillo in data 19 luglio 2005 Grillo tuonava contro le sovvenzioni ai produttori di zucchero. Leggiamo:


Il 14 luglio 400.000 persone hanno dimostrato contro l'abbassamento delle sovvenzioni allo zucchero imposto dal WTO all'Europa.
Anche il nostro Ministro Alemanno era in prima fila a difendere i 70.000 sovvenzionati in italia.
Produrre zucchero in Europa costa il triplo del prezzo internazionale, però l'Europa è uno dei maggiori esportatori.
Com'è possibile?
Secondo la teoria economica se da noi è così faticoso e costoso produrre zucchero, dovremmo importarlo dai Paesi dove i costi di produzione sono più bassi.
Questo lo insegnava Antonio Martino prima di essere modificato geneticamente da Berlusconi.
Continuare a produrre zucchero in Europa è come continuare a produrre le banane in Svezia o gli abeti in Congo.
Come potrebbe la Svezia diventare un esportatore di banane cresciute nelle serre del Circolo Polare sotto gli occhi delle renne?
Con le sovvenzioni.
Ogni 3 euro di zucchero europeo venduto, 1 euro lo mette il mercato, 2 euro li mette lo stato.
Così l'Europa può invadere il mercato con le sue eccedenze (10 milioni di tonnellate l'anno), rovinando i Paesi come il Brasile più adatti a produrre zucchero perchè hanno più sole, terra migliore e più manodopera.
A causa delle sovvenzioni ai produttori di zucchero, il Brasile ogni anno perde un miliardo di euro.
Questo è un effetto della globalizzazione. Domanda, offerta, competizione, libero mercato... sono termini ormai senza senso.

La famosa "mano invisibile" che regola il mercato di Adamo Smith, è ormai un pugno con il dito medio teso verso l'alto.

Ricordatevi "produrre zucchero in Europa costa il triplo", "Secondo la teoria economica se da noi è così faticoso e costoso produrre zucchero, dovremmo importarlo dai Paesi dove i costi di produzione sono più bassi" e "A causa delle sovvenzioni ai produttori di zucchero, il Brasile ogni anno perde un miliardo di euro".

Passa qualche mese, le regole cambiano (in meglio o in peggio non sta a noi deciderlo) e alcuni stabilimenti in Italia (ma non solo) di colpo rischiano la chiusura, cosa che poi è avvenuta. Tra l'altro fra poco cambieranno ancora (per chi volesse, qui tutta la stori.
Di colpo, ecco che il tono cambia: non più chiusure (perchè è questo che voleva) in Europa, ma andare contro una legge perchè questa farebbe chiudere stabilimenti in Italia (che fa parte dell'Europa, ricordiamolo) e andrebbero a favorire "i Governi agricoli forti del sud e del nord del mondo quali Brasile, Francia, Germania, Australia, India e le grandi aziende del nord che incasseranno 730 euro ogni tonnellata dismessa e le multinazionali che hanno delocalizzato nel sud che possono esportare maggiormente le loro produzioni." 

Ma come...prima si lamentava che il Brasile perdeva soldi e non si produceva nel terzo mondo (di cui fan parte i Paesi del Sud) e ora si lamenta che il Brasile ci guadagna e si vada a produrre nei paesi del sud??

@RebelEkonomist

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mercoledì 20 novembre 2013

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Per davvero! Non stiamo scherzando!



Ne ha parlato anche Dario salvelli su L'Espresso.
@RebelEkonomist

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Giulia Sarti,il post sulle pensioni e il complotto degli hackers burloni pakati dalla ka$ta

Abbiamo atteso giorni ma finalmente Giulia Sarti, che nel frattempo ha cancellato la propria pagina facebook, ci ha spiegato quel post matematicamente ridicolo sulle pensioni.

In pratica, è stata vittima di un attacco informatico da parte di hackers burloni ed invidiosi del successo suo e del M5S sicuramente pakati dalla ka$ta. Leggiamo:

Giovedì pomeriggio spunta sulla mia pagina facebook il post in merito alle pensioni palesemente falso e soprattutto con dati completamente errati.
Questo post viene letto da una serie di persone che mi conoscono personalmente e che si mettono subito in contatto con me per segnalarmi l’accaduto.
Dopo poco tempo, riesco ad accedere al PC e , individuato il post, provvedo subito alla sua cancellazione. Nel frattempo, vengono pubblicati altri miei due post in merito alle nostre attività parlamentari, post che erano stati PROGRAMMATI direttamente da me attraverso la funzione di programmazione di facebook.
Accertata la mia completa estraneità a quanto pubblicato in merito alle pensioni, stavo provvedendo alla scrittura di un post per chiarire l’accaduto; in fase di pubblicazione, però, FACEBOOK mi chiede la password. Tento di accedere ma il sistema la rifiuta e da quel momento non sono più stata in grado di accedere alla pagina. Dopo poche ore, la mia pagina pubblica sparisce completamente dalla rete.
Mi attivo immediatamente con il supporto tecnico necessario per il recupero del possesso della pagina e dopo i tempi tecnici sono riuscita a riprenderne il controllo.
Probabilmente la password è stata modificata subito ma FACEBOOK basa le autenticazioni al sistema sulle SESSIONI APERTE; ciò significa che, cambiando la password,  si è ugualmente autorizzati a continuare la navigazione fino al termine della sessione. Quindi, mentre io stavo tentando di scrivere i dovuti chiarimenti, chi si era impossessato dalla mia pagina stava cambiando password e stava cancellando le sessioni (terminali autorizzati) attive.
Il furto delle credenziali di accesso, a quanto mi è stato spiegato, può essere avvenuto in diverse circostanze.
Per lavoro, mi è capitato spesso di collegarmi a reti wireless condivise e pubbliche di alberghi, locali pubblici, trenitalia e quelle disponibili nelle maggiori piazze italiane.
Attraverso programmi specifici si può mettere in atto un attacco di intercettazione delle informazioni che attraversano la rete condivisa attraverso la tecnica di  ”Man in The Middle” (MITM).
Questa tecnica permette a chi ne è in grado di intercettare tutte le connessioni dei computers e smartphones collegati alla stessa rete condivisa, sia via cavo che wireless, di leggere tutto quello che viene fatto, incluse le credenziali di accesso a facebook. (http://www.youtube.com/watch?v=tzfcOAWQGU4 ).
I sistemi di protezione da questi tipi di attacchi informatici esistono ma molto spesso sono troppo costosi e non tutti i fornitori di questo servizio hanno le possibilità di proteggere i naviganti.
Ho preferito attendere di capire cosa fosse successo e potervi dare una spiegazione dell’accaduto avendo tutte le informazioni tecniche in merito.

Sinceramente, non ci intendiamo di informatica quindi prendiamo per buone le spiegazioni tecniche. Peccato che è facile parlare senza dimostrare. Anche potremmo scrivere un post idiota sulla fanpage e poi dare la colpa ad un attacco informatico. Di prove non ce ne sono. La Sarti ha solamente pubblicato uno schemino sul Man in the Middle e basta:

Di prove, nulla, anche perchè chi è che si sbatterebbe per cercarle al fine di giustificare una sciocchezza del genere?

Tra l'altro poi, arriva anche il commento pseudo complottista:

Da tutta questa faccenda, non posso che prenderne il lato positivo guardando il bicchiere mezzo pieno: se ricevo attacchi strumentali e subdoli, nonché ripetuti, di questa portata, evidentemente a qualcuno do fastidio. il lavoro che il movimento 5 stelle sta compiendo, fuori e dentro le aule parlamentari, DA FASTIDIO e nessuno di noi ha intenzione di mollare. Personalmente, tante situazioni che una volta mi avrebbero rallentato i lavori, ora mi incoraggiano a continuare con maggiore determinazione e con la testardaggine che mi caratterizza.

A parte gli errori grammaticali (DA), non riusciamo davvero a capire il senso della vicenda. Perchè mai un hacker dovrebbe mettersi lì a seguire i movimenti della Sarti, controllare quando accede a Facebook, "impossessarsi" del suo profilo, andare sulla fanpage e scrivere un post sulle pensioni di quel genere lì? Tra l'altro anche pensato: aveva un topic, dati (non abbiamo controllato se siano corretti o meno, però la cifra bene o male deve essere quella), una proposta e un confronto con una proposta di reddito di cittadinanza (con relativa cifra sul costo) dal M5S stesso?

Non lo so....mi pare tutto troppo elaborato, pensato, perfetto. Non trovate? E' assai contorta come spiegazione ed è un evento davvero straordinario. Per spiegarlo, ci vogliono prove straordinarie, almeno secondo noi.

Messa giù così pare proprio un arrampicarsi sugli specchi. Anche perchè, di assurdità i grillini ne han dette. Basta visitare il blog...

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martedì 19 novembre 2013

Cari grillini, mettetevelo in testa: gli astenuti NON sono vostri elettori

Altre elezioni locali, altro flop del Movimento 5 Stelle. In Basilicata Grillo ha toppato di nuovo, portandosi a casa un basso numero di voti (sia con il candidato che il M5S stesso), considerando anche la bassissima affluenza dei cittadini che dimostra ancora una volta come la politica venga ormai rifiutata dalla maggior parte della popolazione.

Se da un lato qualche grillino è deluso dall'altro spuntano i soliti che credono di aver ottenuto un risultato straordinario perchè è la prima volta che si presentavano, perchè non sono elezioni nazionali blablabla.

Ci sono però alcuni, i migliori, che dicono addirittura che il M5S abbia vinto perchè.....ai voti presi bisognerebbe sommare anche quelli che hanno annullato la scheda e quelli a votare proprio non ci sono andati (gli astenuti, appunto). Uno particolarmente furbo ha fin sommato i minorenni (ma perchè?).

CLICCA QUI E CONDIVIDI L'IMMAGINE SU FACEBOOK


Cari grillini, lasciatemi spiegare una cosa: se il contare gli astenuti poteva avere un minimo di senso quando il M5S non era fra i candidati ed era solamente un movimento di protesta estraneo alla politica, oggi NON E' PIU' COSI'. Mettetevelo in testa!

Se un elettore decide di astenersi, NON VOTA PER IL M5S! Ha scelto di non votare M5S! Non è quindi un vostro elettore! Capito??

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domenica 17 novembre 2013

RIP profilo facebook di Giulia Sarti

E' con estremo dolore che annunciamo la prematura scomparsa del profilo facebook della Parlamentare grillina Giulia Sarti, in seguito al post sulle pensioni da 5mila euro all'anno apparso (e secondo alcuni nemmeno scritto da lei) sullo scomparso profilo.

Ci auguriamo sia solo una scomparsa temporanea e che presto possa tornare online. Ci teniamo molto ai suoi post, in quanto fonti di numerose assurdità.

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venerdì 15 novembre 2013

Giulia Sarti, che non è analfabeta e fessina, propone pensioni da 384 euro al mese per tutti

Ieri sera e stamanesi è scatenata l'ilarità generale in seguito ad un post, poi rimosso, di Giulia Sarti (M5S, vabbè è superlfluo oramai) in cui con due calcoli matematici, dimostrava come dando 5000€ di pensione a tutti si sarebbe speso meno dell'attuale costo dei pensionati.


Possiamo dire che siamo governati da ANALFABETI e FESSINI? In Italia abbiamo 23.431.319 pensionati, i quali percepiscono complessivamente € 270.469.483.350. Se noi garantiamo (noi pensavano fosse garantissimo ma siamo analfabeti) a tutti i pensionati 5000 euro al mese ci rimangono (maledetto dizionario che ci indica rimarrebbero) €153.312.888.350. Domanda: quanti redditi di cittadinanza possiamo garantire sapendo che la nostra proposta vale circa 30 miliardi?

E qui giù risate generali perchè, a quanto dicono loro (come qui kastosi di Giornalettismo), la Sarti si è dimenticata che gli anni sono formati da 12 mesi (+ 1 per chi percepisce anche una tredicesima).

Ma che cattivoni siete! Quelli del Movimento 5 Stelle e Giulia Sarti in particolare, sanno benissimo che ci sono 12 mesi in un anno! Perchè pensate male?!?! Lei ha proposto 5000 euro all'anno! 384 euro circa al mese (per 13 mensilità, è buona lei)!

Perchè pensate non sappia fare i conti! Mica è analfabeta e fessina come tutti voi??

SIETE KA$TAAAAA!

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giovedì 14 novembre 2013

Bernini (m5S) ironico: "Bin Laden...beh...dovrebbe essere morto"


Il complottista Bernini, pagato da tutti noi ricordo, non si smentisce mai.




"Bin Laden...beh...dovrebbe essere morto"

Mah, noi diremmo di sì...A meno che lei non ci voglia illuminare con la sua somma intelligenza derivata dal microchip impiantato da chissà chi.

Ah, le consigliamo poi di evitare battutine e pesudo ironia, si rende solo più odioso e antipatico...

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Grillo con le folli proposte sul debito pubblico italiano sembra voglia farci fallire

Beppe Grillo torna alla carica. Siccome l'Italia non è fallita quest'autunno, come da lui previsto (una delle tante previsioni sul fallimento del nostro Paese), ora sembra voglia far di tutto per arrivare a quel fallimento che per fortuna tarda ad arrivare.

"Noi vogliamo rinegoziare tutti i trattati che ci stritolano. Noi non possiamo fallire perchè una buona percentuale del debito è in mano alle banche straniere. Così ci tengono per la gola. Non ci fanno fallire ma ci tengono per la gola. No invece diremo che questo debito non lo vogliamo più. Lo rinegoziamo: o ce lo dividiamo con tutta l’Europa, o abbassate i tassi, o allungate i tempi."
Queste le dichiarazioni del Grillo.

Sulla buona percentuale dissentiamo. Circa il 60% del debito pubblico è in mano ad investitori residenti, quindi italiani, non stranieri. Chi ci rimetterebbe di più da un default (parziale/totale) sul debito sono i cittadini italiani. Ciò vuol dire non ripagare i soldi che tutti noi abbiamo prestato. In pratica, una "tassa patrimoniale criminale" in quanto non si onora un debito contratto e speso male.

Sulle proposte: dividerlo con l'Europa crediamo voglia dire una sorta di "Eurobonds", ovvero: gli altri pagano per noi. Strano che venga dagli stessi che odiano (scrivendo baggianate) il MES e tutti gli aiuti comuni della UE a cui anche l'Italia partecipa. In pratica, se gli altri han bisogno di noi assolutamente no, ma se noi abbiamo bisogno allora gli altri ci devono aiutare.

I tassi si abbassano con la fiducia e guardando a molte dichiarazioni di Grillo e company (ma non solo il M5S, sia chiaro), se non fosse per la BCE i tassi sarebbero decisamente più alti.

Allungare i tempi equivale alla prima ipotesi: fare default.

Come detto non è la prima volta che Grillo propone il "ripudio del debito", un modo più elegante di chiamare il "fallimento dell'Italia". Sembra che lo voglia a tutti i costi. Peccato che quei costi sarebbero altissimi. Se proprio i grillini vogliono il default, perchè prima non se lo comprano tutto loro?


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mercoledì 13 novembre 2013

L'On. Sara Paglini (M5S) scrive Pinochet staccato. Ma non è un errore di battitura

"Pino Chet". Così su Facebook l'onorevole grillina Sara Paglini mentre si dissocia (giustamente secondo noi) dalle parole della sua collega Emanuela Corda sulla strage a Nassirya.

Pinochet si scrive ovviamente attaccato, ma la Paglini sbaglia e lo scrive staccato: Pino Chet, due nomi.

Ora ci verranno a dire che si è trattato solo di un errore di battutura dettato dalla fretta o da mancanza di attenzione. Non è così.
Se fosse stato un banale errore, avrebbe scritto "Pino chet", con la "c" minuscola. Scrivendola maiuscola, è un chiaro segno che la grillina pensava davvero che fossero due nomi staccati e non uno solo.

Mi spiace. E' l'ennesima Assurdità a 5 Stelle.

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martedì 12 novembre 2013

On. Corda (M5S) su Nassirya: "Il kamikaze è una vittima da ricordare che ha creduto in un'ideologia criminale"

Ci sono assurdità e assurdità. Alcune divertenti, che ci hanno fatto sorridere. Altre davvero vergognose. Questa purtroppo fa parte delle seconde.

"Da una parte e dall'altra, infatti, vi erano delle vittime, e i responsabili politici e morali, i mandanti di quella strage non sono mai stati puniti. Tutti noi ricordiamo commossi i 19 italiani deceduti in quell'attacco kamikaze, e oggi siamo vicini ai loro familiari; a volte ricordiamo anche i 9 iracheni che lavoravano nella base italiana, ma non troppo spesso. Nessuno ricorda però il giovane marocchino che si suicidò per portare a compimento quella strage: quando si parla di lui, se ne parla solo come di un assassino, e non anche come di una vittima, perché anch'egli fu vittima oltre che carnefice" 

Queste la parole della deputata (ahinoi) Emanuela Corda, Movimento 5 Stelle.

La grillina ha cercato poi dalla sua pagina facebook di (come al solito oramai) spiegarsi meglio:

"Rivendico il concetto espresso in aula e strumentalizzato dai media avversi. Ho parlato del kamikaze come carnefice e "vittima che ha creduto in un'ideologia criminale". Condanno fermamente il fondamentalismo, così come le guerre insensate."
No, ci dispiace, ma se dobbiamo ricordare tutte le vittime che hanno creduto in un'ideologia criminale, allora dovremmo ricordare anche, ad esempio, Adolf Hitler o Saddam Hussein. Non ci pare, francamente, il caso.    

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Grillo continua a mentire sul Fiscal Compact: "nuove tasse per 50mld all'anno per 20 anni"

Grillo ce l'ha proprio con l'Europa. Seppur la UE ha le sue colpe della crisi (ma non è questo l'argomento del blog), dire bugie su accordi presi non ci pare proprio una scelta giusta ed onesta per risolvere i problemi del Paese.

Grillo dal suo ultimo post spara a raffica contro Letta(e ne parleremo), ma conclude con una frase che recita spesso:

"Vanno [...] cancellati gli impegni impossibili assunti con il fiscal compact con nuove tasse per 50 miliardi all'anno per vent'anni, una pazzia. Primum vivere, prima gli interessi nazionali"."

Questa è una bufala, una balla detta da uno che o non capisce o finge di non capire e mente spudoratamente.

Non è vero che ci servono 50 miliardi di nuove tasse per 20 anni, assolutamente. Basta essere un minimo preparati in economia e leggere ciò che dice il Fiscal Compact stesso per rendersene conto:

"Per quanto riguarda il resto, le cose non stanno proprio così: se anno dopo anno si riduce la differenza fra il rapporto debito/PIL e la soglia del 60%, è ovvio che anche 1/20 da tagliare sarà minore, quindi non è vero che saranno necessarie manovre da 50-60 miliardi di euro annui per i prossimi 20 anni.

La stessa cosa vale anche per la crescita! Premettendo di avere un bilancio pubblico in pareggio, con un rapporto debito/pil al 130% (arrotondiamo), vuol dire che alle attuali condizioni per rientrare nei parameti del Fiscal Compact servirebbe una crescita del (3.5% deriva da (130%-60%)/20):

3.5%/130%= 2.7% circa del PIL

Questo 2.7% è crescita NOMINALE! Ciò vuol dire che con un'inflazione del 2% ((con l'aiuto di Draghi nel caso), una misera crescita reale dello 0.7% basterebbe. Se l'inflazione fosse al 3% , potremmo anche non crescere in termini reali!
Basta cambiare i parametri et voilà: più il rapporto scende e meno crescita nominale serve per rientrare nei paramentri."


Capito caro Beppe??

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domenica 10 novembre 2013

Gaffe Di Battista su Berlinguer: "giustificò invasione sovietica dell'Afghanistan". Ma non è vero


Gaffe dell'onorevole Di Battista (M5S) che nel suo lungo discorso in Parlamento parlando della guerra in Afghanistan, al minuto 6:15 se ne esce con:

"(Il popolo afghano) dimostra dignità. Hanno cacciato gli inglesi, hanno cacciato i russi finanziati da...come dire, giustificati perdonatemi, dal Partito Comunista di allora, anche se era in declino"



A dire la verità non fu per nulla così (vogliono la rete, la usassero una buona volta in maniera corretta):

Berlinguer contro l’invasione russa in Afghanistan
• Enrico Berlinguer condanna l’invasione dell’Afghanistan da parte dell’Urss: l’Unione sovietica è una potenza imperialista alla pari degli Stati Uniti.

Fortunatamente, si è scusato (ogni tanto, per fortuna, lo fanno) sul suo profilo facebook:

"P.S. Ho commesso un errore parlando dell'invasione sovietica dell'Afghanistan. Il PCI non difese mai l'intervento, Berlinguer si oppose e parlò, giustamente, di guerra imperialista. Scusate."
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sabato 9 novembre 2013

Grillo sul reddito di cittadinanza ha "mentito" agli elettori. La proposta è completamente diversa

Finalmente è arrivata la proposta di legge del M5S sul tanto aspettato, decantato e promesso Reddito di Cittadinanza. Tutto bello? No, anzi, le cose sono MOLTO diverse  da come i grillini se le aspettavano. Grillo aveva promesso 1000€ a tutti in campagna elettorale, ricordate? Bene, scordateveli. Le cose sono molto diverse, come segnalato su The Rebel Ekonomist:

L'HuffPost ha pubblicato il testo della proposta di legge del M5S sul famoso reddito di cittadinanza, promesso in campagna elettorale e per la gioia dei grillini. O forse no.

Sì perchè analizzando il testo, si scopre che è MOLTO diverso da quello che Grillo andava promettendo prima delle elezioni di febbraio. 1000€ mensili a tutti (saliti poi a 1200€ più avanti per qualche giorno), questo era il reddito di cittadinanza made in Grillo.

Chi ci segue su Rebel Ekonomist sa benissimo che quella proposta era PURA FOLLIA visto che, dati alla mano, il costo si aggirava come minimo intorno ai 130 miliardi di euro (vedi qui per i conti), ed ora la situazione è fin peggiorata rispetto ad allora.

La proposta del M5S è diversa: prima di tutto, niente 1000 euro a giovani e disoccupati. Chi è single, senza lavoro e vive da solo si becca 600€. Se fa parte di un nucleo famigliare, potrebbe percepire ZERO se il reddito del nucleo supera il livello presente nella legge (vedi allegato 1). Se ad esempio in una famiglia composta da tre persone i due genitori percepiscono due stipendi da 750 euro ciascuno, il figlio non ha diritto a niente (1500€ di reddito totale, superiore a quello indicato, pari a 1330).

Capito?

A tutto ciò, di per sè già limitante, si aggiungono i vari requisiti dettati dall'articolo 4. Se poi il beneficiario non rispetta i vincoli dell'art. 9 e seguenti, perderà il reddito di cittadinanza (questo è ovvio, non è che te ne stai a casa pagato a far nulla, ci mancherebbe).

Onestamente, penso che questa legge sia fatta apposta per NON essere approvata. Le coperture sono dubbiose (magari ne parlerò), i beneficiari sono a conti fatti e difficili da individuare, sono presenti discriminazioni (vedi art. 4, comma 1 e 2). Insomma, trovo la proposta confusa, mal costruita e di difficile applicazione.
Capito? Grillo di fatto, ha "mentito" in campagna elettorale, promettendo una cosa IMPOSSIBILE. I grillini hanno cambiato le carte in tavola, in maniera confusa. Tra l'altro, una proposta simile (e forse fatta meglio) da mesi è pubblicizzata da SeL e Vendola. Nulla di nuovo quindi, assolutamente nulla di nuovo. Anzi, di nuovo c'è solo la confusione.

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La parentopoli made in M5S. Un breve riassunto.

"Il Giornale" ieri in un articolo a firma Paolo Bracalini ha cercato di riassumere in poche righe quella che è oramai ufficialmente la "Parentopoli grillina", fatta di amici (ok, questi non sono parenti), fidanzati, conviventi, mariti, moglie di cui ogni tanto anche noi sul blog vi abbiamo informato.



"Sono arrivati 16mila curricula per aspiranti «assistenti parlamentari», ma molti deputati e senatori grillini han fatto prima a chiamare figli o fidanzati di parenti, o a sfogliare la rubrica di amici e candidati trombati del M5S, ripescati come portaborse.


«La base grillina in Lazio è incavolata nera perché il deputato Luca Frusone ha preso come suo assistente la candidata non eletta alle regionali del Lazio, Enrica Segneri» racconta il senatore Marino Mastrangeli, ex M5S passato al Misto («è una persona fidata e competente» replica il deputato). I casi Lezzi e Moronese, le due senatrici che hanno assunto una la figlia del compagno e l'altra il fidanzato, hanno fatto azzuffare i parlamentari grillini, alimentando sospetti, veleni, voci incontrollate su altri assistenti assunti per via amicale o parentale.
«Non è il mio caso e posso dimostrarlo senza problemi» si difende Riccardo Fraccaro, uno dei deputati nel mirino dei rumors. Lui si è valso dei consigli di un avvocato del lavoro, Giovanni Zoppi, che è anche il fidanzato di sua sorella. L'ha spiegato in un video lo stesso deputato, specificando: «Spero in futuro di poterlo retribuire adeguatamente». Poi non se n'è fatto più nulla: «È tutto a titolo gratuito, c'è una rete di collaboratori scelta sulla base dei cv arrivati, nessuna parentopoli» assicura Fraccaro, sul cui statino (aggiornato a maggio), alla voce «Compensi per collaboratori», si legge «zero». Diversamente dalla maggioranza dei parlamentari M5S, che invece impegna mensilmente da 2mila a oltre 3mila euro, prese dal lordo che Camera e Senato versa loro, per pagare assistenti e portaborse. È la voce di spesa più alta, anche per i gruppi.
In cinque mesi il gruppo M5S Camera ha speso 640mila euro tra dipendenti e consulenti, mentre il M5S Senato rendiconta solo per il mese di maggio due bonifici di 33mila e 29mila euro, sempre per «retribuzione personale» (28 persone). Nell'area «trasparenza» dei gruppi M5S però non c'è nulla sull'identità degli assistenti scelti dai parlamentari. «Molti di noi hanno scelto degli amici, o degli attivisti» ha detto la senatrice Barbara Lezzi, che invece ha scelto la figlia del suo compagno (subito dimessasi). Altri voci velenose sfiorano la senatrice emiliana Mussini («non può rispondere, è impegnata a Bruxelles» spiega la sua segreteria), il deputato laziale Iannuzzi («non può rispondere, mandi una mail» spiega la sua segreteria) che al Senato trova sua madre, l'infermiera Ivana Simenoni, e la riminese Giulia Sarti: «Il mio ragazzo mi ha fatto il sito? Sì, ma gratis, come aiuto. Ed è vero che una delle mie due assistenti è una mia convivente, ma solo perché così dividiamo l'affitto e risparmio».
I sospetti mettono radici su un terriccio che, in effetti, è pieno di intrecci famigliari. Le liste dei M5S erano piene di congiunti. Alcuni sono entrati in Parlamento, come la deputata Azzurra Cancellieri, sorella di Giancarlo capogruppo M5S in Regione Sicilia. O come i fratelli Maurizio e Tiziana Buccarella, entrambi candidati in Puglia, lui ora deputato, lei no perché ritirata. Marito e moglie, la senatrice Tatiana Basilio e l'aspirante deputato Simone Ferrari (non eletto). La senatrice Cristina De Pietro invece ha il fratello consigliere comunale in Liguria. Laura Bignami, senatrice, è invece moglie di Giampaolo Sablich, capogruppo M5S al Comune di Busto Arsizio.
Nepotismi e favoritismi che si replicano a livello locale. A Treviso il consigliere comunale M5S Alessandro Gnocchi ha proposto, per la nomina all'Ente Parco del Sile, la sua fidanzata. Mentre quando il sindaco grillino di Mira ha dovuto scegliere un assessore all'Ecologia, non ha avuto dubbi nominando l'ing. Maria Grazia Sanginiti. Moglie del deputato Cozzolino. Mentre un po' ovunque i non eletti sono stati chiamati come collaboratori. Guai scordarsi degli amici."
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venerdì 8 novembre 2013

Di Maio ferma la Camera sulla mensa. Zaccagnini non sa le regole degli appalti e Colletti...

Episodo alquanto ridicolo quello accaduto il 6 novembre alla Camera dei Deputati, la quale si è de facto fermata per un ordine del giorno, quello del grillino Di Maio, La Camera si ferma, i deputati litigano: "Dove pranziamo?"
il quale lamenta una sorta di congestionamento della mensa dei dipendenti della Camera (dove mangiano i parlamentari 'grillini'), mentre il ristorante di Montecitorio resta vuoto.

Today.it ha riportato la trascrizione integrale (non leggetela se siete già alterati). Da notare gli interventi grillini (ed ex grillini, come quello di Zaccagnini):


La Camera si ferma, i deputati litigano: "Dove pranziamo?"

LUIGI DI MAIO (M5S). Signor Presidente, colgo l'occasione semplicemente per spiegare quello che ormai è un problema che riguarda questo palazzo, cioè la questione del ristorante dei deputati e del ristorante dei dipendenti. Da quando è arrivato il MoVimento 5 Stelle qui c'è un consistente numero di parlamentari che utilizza la mensa dei dipendenti, in qualche modo anche congestionandola – facciamo anche un po' di mea culpa – e allo stesso tempo c'è il ristorante dei deputati che ha un calo di utenti. Quindi, questo ordine del giorno chiede di convertire il ristorante dei deputati in mensa self-service, in modo tale da potere praticamente creare la stessa condizione e lo stesso tipo di mensa. L'invito al ritiro o parere contrario del Collegio dei questori per noi non è accettabile e, quindi, chiediamo di porlo in votazione (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).
LAURA BOLDRINI, Presidente. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Zaccagnini. Ne ha facoltà.
ADRIANO ZACCAGNINI (M5S). Signor Presidente, in merito alla questione della mensa vorrei aggiungere, dato che ho dimenticato di farlo nel mio intervento sull'ordine del giorno, che è abbastanza assurdo che l'esternalizzazione della mensa sia stata affidata a una ditta inglese. Ora, l'ordine del giorno precedente non è stato accettato. Io mi auguro che questo punto, comunque, sia affrontato dal Collegio dei questori, anche per una questione di sicurezza nazionale, in quanto è abbastanza assurdo il fatto che noi, come italiani orgogliosi del made in Italy e delle nostre produzioni agroalimentari, ci riforniamo e ci cibiamo con cibo fornito da una ditta inglese, con scarsa qualità, tra l'altro, del cibo, perché conosciamo le lamentele e le criticità che sono state fatte emergere dagli stessi dipendenti della Camera, che non usufruiscono completamente del servizio della ditta e che vanno a mangiare fuori, proprio perché il cibo non è di qualità.


Potrebbe interessarti: http://www.today.it/politica/ristorante-camera-discussione-deputa

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[...]
 La Camera si ferma, i deputati litigano: "Dove pranziamo?
LAURA BOLDRINI, Presidente. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Baroni. Ne ha facoltà.
MASSIMO ENRICO BARONI (M5S). Gentile Presidente, io credo che, dal tenore delle risposte rispetto alle richieste che stiamo avanzando, il percorso per riuscire ad affermare che non siamo all'interno di uno status di privilegio – uno status che spesso permette di «avanzare», appunto, lo status stesso invece del nostro lavoro, quasi come se questo status permettesse a noi parlamentari di evitare di lavorare – questo percorso, in cui il deputato Buonanno dice che possiamo avvicinarci al concetto di non essere dei privilegiati, sia ancora molto lungo, e le distanze siano veramente siderali in questo momento. Quindi il lavoro è veramente ancora da fare (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).
[...]
La Camera si ferma, i deputati litigano: "Dove pra
LAURA BOLDRINI, Presidente. Colleghi, prima di continuare, vi informo che abbiamo ancora quindici ordini del giorno. Vorrei organizzare così il nostro lavoro, se siete d'accordo, andare avanti con gli ordini del giorno, poi fare una pausa e nel pomeriggio procedere con le dichiarazioni di voto. Quindi, se siete d'accordo, andiamo avanti, facciamo questo sforzo, così che prima della pausa finiamo le votazioni. Vorrei veramente però riuscire ad andare veloci, perché altrimenti...
ADRIANO ZACCAGNINI (M5S). Chiedo di parlare.
LAURA BOLDRINI, Presidente. No ! Deputato Zaccagnini, lei ha già parlato su questo tema. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Colletti. Ne ha facoltà.
ANDREA COLLETTI (M5S). Signor Presidente, intanto ricordo che i questori riaprono la discussione quando si va a discutere su un ordine del giorno, quindi eventualmente è riaperta anche per coloro che sono intervenuti prima dell'intervento dei questori. Poi ringrazio il collega Giachetti...
LAURA BOLDRINI, Presidente. Sì, ma è il Governo che riapre la discussione, non il Collegio dei questori.
ANDREA COLLETTI (M5S). È uguale.
LAURA BOLDRINI, Presidente. Non è uguale. Non è uguale.
ANDREA COLLETTI (M5S). Ringrazio il collega Giachetti che ci ha informato – io non lo sapevo personalmente – dell'attività culinaria degli altri parlamenti, che confligge con i numerosi scioperi della fame che fa normalmente e quindi non so come lo possa sapere.
LAURA BOLDRINI, Presidente. Ma cosa c'entra (Commenti) ?
ANDREA COLLETTI (M5S). Cosa c'entra lo dico io. Ma ad ogni modo, visto che il questore Fontanelli si preoccupava della sorte dei dipendenti – e noi ci teniamo molto alla sorte dei dipendenti – potremmo fare una boutade: perché non apriamo il ristorante anche per i dipendenti sotto ? Così avremmo un aumento dell'occupazione, visto che questo Governo sta aumentando la disoccupazione (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).
LAURA BOLDRINI, Presidente. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Artini. Ne ha facoltà.
MASSIMO ARTINI (M5S). Signor Presidente, io volevo far presente all'Aula qual è la situazione che è accaduta al Senato in merito proprio alla ristorazione. Al Senato, fino all'inizio della legislatura, il ristorante era stato chiuso proprio per alcune problematiche relative alla contribuzione e per il fatto che i senatori, dopo aver ripristinato prezzi più onerosi per loro stessi, avevano smesso di andare al ristorante perché era troppo caro. Con la nuova gestione dei nuovi questori il ristorante è stato aperto senza nessun onere per il Senato e mantenendo quelle qualità operative che l'onorevole Giachetti ci faceva presenti prima. Quindi, io rifletterei anche su questa situazione: senza oneri per la Camera per il medesimo servizio e con costi concordati con chi ha la gestione (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).
LAURA BOLDRINI, Presidente. Prendo atto che i presentatori insistono per la votazione dell'ordine del giorno Luigi Di Maio n. 9/Doc. VIII, n. 2/75. Passiamo ai voti. Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Luigi Di Maio n. 9/Doc. VIII, n. 2/75, con il parere contrario del Collegio dei questori. Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge. Presenti 440, votanti 437, astenuti 3, maggioranza 219, hanno votato sì 113, hanno votato no 324.




Sull'ordine del giorno di Di Maio, beh, credo ci siano temi molto più importanti da discutere, però i grillini avrebbero dovuto metterlo in conto tempo fa, quando decisero di mangiare nella mensa dei dipendenti. Su questo si veda l'intervento di Giachetti che posterò fra un attimo.

Sull'intervento di Zaccagnini a riguardo della ditta inglese, lascio la parola a Buttiglione che impartisce l'ennesima lezione ad un grillino (beh, ex grillino):

La Camera si ferma, i deputati litigano: "Dove pranziamo?"


ROCCO BUTTIGLIONE (Udc). Signor Presidente, intervengo solo per ricordare, perché qualche volta me ne dimentico anch'io, che noi facciamo parte dell'Unione europea e che all'interno dell'Unione europea esistono delle regole per le quali si fanno delle gare europee, e non si possono privilegiare aziende nazionali nelle gare europee. Se il Parlamento di Londra facesse una gara europea e facesse vincere una ditta inglese invece che una ditta italiana che ha migliori requisiti, noi chiederemmo immediatamente alla Commissione europea di aprire una procedura di infrazione a carico dell'Inghilterra. Quindi, il fatto che la ditta sia britannica è totalmente ininfluente; lo è adesso e lo sarà anche nel prossimo bando di gara.
LAURA BOLDRINI, Presidente. La ringrazio per questa puntualizzazione





Sull'intervento di Colletti stendiamo un velo pietosissimo, sia per la discussione con la Boldrini (anche qui, altra manifestazione di ignoranza), sia per la frecciatina al deputato Giachetti (in sciopero della fame), il quale rispondendo a Di Maio aveva mostrato qualche conoscenza in più dei grillini sul tema, avanzando anche una proposta seria:

La Camera si ferma, i deputati litigano: "Dove pranziamo?"
ROBERTO GIACHETTI (Pd). Signor Presidente, io potrei avere un conflitto di interesse al contrario, nel senso che per me potreste chiudere sia la mensa che il ristorante: soprattutto in questo periodo non mi creerebbe alcun problema. Vorrei però dire all'onorevole Di Maio – e in questo vorrei invitarlo, se è possibile, a prendere in considerazione questa argomentazione ai fini di non porre in votazione – che noi dobbiamo guardare alle cose, possibilmente anche guardando fuori dall'Italia, infatti richiamiamo spesso il paragone con gli altri Paesi europei. Non penso che sia un argomento marginale, nel senso che capisco che simbolicamente serve dire: basta il ristorante, il privilegio e via dicendo. Però, in tutti i parlamenti, almeno europei – e penso che lo sappiate tutti – esistono i ristoranti all'interno delle istituzioni. Il problema è che a differenza di noi, questi ristoranti sono utilizzati come veicolo, anch'esso non unico, per fare in modo che anche la gente normale, attraverso l'andare al ristorante nelle istituzioni, conosca meglio le istituzioni, frequenti le istituzioni e via dicendo. Ci sono tanti ristoranti. In Germania il ristorante del Bundestag è aperto al pubblico. Allora, l'invito che io faccio, se c'è anche una gara – in questo senso non so se è condizionabile adesso, ma comunque è una cosa che si può vedere dopo – è non solo a tenere il ristorante della Camera, ovviamente risparmiando fin dove è possibile, ma a valorizzarlo molto di più. Infatti, certamente non sarà l'elemento essenziale, perché noi dovremmo fare molto meglio il nostro mestiere, però io ritengo utile fare in modo che ci sia un'occasione, la sera per esempio o nei giorni di festa, in cui magari si utilizzi il ristorante per fare delle visite all'interno della Camera. Potrebbe diventare una cosa che nell'immediato ci «rende» pensarla come un privilegio dei deputati, che poi ormai sappiamo non è più – e che al contempo invece può diventare un elemento che ci aiuta per far sì che vi sia una forma di avvicinamento all'istituzione. Dico ciò ovviamente anche in una prospettiva in cui questo potrebbe aiutarci a ridurre ancora di più quelli che possano essere i costi della Camera, sapendo peraltro – me lo ricordava giustamente l'onorevole Sereni – che quando parliamo del ristorante della Camera non parliamo di un ristorante qualunque, perché voi sapete che noi finiamo di votare all'una e mezza e quello è un ristorante che è in grado di fornire una quantità di pasti immediati, quindi con delle caratteristiche e un'organizzazione molto diverse rispetto a qualunque altro ristorante: se noi usciamo da qui ed andiamo in 140 in un ristorante non ci danno da mangiare, come è evidente. Quindi io suggerisco solo una riflessione dal punto di vista di quello che può essere invece in positivo l'utilizzo di un qualcosa, che non deve più rappresentare un privilegio – e lo è stato – per i deputati e per i parlamentari, ma invece una cosa in qualche modo positiva (Applausi di deputati del gruppo Partito Democratico).




Questo è. Anche su temi poco importanti i grillini rimediano l'ennesima figuraccia. In più si è perso pure tempo rinviando altri ordini del giorno, forse più importanti.
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giovedì 7 novembre 2013

Le Parlamentarie del M5S in Puglia son state truccate e pilotate?

Paladini della trasparenza, del "noi siamo contro l'inciucio" e del "i Parlamentari devono rispondere solo e soltanto ai loro datori di lavoro, i cittadini", per non parlare del "noi siamo onesti". Ma è così? Non tutti a quanto pare.

Come riportato da un documento di Repubblica, sembra dalle conversazioni fra i grillini pugliesi che le "Primarie" o "Parlamentarie" del M5S in Puglia siano state "pilotate".

Una sintesi del fatto è apparsa sulla pagina di "Adele Gambaro GAP Gruppi di Azione Popolare", con screenshot delle conversazioni allegato:


 ''PARLAMENTARIE'' COL TRUCCO...
Lo screenshot riporta una conversazione, nella quale sono coinvolti i parlamentari del movimento 5 stelle: Barbara Lezzi, Maurizio Buccarella, Diego De Lorenzis, assieme ad altri attivisti.
Dalla conversazione si capisce chiaramente che le "parlamentarie" sono state pilotate, con i nomi decisi dalla corrente di partito più furba ed estremista, alla faccia di tutti i moderati che credevano nella paventata trasparenza e nella possibilità di "contare" con il proprio voto.
Dulcis in fundo, la conversazione termina con dichiarazioni omofobe contro un attivista di Monopoli (BA), la cui candidatura è stata boicottata a causa del suo orientamento sessuale.
Per ragioni di spazio, non viene riportata l'intera conversazione, ma le parti salienti. Si suggerisce di scaricare e leggere la conversazione per intero, anche qualora non dovesse risultare molto leggibile lo screenshot, cliccando il seguente link, usato anche come fonte di questa informazione: http://download.repubblica.it/pdf/repubblica-bari/2013/parlamentarie.pdf
Le regole scritte delle parlamentarie prevedevano che "bisogna evitare che (ndr: il voto) sia pilotato (...) Dobbiamo evitare la replica delle congreghe partitiche su base locale create per favorire uno o più candidati a scapito di tutti gli altri. Chi cercherà di pilotare il voto sarà diffidato ed escluso dalle votazioni, sia che si tratti di candidato che di votante."
Evidentemente, alla luce dei fatti accaduti, queste regole servivano essenzialmente a due motivi:
1) dare solo l'apparenza di trasparenza e di correttezza, che, invece, non c'erano;
2) svantaggiare i moderati che, rispettando le regole, sarebbero stati sopraffatti ed avrebbero ottenuto un numero minore di candidature.
Si spiega così com'è potuto accadere che gli estremisti (ortodossi o talebani, come li vogliamo chiamare) del Movimento, pur essendo una minoranza, abbiano ottenuto la stragrande maggioranza dei parlamentari eletti.
Ci vediamo in Parlamento. Sarà un piacere.

Capito l'onestà a 5 stelle?

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Quando il M5S chiese aiuto alla Cancellieri per aiutare una loro amica

Negli ultimi giorni ha tenuto banco il caso Ligresti, dopo che il Ministro Cancellieri è intervenuta con un occhio di riguardo (o presunto tale) per mandare Giulia Ligresti agli arresti domiciliari, "scarcerandola" a causa della sua condizione psicofisica.

Ora, non vogliamo star qui a discutere su questo fatto in particolare, ma su uno collegato ad esso.
I primi che si sono insignati e hanno protestato contro la Cancellieri sono stati i grillini, come era ovvio aspettarsi.

Praticamente tutti hanno ricordato loro di quando sul blog del leader Beppe Grillo il comico e il M5S tutto si schieravano dalla parte di Giulia Ligresti, con le seguenti parole:

"Possiamo festeggiare. In questa calda estate la giustizia Italiana ha trovato il colpevole, anzi, la colpevole, di 50 anni di ruberie della "grande" impresa nostrana. Si chiama Giulia Ligresti, in carcere nonostante gli operatori abbiano dichiarato le sue condizioni di salute incompatibili con la detenzione e, soprattutto, nonostante abbia richiesto il patteggiamento."

Ma non c'è solo questo di assurdo. Un'altra cosa ignorata dai più è accaduta sempre collegata al Ministro Cancellieri qualche mese fa, precisamente il 27 aprile 2013. Ne parla l'onlus "Casa della Legalità e della Cultura" sul suo sito (grassetti nostri):

"
Era così che il 27 aprile 2013, alle ore 7:12 (a.m.) un parlamentare della Repubblica del M5S con un sms ("...hai num della cancellieri? ho un'emergenza") chiedeva al Presidente della Casa della Legalità il numero di cellulare dell'allora Ministro dell'Interno perché dovevano chiedergli un intervento urgente per una pratica ferma (tra le tante) per uno straniero che loro conoscevano (una detenuta turca in Italia che rischiava l'estradizione in Turchia dove doveva rispondere di “associazione sovversiva”).
In quel caso il M5S cercava una corsia preferenziale perché il Ministro affrontasse il “caso umano” della loro conoscente, mica di tutti quelli che erano in attesa di risposta alle loro richieste di asilo politico piuttosto che di permesso di soggiorno o cittadinanza. Gli altri “casi umani" contavano meno, per i 5 Stelle, rispetto a quello che coinvolgeva il loro conoscente? Crediamo di no, e crediamo che essendo loro a conoscenza di quello volessero parlarne con il Ministro perché fosse affrontato. Volevano difendere una detenuta ed evitarne l'estradizione per il reato contestatogli di “associazione sovversiva” perché sono sovversivi o fiancheggiatori di terroristi o presunti tali? Crediamo certamente di no, lo affrontavano come “caso umano”.
Oggi gli stessi esponenti del M5S hanno cambiato idea e non credono giusto che un Ministro della Repubblica, l'attuale Ministro della Giustizia, informato della situazione critica di salute di una persona sottoposta a custodia cautelare, proceda per chiedere informazioni sullo stato di salute di quella persona detenuta all'Amministrazione Penitenziaria (senza, si badi bene, minimamente interferire sulle attività dell'inchiesta e sulle decisioni relative alla custodia cautelare in carcere assunte dalla Magistratura)."

Capito? Se la Cancellieri si occupa di una persona non affine al M5S si deve dimettere, se però ci sono amici dei grillini, allora deve intervenire.

Com'è che dicono i grillini? Ognuno vale uno?

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martedì 5 novembre 2013

Ora la sconfitta del M5S è un segnale di involuzione dell'umanità...

Come segnalato dal Corriere della Sera e da Giornalettismo, la deputata Basilio (quella delle sirene) commentando la sconfitta del M5S in Trentino-Alto Adige, scrive:


Due considerazioni:
A) consiglio vivamente alla deputata Basilio di non parlare di illuminati. Vista la grande quantità di complottisti nel M5S, non sia mai che le sue parole vengano interpretate male.
B) Sconfitta e vittoria esistono, in una partita di calcio, in politica e nella vita. Ed esistono sempre, non solo quando si vince. Voi avete fatto una figuraccia perdendo in malo modo le ultime due elezioni (Friuli e queste qui). Ignorare il problema è il miglior modo per continuare a perdere.

Per quanto riguarda l'involuzione dell'umanità, sicuramente credere alle sirene basandosi su una docufiction potrebbe essere un segnale della stessa...Ah, e cancellare i messaggi non toglie che quelle cose siano state scritte per davvero. Siamo nell'era del caro web, no?
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domenica 3 novembre 2013

Sul forum delle Liste Civiche: "Espulsione Tatiana Basilio per manifesta buffonaggine"

Dedicato a quelli che: "ma il vostro "lavoro" è inutile e non se lo fila nessuno", andate un po' a vedere sul forum ufficiale delle Liste Civiche del M5S. Troverete una discussione iniziata da un grillino che mi sembra serio (sì, esistono, ve l'ho detto), il quale propone di espellere la deputata Basilio per "manifesta buffonag(g)ine":


Espulsione Tatiana Basilio per manifesta buffonagine ( la parlamentare che crede alle sirene)

Propongo l'espulsione della candidata Tatiana Basilio, per le buffonate che va professando in giro e adesso anche per vie pubbliche. L'ultima in cui diceva che le sirene esistono veramente. Sinceramente ci sono tante persone con delle competenze e tanti ricercatori che non ci votano perchè abbiamo questa gentaglia in parlamento a rappresentarci. Gente che crede alle scie chimiche, alle sirene e al cancro che si cura col limone. Avete scocciato, se il movimento rappresenta meritocrazia poi non possiamo permettere a questa gente di rovinare la reputazione di 9 milioni di elettori , ci facciamo grossi con le lauree però poi non riusciamo ad essere rappresentati dai laureati, allora dobbiamo farci qualche domanda. So che questa proposta non verrà nemmeno vista e nemmeno votata, ma un domani, quando il movimento cadrà per questo genere di buffonate allora ritornerete qui e direte...cazzo...forse questo aveva ragione. Se una promessa per il prossimo futuro dobbiamo farla, è basta complottisti, invasati di questa o quell'altra causa, e ad esempio imbecilli di questo calibro. Quello che vi consiglio cari parlamentari buffoncelli , è finite la vostra legislatura, votate quello che vi dicono di votare e andate a casa come i peggiori leghisti ignoranti , e nessuno se ne sarà accorto, ma vi prego chiudete la bocca! LA PARLAMENTARE CHE CREDE ALLE SIRENE
Ora, non sappiamo se sia giusto o meno che venga espulsa (abbiamo una nostra idea, vi lasciamo esprimere la vostra nei commenti). Ci fa piacere però che esistano dei grillini che, a differenza di moltissimi altri, vogliono il meglio per il loro movimento, lottando per esso cercando di punire chi dice baggianate ed assurdità.

Al di là delle preferenze politiche, è nostro augurio avere in Parlamento gente onesta e competente. Questa è la base per migliorare il Paese.

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La deputata Basilio prova a risponderci, arrampicandosi sugli specchi. Leggete cosa si inventa...

Ieri siamo usciti cona la sparata su Facebook della deputata Tatiana Basilio la quale ha denunciato un "complotto" in atto per nascondere l'esistenza delle sirene, basandosi su un documentario che i nrealtà non è proprio tale, ma una docufiction, cosa leggermente, ma proprio leggermente, diversa.

Dopo la figuraccia fatta (confermata da un ulteriore commento a quello status), oggi la Basilio cerca di rimediare rispondendoci (a noi e agli altri che hanno condiviso e ripreso la notizia) sempre dalla sua pagina FB (evidenzio in grassetto le parti interessanti):


A proposito di sirene: ieri ho postato un post, un po' forte, ma un po' forte nel senso che speravo fosse chiara la chiave ironico/polemica/sfogo, non pensavo che i giornali non avessero altro da fare che trasformare, come sempre la pseudo scoperta di un pesce in un caso, ma visti i commenti deduco che abbiate bisogno di spiegazioni.
Troppe notizie davvero serie, tristi e strazianti sto postando ormai da mesi, e mesi, lavori di commissione, lavori d aula, ispezioni, naufragi, ispezioni in casi militari, interrogazioni ancora in attesa di risposta, disoccupazione, e niente altro, pensavo di sdrammatizzare almeno nei giorni di festa di Halloween con le sirene, dato che c'è anche una tipa nel video che l'ha utilizzato come spunto per il costume. Che devo dire, credevo rimanesse li' a far niente, invece di pesci boccaloni giornalai ce ne sono molti! Diamine, non è il primo di aprile, era solo Halloween! Ormai vedo che tra tante cose serie non si può più nemmeno scherzare, fare un po' di ironia e un po' sognare.
Mi domando: le decine e decine di post, su guerre, bombardamenti, sprechi della Difesa, tagli del personale, truffe, denunce, altri soldi per nuove navi della Marina, F35 che lievitano, richieste di aiuto che ho postato in tutto questo tempo, in tutti questi anni di lavoro, come mai i giornali non li riprendono mai? Questa signori è la prova dell' informazione che abbiamo in Italia, regna sovrana la disinformazione, i nostri giornali fanno a gara, non per dare le centinaia di notizie e le denunce che tutti i giorni portiamo alla luce del sole, anzi, se possono quelle le lasciano nel dimenticatoio e le affossano!
Vi assicuro che chiunque di voi l'avesse postato al mio posto avrebbe creato una fragorosa risata, poiché è da ridere, ma piuttosto che prendere le altre 50 notizie importanti e serie con il quale è stato postato, si preferisce cercare di creare un caso da una stupidaggine. Quindi, state attenti quando leggete i giornali, potreste prendere un granchio!
Ora, davvero, o state scherzando voi tutti? Non si può piu' nemmeno fare dell' ironia di un caso di pesci scoperti o no, con le americanate che portano via i documenti? Beh, se non si può più nemmeno fare ironia, signori miei, ci non ci rimane davvero più nulla. Poiché questa, l'ironia, è l'unico momento che ci rimane per tirare un attimo di sollievo e di respiro in questa morsa che ci attanaglia ogni giorno.
Ora, vediamo se gli "organi" di stampa lanceranno questa notiziona! La deputata Basilio Tatiana, ha messo un post in chiave ironico/polemico, ma non l'abbiamo capito e comunque sia non ci è interessato capirlo.
Buona vita a tutti gli utenti della rete.

No cara Basilio, le cose non stanno proprio così. Questa è la tipica arrampicata sugli specchi di chi ha fatto una figuraccia e cerca di rimediare giustificandosi con il classico "eh ma io scherzavo".

Andando a rileggere il suo post  notiamo come lei ha scritto con un tono chiaramente di denuncia:

"Prove schiaccianti! Sei scienziati che stavano facendo studi l'hanno vista, ma il NOOA nega tutto, gli sequestra il materiale d li caccia via!! Perché? Di cos'hanno paura? Perché non ammettere un fatto tanto evidente? Perché dire a scienziati che sono dei bugiardi? Perché fare un blitz a mo di Man in black e portare via tutti i documenti? Pensiamo di essere gli unici nell' universo, ma non siamo nemmeno unici sulla terraforse abbiamo paura di questo?"

Cosa confermata dal commento fatto da tu stessa in risposta:

"Beh, Emanuela, non si può comprendere tutto! Ma le persone leggono solo ciò che vogliono leggere. È molto affascinante studiare, informarsi e poter pensare che ci siano altri pesci, o come li vogliamo chiamare, qualsiasi cosa possano,forse, essere. Se trent'anni fa ci avessero detto che ci saremmo collegati ovunque con un aggeggio, a cristalli liquidi, e avremmo potuto scambiarci la posta in un secondo, senza spedirla, avere un aggeggio che ci guidasse fino a casa, che parla al posto nostro, .....probabilmente sarebbe finito al manicomio con un T. S. O. invece ora abbiamo gli smartPhone. Gli scienziati studiano e ci danno sempre delle meravigliose risposte, ma non sappiamo mai attendere! Come gli scienziati a Ginevra, come per tutte le nuove forme di vita che vengono scoperte ogni anno sulla terra!"
A noi tutto ciò non sembra essere "ironico" o burlesco. Che dici?

Ammettere di aver detto un'assurdità sarebbe una cosa assai migliore e dimostrerebbe che siete in grado di riconoscere i vostri sbagli. Ma, a quanto pare, non ne siete in grado. E ciò vi mette al pari degli altri che tanto criticate.

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Altre Assurdità

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