martedì 23 dicembre 2014

Ora anche Grillo ammira Putin?

L'ammirazione per la Russia e Putin non è più solo un aspetto caratterizzante della Lega Nord e Salvini. Da ieri anche Grillo a quanto pare si è schierato a favore del leader russo, pubblicando un post prima su La Cosa e poi condividendolo (a più riprese, fra l'altro) anche sulla sua fanpage.

Ora, sappiamo che non è lui a gestirla direttamente, però di sicuro gli amministratori avranno avuto indicazioni precise. Ad una parte di italiani, soprattutto quelli anti euro ed Europa, Vladimir piace e mica poco. Se a ciò aggiungiamo le recenti sanzioni che a detta di alcuni penalizzerebbero di più noi italiani (cosa non vera e basta guardare ciò che accade in Russia e al prezzo di gas e petrolio, ma tralasciamo), ecco che cavalcare questa onda potrebbe rendere in termini di consensi (visti anche i recenti risultati alle elezioni).


Come dimenticare poi una delle cose che accomuna di più Peppe nazionale e Vladimir: la magnanimità e la gentilezza verso chiunque, specialmente giornalisti, non la pensi come loro.

Certo, la domanda sorge spontanea: se il M5S e il suo leader...pardon, portavoce...assomigliano sempre di più alla Lega Nord, perchè qualcuno dovrebbe votare la copia al posto dell'originale?

@RebelEkonomist

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venerdì 12 settembre 2014

Scandaloso Grillo: spaccia una vittima del terrorismo per un morto d'ebola

Si sa, l'importanza delle immagini per diffondere articoli è oramai riconosciuta da tutti. Un'immagine con un messaggio forte aiuta a diffondere post e far visite, facilitandone la condivisione. Grillo e Casaleggio lo sanno bene, per questo le scelgono oculatamente.
Capita però di fare una figuraccia, ricadendo nello scandalo, proprio come in questo caso.

Sì perchè per pubblicizzare l'ultimo post del blog riguardo al pericolo di Ebola in Europa ed Italia, gli amministratori della pagina twitter hanno scelto questa immagine qui:


Forte vero? Ecco il tweet originale

Peccato che quella vittima non sia morta a causa dell'ebola, ma del terrorismo. Sì perchè ritroviamo la stessa foto pubblicata in questo articolo, con una didascalia molto chiara:

"Government published photographs of civilians 


murdered or disfigured by Rhodesian terrorists."

Capito? Questa persona era un civile ucciso dai terroristi Rhodesiani! Non dall'ebola!

Però essendo un'immagine molto cruda, chissene e spacciamola per una vittima di ebola, così da spaventare ancora di più le persone. La paura fa fare soldi, anche Grillo lo diceva in uno spettacolo di qualche anno fa.
Eh, caro Beppe, hai imparato la lezione eh...

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giovedì 21 agosto 2014

Isis decapita giornalista USA: per Davide Bono è "un po' una coincidenza"

Se provate ad affermare che i grillini sian un po' complottisti, vi verrà detto che non è vero, che solo una piccola parte di loro "simpatizza" per le teorie come Scie Chimiche, NWO, vaccini etc etc, mentre la maggioranza non ha quella "forma mentis" tipica del complottista medio.

Lasciateci dire che sono caxxate. Tanti sono i grillini che vedono sospetti e complotti ovunque. L'ultimo è uno dei primi grillini ad avere un incarico importante in politica (se non il primo): Davide Bono. Consigliere regionale in Piemonte, Bono se ne è uscito con un tweet che ha lasciato molti a bocca aperta. Fosse un'estate normale diremmo "Eh, è il caldo", peccato che il caldo non sia mai arrivato in Piemonte. Prima Di Battista con le sue proposte di mediazione con i terroristi dell'Isis, ora Bono.
Sapete tuti la vicenda di James Foley, il giornalista americano decapitato dai terroristi proprio di Isis. Ebbene, Davide Bono commenta la cosa sul suo profilo twitter con il seguente messaggio:

Non ci volevamo credere, ma lo ha scritto per davvero:

Onestamente, non ce la sentiamo di commentare ulteriormente una roba del genere. I commenti su twitter parlano da soli. Se volete, basta cliccare lì sopra e lasceremo interagire voi rispondendo ad un politico che, ricordiamo, percepisce soldi pubblici pagati con le vostre tasse (e non provate a venirci a dire "eh ma gli altri" perchè questo è uno dei punti più bassi raggiunti da un esponente politico qui in Italia). Dichiarazioni di questo tipo, non meritano nemmeno un secondo in più del nostro tempo.

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lunedì 18 agosto 2014

Tutte le balle di Di Battista su Iraq, Iran, Isis e Medio Oriente

Continua l'onda di commenti (negativi per la maggiore) a riguardo del post di Alessandro Di Battista comparso sul blog di Beppe Grillo, nel quale parlava della situazione in Iraq, dei terroristi di Isis, dei suoi parere e della proposta di intavolare una trattativa con i rappresentati/capi (chiamateli come volete) proprio dei terroristi islamici.
Noi abbiamo già parlato di ciò, esprimendo il nostro parere che potrete trovare a questo indirizzo.

Oggi vogliamo però proporvi un'analisi comparsa su "Il Post" a firma di Davide De Luca, il quale riesce molto in sintesi a descrivere la storia dei fatti che Di Battista ha analizzato molto superficialmente nel suo post, dimostrando una preoccupante impreparazione sul tema (si tratta sempre del  vicepresidente della Commissione Affari Esteri).


Sabato 16 agosto il deputato del Movimento 5 Stelle Alessandro Di Battista ha scritto un lungo articolo sulla crisi irachena che ha attirato molta attenzione perché contiene una sorta di implicito riconoscimento delle milizie dello Stato Islamico come legittimo «interlocutore» per risolvere l’attuale situazione nel paese. Secondo Di Battista lo Stato Islamico andrebbe consultato per trovare «nuove e coraggiose soluzioni». Secondo Di Battista, l’Italia e l’Unione Europea dovrebbero promuovere una sorta di conferenza di pace per il Medio Oriente coinvolgendo, oltre lo Stato Islamico, la Lega Araba, la Russia, l’Iran e l’ALBE (un’organizzazione di cooperazione economica centro e sudamericana promossa da Venezuela e Cuba).
Si tratta di una soluzione impraticabile e non solo a causa dei crimini e dell’intransigenza religiosa e fanatica dello Stato Islamico. L’Iran, un regime sciita, è uno dei principali nemici dello Stato Islamico in tutta la regione. Anche la maggior parte dei regimi che fanno parte della Lega Araba vedono i miliziani dell’IS come una grave minaccia alla loro sicurezza e non certo come un partner legittimo con cui intavolare trattative. La Russia ha fino ad oggi appoggiato in maniera sostanziosa il regime siriano, un altro nemico dello Stato Islamico. Infine non è davvero chiaro quali interessi potrebbero avere a risolvere la situazione del Medio Oriente stati come Cuba, Venezuela o Bolivia. Per questi motivi non credo che la proposta di Di Battista meriti di essere commentata – anche se, da un punto di vista politico, è interessante notare come un esponente di un partito che ha condannato la cosiddetta “trattativa stato-mafia”, che ha escluso ogni possibilità di intesa con i “corrotti” dell’attuale classe politica e che critica il PD per gli accordi che ha fatto con Forza Italia, non provi nessun imbarazzo davanti all’idea di trattare con un movimento che, in quanto ad efferatezza, è certamente superiore alla classe politica italiana, a Silvio Berlusconi e probabilmente persino a Cosa Nostra.
Personalmente trovo più interessante l’apparato argomentativo che Di Battista ha schierato a supporto della sua tesi. Nel pezzo, piuttosto lungo, Di Battista cavalca di corsa attraverso un secolo di storia del Medio Oriente per dimostrare i presupposti della sua tesi. L’argomento è vasto e tra i più controversi, complicati e pieni di insidie che storici e analisti di professione possono trovarsi davanti. Su alcuni di questi trabocchetti, Di Battista passa con una certa leggerezza: leggendo il suo articolo si ha quasi l’impressione che la storia del Medio Oriente sia una faccenda semplice, dove una linea ben precisa separa i buoni dai cattivi. Ad esempio, Di Battista racconta così l’ascesa al potere di Saddam Hussein, il dittatore dell’Iraq, nel luglio del 1979:

Saddam, con l’enorme denaro ricavato dalla vendita di petrolio, cambiò radicalmente il Paese. Sostituì la legge coranica con dei codici di stampo occidentale, portò la corrente fino ai villaggi più poveri, fece approvare leggi che garantivano maggiori diritti alle donne. L’istruzione e la salute divennero gratuite per tutti. In quegli anni di profonda instabilità regionale il regime di Saddam divenne un esempio di ordine e sicurezza.
Si tratta di una ricostruzione piuttosto imprecisa. L’Iraq era già un paese piuttosto “laico” molto prima dell’ascesa di Saddam: almeno dal 1958, quando un colpo di stato di ufficiali dell’esercito depose il re, e ancora di più a partire dal 1963, quando prese il potere il partito Baath, di ispirazione socialista. Saddam governò poco più di un anno prima di far sprofondare il suo paese nella guerra più lunga e sanguinosa della sua storia, il conflitto con l’Iran, scoppiato nel settembre del 1980 e durato fino al 1988. Saddam non ebbe il tempo di portare “la corrente fino ai villaggi più poveri”, perché condusse il paese in una guerra che avrebbe devastato l’economia del paese e portato alla morte di circa un milione di persone: difficilmente si può dire che Saddam portò “ordine e sicurezza”.
Di Battista a questo punto fa un po’ di confusione con le date e con alcuni particolari. Nella sua ricostruzione, dopo lo scoppio della guerra con l’Iran, l’Iraq ricevette dagli Stati Uniti grandi quantità di “gas cianuro” che utilizzò contro i civili curdi nel nord dell’Iraq e contro l’esercito iraniano. Nel contempo, scrive, gli vennero vendute da alcune “multinazionali” moltissime armi convenzionali. Le stesse multinazionali vendettero altre armi all’Iran, con lo scopo di creare una guerra senza fine tra i due paesi e poter lucrare sul conflitto. Quando le armi chimiche vennero utilizzate contro i curdi, gli Stati Uniti non si indignarono, ma anzi, un inviato del presidente Raegan, Donald Rumsfeld (si, quel Donald Rumsfeld) si recò a Baghdad e strinse la mano a Saddam.
Mettiamo un po’ d’ordine. La stretta di mano Saddam-Rumsfeld è del 1983, cioè circa quattro anni prima delle stragi di curdi con armi chimiche. All’epoca Saddam era già considerato un dittatore violento e pericoloso, anche se doveva ancora commettere le sue peggiori efferatezze. La visita di Rumsfeld probabilmente fu molto inopportuna, ma non avvenne dopo le notizie delle stragi con armi chimiche. Anzi: queste stragi portarono a una serie di critiche molto dure nei confronti dell’Iraq da parte dell’amministrazione americana. Sfortunatamente alle critiche seguirono poche azioni concrete.
Per quanto riguarda il commercio di armi, l’Iraq ricevette armi da molti paesi occidentali e del blocco comunista. Si calcola che circa il 90 per cento delle armi ricevute dall’Iraq nel corso della guerra siano state fornite da Francia, Russia e Cina. In quel periodo gli Stati Uniti non fornirono armi all’Iraq, anche se facilitarono le cose agli altri esportatori eliminando alcune sanzioni che avevano colpito il paese. Altrettanto, gli Stati Uniti non vendettero “gas cianuro” all’Iraq, anche perché il “gas cianuro” non esiste (esiste l’acido cianidrico, o prussico, che è stato usato come arma chimica durante la Prima guerra mondiale, ma senza molto successo). L’Iraq produsse “in casa” grandi quantità di gas vescicante e di agenti nervini. Per produrre queste armi spese diverse centinaia di milioni di dollari dell’epoca per importare equipaggiamenti, laboratori e precursori (i componenti chimici più o meno innocui che possono essere utilizzati per creare armi chimiche). Anche in questo caso, i principali fornitori furono europei (Francia e Germania). In ogni caso: nessuno vendette armi chimiche all’Iraq, ma soltanto componenti che potevano essere utilizzati anche per creare armi chimiche.
È vero che mentre alcuni paesi occidentali e molti paesi comunisti vendevano armi all’Iraq, gli Stati Uniti vendettero armi agli iraniani. Si tratta di uno degli episodi più oscuri della storia recente americana, noto come “scandalo Iran-Contras”. In sostanza, gli Stati Uniti vendettero all’Iran – tramite una serie di intermediari – alcune armi in cambio di denaro, ma anche in cambio della liberazione di alcuni ostaggi prigionieri del movimento Hezbollah in Libano (un gruppo fortemente appoggiato dall’Iran). Alcuni dei proventi di questo traffico vennero segretamente utilizzati per finanziare un movimento di guerriglia anticomunista in Nicaragua (lo scambio riguardò sostanzialmente alcune migliaia di missili anticarro TOW). È interessante sottolineare che le cifre dello scandalo Iran-Contras erano nell’ordine di alcune decine di milioni di dollari. Le vendite di armi all’Iraq, d’altro canto, si aggiravano intorno a diversi miliardi di dollari. In ogni caso lo scandalo fu un episodio molto spiacevole della presidenza Reagan e causò una reazione durissima da parte della stampa. Si trattò di una storia molto complicata, che riguardò principalmente la politica internazionale e i servizi segreti e che è molto lontana dalla descrizione un po’ semplicistica che ne da Di Battista:
Le multinazionali della morte appena finito di parlare con Saddam alzavano la cornetta e chiamavano Teheran: «Ho appena venduto all’Iraq 200 carri armati ma a te ti do a un prezzo stracciato questa batteria anticarro».
Curiosamente, le uniche “multinazionali” che fecero effettivamente il “doppio gioco” di cui parla di Battista non furono le grandi industrie americane od europee, ma i regimi comunisti, che vendevano armi all’Iraq e, tramite la Corea del Nord, facevano arrivare armi anche all’Iran. Anche la Cina vendette armi ad entrambi i contendenti.
Parlando di un’altra guerra, l’invasione del Kuwait da parte di Saddam Hussein nel 1990, Di Battista sembra implicitamente suggerire che Saddam avesse ragione ad invadere il piccolo paese del Golfo e che l’unico problema di tutta la faccenda fosse che l’invasione era: «Una cosa inaccettabile per chi da anni lavora per il controllo mondiale del petrolio». In altre parole, secondo Di Battista, la guerra di liberazione del Kuwait venne compiuta solo per permettere agli Stati Uniti di impossessarsi del petrolio kuwaitiano.
Anche qui bisogna mettere un po’ d’ordine: l’occupazione del Kuwait da parte dell’Iraq fu una vera e propria invasione di un paese indipendente da parte di una potenza ostile. L’attacco iracheno costrinse alla fuga dal paese quasi mezzo milione di kuwaitiani e portò alla morte o alla sparizione di quasi duemila civili. La guerra contro l’Iraq per liberare il Kuwait venne regolarmente autorizzata dall’ONU e alla coalizione che invase il paese parteciparono ben 34 paesi diversi. Secondo Di Battista questa operazione portò alla morte di 30 mila bambini a causa dei bombardamenti americani. Trentamila, in realtà, è la stima più elevata delle perdite subite dall’esercito iracheno (altre stime parlano di circa 20 mila). Si calcola che i civili uccisi nell’operazione siano stati circa 3 mila e seicento. Inoltre, sia prima che dopo la guerra, il petrolio del Kuwait rimase saldamente nelle mani del governo kuwaitiano che lo estrae, distribuisce e vende tramite la Kuwait Petroleum Corporation, di proprietà pubblica (le sue stazioni di servizio hanno il marchio Q8).
 

hbh@RebelEkonomist

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domenica 17 agosto 2014

M5S: No a Bersani e PD, sì a Farage e Terroristi di Isis

Delle dichiarazioni dei grillini oramai non ci stupiamo quasi più. Diciamo "quasi" perchè ogni tanto ne salta fuori una che va oltre il livello medio delle assurdità dette dai parlamentari/cittadini (poi anche qui, dipende dalle volte) grillini. Qui sul blog ne trovate un elenco sempre posto in maniera abbastanza ironica delle migliori.

Anche se questa di oggi tratta un argomento molto serio e preoccupante, non poteva non comparire nel nostro elenco. Se poi a dirla è il rappresentante più di spicco, forse futuro candidato Premier ed attuale vicepresidente della Commissione Affari Esteri il tutto assume una dimensione più grande.

Di Battista se ne è uscito sul blog di Grillo con un post sulla vicenda Iraq, "difendendo" l'operato dei terroristi di Isis: mettiamo le virgolette perchè i titoli di giornale sono stati un po' poco corretti, quando è vero che il grillino che quella è l'unica strada che compirebbe anche lui in quelle condizioni, ma stata più un sorta di "comprensione" di fatto la loro reazione (tanto che ha anche scritto di non star provando a giustificare o approvare la cosa, ma solo di capire) auspicando però un dialogo/trattativa con gli stessi.

A noi ciò che ha più colpito è questa seconda parte, passata più inosservata: come può un parlamentare di un movimento come i 5 Stelle, che si è rifiutato categoricamente l'anno scorso di sedersi ad un tavolo seriamente con Bersani ed il PD per provare a trovare un'intesa di governo e poi, prima vanno da Farage (di cui abbiam già scritto) e poi non contenti proseguono verso la parabola discendente degli interlocutori, auspicando un dialogo con gente che non è proprio abituata a dialogare e osiamo immaginare non sia molto favorevole a proposte come la democrazia diretta della rete. La nostra idea è che i grillini, in particolare Di Battista (perchè in rete tanti hanno preso le distanze) non abbiano la minima idea di chi siano queste persone, quali siano gli ideali e gli obiettivi per cui combattano.

Noi peròvogliamo spezzare una lancia in favore di Dibba: lanceremo una proposta a brevissimo, quindi rimanere sintonizzati qui e sulla fanpage


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sabato 9 agosto 2014

Leggete cosa scrive Luigi Di Maio sui dazi ai cinesi!

L'economia, si sa, apparentemente potrebbe sembrare una materia semplice, in realtà è ben lontana da esserlo.

Ne è una dimostrazione l'On. Luigi Di Maio, uno dei più preparati fra i cittadini del M5S seduti in Parlamento, il quale parlando di dati sulle imprese cinesi in Italia scrive (con commento di quelli de "Siamo la Gente, Il Potere ci Temono":

In pratica Di Maio sta dicendo che le ditte cinesi in Italia sono aumentate rispetto a quelle italiane. A parte che se fossero diminuite la situazione sarebbe stata ancora più grave in quanto ci sarebbe meno produzione e più disoccupati, però tralasciamo questo particolare.

La frase dopo è sensazionale: "Continuate pure a deridere il M5S quando parla di dazi. Senza ci stiamo sterminando".

Di Maio, lei mi vuole far credere di non sapere che i dazi si applicano alle importazioni dall'estero (quindi dalla Cina), e non alla produzione interna del Paese? Davvero non sa questa "sottile" differenza?

In più, caro Di Maio, le consiglio di leggere questo articolo sul perchè i dazi siano un PERICOLO ed un DANNO per le imprese italiane e i consumatori (noi cittadini) stessi.

Forse, se non leggessero solamente il blog di Grillo, potrebbero davvero cambiare il Paese. In meglio.

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venerdì 8 agosto 2014

Indovinate chi ha nominato amministratore unico il sindaco grillino di Livorno

"L'onestà andrà di moda", "Onesti più degli altri" etc etc sono tutti slogan molto belli. Peccato ne manchi sempre uno: "La preparazione andrà di moda". Questo è uno dei motivi per i quali critichiamo tanto il M5S: non sono ancora riusciti ad apportare quella preparazione necessaria al fine di cambiare il Paese per il meglio.

Un esempio è Marco Di Gennaro, nominato recentemente nuovo amministratore unico di Aamps, azienda del comune di Livorno. Come tutti saprete, il comune di Livorno è governato oggi da un grillino, Filippo Nogarin. Domanda: secondo voi, perchè è stato nominato Di Gennaro? Ma ovvio, perchè è un grillino, fra l'altro ex candidato alle Europee ma non eletto.
Fin qui possiamo farla passare: è comprensibile che un sindaco cerchi di nominare un uomo di sua fiducia come amministratore di un'azienda del comune no? Il problema semmai è chi siano gli uomini di fiducia.

Sì perchè tal Di Gennaro, oltre ad essere stato "riciclato" dalle Europee, non è il tipo di persona adatta a ricoprire un ruolo di questo tipo, almeno leggendo il suo CV:

27 anni,
Precario della Scuola. Perito Informatico
Studente in Tecniche di Radiologia Medica per Immagini e Radioterapia, Facoltà di Medicina e Chirurgia - Pisa. 

27 anni, ancora studente, quindi presumo leggermente fuori corso (a meno che abbia iniziato dopo o abbia fatto qualche pausa giustificandola all'università).

Sui rifiuti ha seguito un paio di meeting, si è sempre interessato anche attivamente della questione rifiuti, ma non ha esperienze dirette di gestione o di studio a livello universitario della materia (nemmeno a livello economico, fra l'altro). Perchè è stato scelto lui e non invece un grillino laureato in una materia specifica nell'ambito rifiuti o almeno di gestione d'azienda, che preferibilmente abbia esperienza diretta alle spalle?

Sicuri che non ce ne fossero altri fra i milioni di giovani grillini?

Detto ciò, auguriamo il meglio al signor Di Gennaro e all'impresa di cui è amministratore unico. Se però le cose andranno male, qualche domanda la si dovrà fare al sindaco...

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domenica 3 agosto 2014

Ecco cosa diceva qualche anno fa Beppe Grillo sui dazi doganali

L'ultima di Beppe Grillo? I dazi doganali.

"Sì ai dazi sociali, sì ai dazi per proteggere il made in Italy e l'economia italiana".

I dazi doganali sono un cavallo di battaglia della Lega Nord (e non solo) da molti anni. A parte il non senso, anzi, la pericolosità degli stessi (vi consiglio caldamente questa lettura di approfondimento), non è la prima volta che Grillo ne parla, anche se qualche anno fa la pensava un poco diversamente, a giudicare almeno dalle parole durante un suo spettacolo:



"I DAZI...IL MASSIMO DELLA DEPRAVAZIONE ECONOMICA SIAMO"

Ecco appunto. Perchè quando cambia idea, quasi sempre, lo fa sempre in peggio?


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venerdì 1 agosto 2014

Il vero motivo per cui è nato il M5S?


Come riportato da Andrea Giacobino:


"Gianroberto Casaleggio, “guru” del Movimento 5 Stelle, festeggia un anno a fianco di Beppe Grillo contraddistinto da un boom di ricavi e profitti e dall’incasso di un lauto dividendo. La sua società di consulenza Casaleggio Associati, basata a Milano, ha chiuso infatti il 2013 – anno del successo dei grillini, al lorpo debutto, nelle elezioni politiche – con ricavi saliti a oltre 2 milioni di euro dagli 1,3 milioni dell’anno prima, tanto che il profitto è schizzato anno su anno da poco più di 69 mila euro a oltre 255 mila euro. L’assemblea della Casaleggio Associati svoltasi qualche giorno fa ha deciso di distribuire un dividendo di 245 mila euro. Casaleggio papà detiene il 30% della società di consulenza, quota identica la possiede il figlio Davide mentre Luca Eleuteri e Mario Bucchich hanno ciascuno il 20%. Nello stato patrimoniale figurano crediti per 530 mila euro, liquidità per 120 mila euro e debiti per 376 mila euro."

E poi dicono che con i blogs non ci si ricava nulla...


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domenica 20 luglio 2014

Carlo Sibilia: "sbarco sulla luna una farsa". E sbaglia i conti sull'anniversario

Coomplottisti? No. Peggiori degli altri? No. Stiamo parlando dei grillini? Ma ovvio che no! Perchè se guardiamo all'onorevole Carlo Sibilia, lui è proprio l'opposto! Complottista e ben peggiore degli altri, visto che manco sa fare un conto semplice.

Sul suo profilo twitter infatti se ne è uscito con questa assurdità:

Qui il messaggio originale:


Chiederei a Di Maio, uno dei pochi 5 Stelle con cui credo si possa discutere seriamente, cosa ne pensi delle uscite del suo collega...

@RebelEkonomist

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sabato 5 luglio 2014

"Se ne è andato Giorgio. Quello sbagliato" La gaffe e le scuse di Debora Billi


Questo il tweet di Debora Billi, Responsabile Web M5S Montecitorio,che ha destato giustamente scandalo dopo la morte di Giorgio Faletti.

Già che qualcuno utilizzi un tag dedicato alla morte di una persona per una pseudo propaganda/battuta politica è vergognoso, ma che nel mentre auguri indirettamente la morte ad un'altra persona, in un Paese normale porterebbe al sollevamento dell'incarico ricoperto da quella. Specialmente se è una responsabile, il che ci porta a chiedere: ma i grillini come scelgono i propri collaboratori? Forse al posto di scegliere una che nella descrizione di definisce "estremista"....


Successivamente, imposte o meno, sono arrivate le scuse della grillina:


Ancor più vergognoso sono però i tentativi di giustificare il post della Billi in molti dei commenti. Sarebbe curioso vedere se una battuta del genere fosse stata fatta da un politico di un altro partito. Sarebbe anche curioso sapere se questi che la difendono sono gl istessi che insultarono Gasparri per i ltweet post Italia-Inghilterra (grave anche quello, ma molto meno rispetto a questo).


Ricordiamocelo quando ci dicono che sono "migliori degli altri"....


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mercoledì 2 luglio 2014

Grillo sbugiarda il programma "7 punti per l'Europa" del M5S

Per chi ci segue dall'inizio non è assolutamente una novità: Beppe Grillo è un politico italiano e, come tale, è estremamente incoerente con se stesso. 
Ennesima dimostrazionel'abbiamo avuta durante la diretta streaming a Strasburgo, ove il leader del M5S ha affermato chiaramente che

«Io sono venuto qui a guardare i conti e a dire di non dare più i soldi» europei «all'Italia perché scompaiono in tre regioni: Sicilia, Calabria e Campania» con «mafia, 'ndrangheta e camorra»
Senza entrare nel particolare di questa affermazione, vorremmo solamente far notare ai lettori (grillini e non) di come Grillo oggi dica sostanzialmente NO ad un qualsivoglia aiuto in denaro da fondi europei quando, sempre la stessa persona, ha fra i 7 famosi punti per l'Europa l'introduzione degli Eurobonds, i quali sono, de facto, un modo per farci finanziare la spesa pubblica, ma guarda un po', dall'Europa stessa!

In pratica, sta quindi sbugiardando direttamente 2 dei 7 punti per l'Europa (3 e 6) voluti da...lui stesso! Se poi consideriamo che gli Eurobonds andrebbero a finanziare in parte o tutto il deficit italiano, ecco che anche il punto 5 sarebbe sbugiardato! Per non parlare di tutto il debito che potrebbe formarsi dopo l'abolizione del Fiscal Compact (punto 2) e del Pareggio in Bilancio (punto 7). E che dire della politica comune dei Paesi Mediterranei (punto 4)?

Insomma, si sta esercitando per quando avrà il 100%: Se la maggioranza propone e l'opposizione si oppone, lui sta già facendo sia l'una che l'altra.

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mercoledì 18 giugno 2014

Se questo è un senatore: Bartolomeo Pepe. Fra complotti ed insulti

Cose da Senatori...pardon...Cittadini a 5 Stelle.

Ecco a voi l'incredibile performance dell'On. Cittadino Batolomeo Pepe.

Prima, figuraccia condividendo l'assurda teoria di tal Franceschetti sull'omicidio di Motta Visconti



Non contento, visti i commenti che  sono pervenuti al Senatore della Repubblica (occupando una certa posizione cose di questo tipo giustamente si pagano), il Cittadino Pepe rincara la dose con commenti ancor più discutibili:



Ahhh...Se questo è un Senatore...

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mercoledì 4 giugno 2014

Proposta di legge M5S: vaccini provocano leucemia,autismo,mutazioni genetiche,tumori

Il grano saraceno? Una sciocchezza. Roba da niente. I 5 stelle hanno detto ben di peggio nelle loro proposte di legge.

Ad esempio in questa:  

                                                       PROPOSTA DI LEGGE
d'iniziativa dei deputati
CORDA, RIZZO, ARTINI, BASILIO, TOFALO, PAOLO BERNINI, FRUSONE, CECCONI, BARONI, DALL'OSSO, GRILLO, MANTERO
Norme sull'informazione e sull'eventuale diniego dell'uso dei vaccini per il personale della pubblica amministrazione
Presentata il 12 febbraio 2014


nella quale, ad un certo punto, i cittadini a 5 stelle se ne escono con:

"Recenti studi hanno però messo in luce collegamenti tra le vaccinazioni e alcune malattie specifiche quali la leucemia, intossicazioni, infiammazioni, immunodepressioni, mutazioni genetiche trasmissibili, malattie tumorali, autismo e allergie."

Autismo? vecchia roba. Ora i vaccini provocano ben altro, fra cui mutazioni genetiche...pure trasmissibili! E poi, vuoi non trovare in questi una delle cause per le malattie tumorali?
Quali sono le fonti? "Recenti studi". Quali siano non è dato saperlo.

Forse, per quanto riguarda proprio l'autismo, si riferiscono ad uno studio di un certo Andrew Wakefield il quale ha però truccato il suo studio per...guarda un po', interessi personali. Soldi. Curioso: il complotto qui esiste, ma i complottisti non se ne sono accorti, anzi, hanno usato il complotto (vero) come studio affidabile per crearne uno finto. 

Come se non bastasse, la proposta di legge serve a garantire la possibilità per militari e personale civile (escluse alcune categorie...ma perchè? Se i vaccini sono inutili e dannosi, tutti dovrebbero potersi rifiutare, no?) di rifiutare la vaccinazione senza perdere il posto di lavoro o compiere un reato.


Ciò che sfugge ai geni a 5 stelle è che la protezione per queste categorie deve essere massima in quanto possono essere esposti direttamente alle malattie, dunque tutto ciò serve ad evitare il rischio contagio di massa, sia nei plotoni che nella popolazione stessa.


Ma questo a loro sfugge evidentemente. Mi raccomando, date la colpa a pseudo brogli elettorali se perdete 3 milioni di voti. Ah, e poi non dite che non sono un poco complottisti...

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Leggete! Commenti e teorie assurde dei grillini sui brogli elettorali

Quando sei sicuro di vincere le elezioni (tag #vinciamonoi..ricordate?) e poi scopri non solo di averle perse, ma di essere stato asfaltato, doppiato dal tuo principale rivale (perchè degli altri non si son manco preoccupati), il risveglio è amaro.
Accettare la sconfitta è dura, quindi meglio trovare delle scuse, accusando altri, dando loro la colpa della propria disfatta.
Ha iniziato ovviamente la causa primaria della sconfitta, Beppe Grillo, con un post sul suo blog di cui già è stato detto.A ruota poi del semplice portavoce, si sono uniti i grillini che si sono impegnati nel trovare una speigazione, seguendo i dettami del leader. Brogli sì, ma come? E di chi è la colpa?

Leggiamo:

"Sul blog del Semplice Portavoce è apparso un post già di per sé delirante con cui Grillo insinua la possibilità di brogli elettorali "trattando dati statistici e applicando la logica, senza avere riscontri dimostrabili". E' un guazzabuglio di concetti neanche lontanamente imparentati con la logica, ma tant'è: da sempre sostengo che il capopopolo è più interessato a fare audience che a far politica e gli spettatori gli interessano più che i votanti.

La cosa davvero interessante, però, è leggere i commenti stizziti a questo articolo, così, tanto per capire qual'è il livello intellettuale medio degli aficionados elettori pentastellati.

C'è quello che si chiede come mai si vota con la matita anziché la penna, quello che confronta gli exit-poll con il risultato finale concludendo che un tale divario  non può essere il (solito) errore dei metodi statistici, ma un evidente broglio elettorale, quello che inneggia al riconteggio delle schede (ma loro non sono quelli che combattono gli sprechi di denaro pubblico?), quello che nota il fatto che non si siano diffusi exit-poll alla chiusura delle urne, evidentemente allo scopo di non far notare la "disparità dei valori" e conclude che  "appare anche evidente che dietro ci sia la mano dei Bildeberg"...

Naturalmente non mancano le chicche direttamente nei commenti sul blog di Grillo!

C'è chi blatera di "Schede votate con la stessa calligrafia".

C'è chi sa "perché" (gli USA devono venderci gli F-35).

Chi sa "come": "ipotesi plausibile è quella di voto pagato con certificazione fotografica (tutti i cellulari fungono da fotocamera)e nessun divieto c'è stato di portare il cell. in cabina, si mormora di compensi di 50 euro a voto)" e anche "I voti all'estero sono sicuramente truccati, in california (USA)ci sono delle associazioni che contattano gli italiani e gli comprano le schede elettorali, pagandole anche 100$ cadauna.".

Chi sa come rimediare: "PER EVITARE I BROGLI BASTA CHE OGNI SEZIONE SI ANNOTI I RISULTATI OTTENUTI DALLE SINGOLE FAZIONI E POI FACCIA LA SOMMA CON TUTTE LE ALTRE SEZIONI IN TUTTA ITALIA OGGI SI PUO'FARE IN TEMPO REALE" in attesa che "vista l'esperienza di Casaleggio in ambito informatico, cerchiamo di tutelarci per le prossime elezioni".

C'è poi il prototipo: "SVEGLIA RIPRENDIAMOCI CHE E STATO FATTO QUALCOSA E PALESE AVATE VISTO LE IENE SU PIU DI 1000 VOTI 700 A M5S 300 MISTI E ANNULATE SONO PRONTO A SCENDERE IN PIAZZA" (naturalmente in maiuscolo l'originale, SVEGLIA compreso).

Il politologo non dietrologo: "Se il simbolo del M5S è in fondo alla scheda da votare passa la voglia di votarlo era meglio in alto a dx."

Ovviamente, non mancano i complottisti di turno: da quelli (e sono tanti) che hanno scoperto su youtube che Soros avrebbe truccato le elezioni a questo, più "documentato": "come mai un fondo di private equity amerikano ( di nome Algebris di cui Davide Serra ne è l'amministratore delegato, ed è anche consigliere economico di Matteo Renzi ) , che solitamente in America finanzia le campagne elettorali dei Repubblicani, ha finanziato anche la campagna di Matteo Renzi alle primarie ? .. . . ... Come mai il software che gestisce il Programma di Trasmissione Dati dei Risultati Elettorali in Italia è gestito da una società ( di nome Aksenge ) americana la cui proprietà è degli stessi repubblicani ??? "

Ci sono infine gli inforNatici: "I dati vengono trasmessi da un operatore del seggio sul "Linus" (chissà se parla dell'omonimo periodico a fumetti) come anche  "Ormai lo sanno TUTTI che la conta dei voti è falsata e i brogli non avvengono ( o avvengono poco ) nei seggi ma è il Software di Askenge che è truccato da programmatori specializzati amerikani capaci di spostare dal 10 al 20% il totale dei voti a favore di un determinato Partito ."

Il meglio però lo da questo qui (quasi quasi lo assumo):
"Essendo stato io analista programmatore, consulente ed esperto di materia elettorale, anagrafe e stato civile, per enti pubblici, 8 anni, posso aggiungere queste ipotesi, tutte fattibile attraverso piccole modifiche al software che gestisce le elezioni elettorali. Queste ipotesi prevedono una complicità delle società di software, quindi basta indagare all'interno delle società più grandi che hanno operato sul territorio nazionale per le elezioni europee. 1) Si potrebbero preparare le liste elettorali con un numero maggiore di iscritti e quindi convogliare l'eccedenza degli elettori reali tutto su un partito, questo per ogni comune interessato. 2 ) Si può considerare una percentuale di iscritti all A.I.R.E ( anagrafe italiani iscritti all'estero ) come potenziali elettori e quindi nelle liste elettorali, che votano "d'ufficio " 3) L'ipotesi più semplice , nel programma che gestisce le percentuali di voto per ogni sezione può esserci un errore, volontario, di logica, quindi il totale è errato. 4) Siccome si prevedeva una alta percentuale di astensioni, molti potrebbero essere stati considerati elettori " a loro insaputa". 5) Altra possibilità è quella che interessa il ministero degli interni. I file che vengono spediti dai singoli comuni non vengono sovrascritti nei server del ministero e quindi non si ha la presenza dell'ultima copia finale per ogni comune, ma vengono sommati ai dati già inviati, con azioni controllate, quindi il dettaglio di ogni comune spedito è esatto mentre il riepilogativo del ministero è sbagliato."" (fonte)

E questa eran solo i primi.

Avevamo detto che 8 anni fa anche Berlusconi aveva accusato di brogli l'allora vittora di Prodi. Ecco, ma nessun berlusconiano era arrivato a tanto. Un livello così basso non si è mai raggiunto nella storia della Repubblica.




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martedì 3 giugno 2014

Gaffe del M5S nella proposta di legge "Pasta venduta in Italia è prodotta per 1/3 con grano saraceno"


Come si produce la pasta? Secondo questa proposta di legge con il "grano saraceno" secondo i grillini, il che ovviamente è un male visto che saraceno è anche il termine per indicare "turco". Peccato che il grano saraceno sia un'altra cosa che nulla c'entra con la Turchia e la pasta tradizionale in commercio NON viene prodotta con quel tipo di grano. E no, non intendevano dire che importiamo grano dalla Turchia, perchè non è vero.

Forse, intendevano dire "straniero", ed in effetti importiamo il 30/40% di grano duro dall'estero, ma per ragioni qualitative e quantitative.

E questi son quelli che voglion cambiare l'Italia e l'Europa? Come andiamo ripetendo da mesi: ci vuole sì gente onesta, ma anche PREPARATA


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sabato 31 maggio 2014

Grillo in spiaggia con una corona di spine: dopo #OltreHitler, #OltreCristo?



A noi le provocazioni in generale piacciono....ma esiste un limite a tutto.

Che poi, quello che si paragnava a Gesù non era l'altro???

@RebelEkonomist

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giovedì 29 maggio 2014

Cari grillini, ecco chi è Nigel Farage...sicuri di volervi alleare con lui?

Chi è Nigel Farage, questo politico che Beppe Grillo è andato a trovare in questi giorno post Elezioni Europee? Si sa che è un politico britannico, leader dell'UKIP, un partito che lotta per l'indipendenza della Gran Bretagna, odia l'Europa bla bla bla.

Diciamocelo, se non fosse per quel video che girava qualche mese fa, il cittadino medio italiano non avrebbe la minima idea di chi sia questo individuo.

E da un video non ci dovrebbe mai giudicare un politico. Andando oltre quelle dichiarazioni, si scopre che il buon Nigel e i suoi compari dell'UKIP si sono dilettati in molte dichiarazioni un po' "originali", come ad esempio:

"Le donne valgono meno, è giusto guadagnino meno, vanno in maternità" Nigel Farage, capo di UKIP

"Tra omosessualità e pedofilia ci sono tali legami che non basta un'enciclopedia", Julia Gasper (quando ancora faceva parte di UKIP)

"Dacché riconosciuto il matrimonio gay, UK è colpita da alluvioni", David Silvester, dirigente di UKIP

"Gli omosessuali sono sodomiti e comunisti, la piantino di dirsi normali". Douglas Denny,dirigente di UKIP

E queste sono solo alcune, ce ne sono molte altre, basta "googlare" Nigel Farage quotes e ne avrete a iosa. Qui ad esempio le 10 più "memorabili"


Cari grillini, questi son quelli con cui Grillo sta parlando per un'alleanza. Fra l'altro senza nemmeno discutere con voi. Perchè, si sa, pure lui vale uno....

@RebelEkonomist

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lunedì 26 maggio 2014

Il muro del Pianto grillino

Fantastico quadro pre-elettorale (di Alessandro Adinolfi):




 o meglio, "pre pianto"....

Mai mai mai esultare prima di vincere....

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mercoledì 7 maggio 2014

Pippo Civati tocca Riccardo Fraccaro. E il 5 stelle si pulisce

Come riportato dall'Espresso:

Ospiti di Coffebreak su La7, Giuseppe Civati del Pd e il cinque stelle Riccardo Fraccaro. Durante un dibattito sull’utilità dei sindacati, il deputato del Movimento si è cimentato in un gesto che non è passato inosservato ai sostenitori di Civati e a Paolo Cosseddu, membro dell’assemblea nazionale del Pd, che ha pubblicato un frammento del video su youtube con i titolo “La maleducazione di Fraccaro del M5S”. «Fraccaro io ti ho lasciato parlare che hai detto tante cose interessanti...» dice Civati, nel video, cercando di non farsi interrompere, poi, vista la vicinanza delle poltroncine, gesticolando, sfiora il braccio di Fraccaro. Fraccaro ci pensa, si guarda e si spolvera platealmente il braccio



Se questi sono i gesti di ribellione del M5S siam messi bene. Fra l'altro, cosa già utilizzata da un certo Berlusconi quando fu ospite da Santoro con Travaglio....E quella faceva più "ridere" ( o meno pena, come preferite).

Manco originali...

@RebelEkonomist

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venerdì 18 aprile 2014

Grillo non sa cosa sia l'avanzo primario

Come segnalato su Rebel Ekonomist, l'odierno strafalcione di Beppe Grillo sul suo blog è qualche cosa di epico (per chi studia economia). Se questi vogliono fare la rivoluzione, è bene che prima tornino a frequentare come minimo la ragioneria, vista la palese impreparazione in materia economica (fosse solo quella poi...).

Citiamo:

"Ultimo post sul blog di Grillo titolato "L'Italia in mano agli usurai". Si parla di Europa (...). Solite cose su complotti e pagamenti di interessi alle banche tedesche (non dite lui che circa il 60-70% del debito italiano è detenuto da istituti, imprese e famiglie italiane). Ad un certo punto però, ecco la perla di saggezza:


Siamo tornati al '600 in Italia. Al posto degli eserciti stranieri, i poteri finanziari, ma almeno, allora, non ci prendevano per il culo con una finta democrazia e le riforme costituzionali fatte solo per perpetuare la Casta. Lo Stato italiano spende circa 800 miliardi di euro ogni anno. Di questi, 100 sono di interessi sul debito, senza questa zavorra avremmo un avanzo primario. Le entrate sarebbero superiori alle spese nonostante gli sprechi, che comunque sono enormi, tra i 100 e i 150 miliardi. 
Dov'è la stupidata? Suggerimento: se avete frequentato almeno i primi due anni di ragioneria in due secondi la trovate da soli.
 Questo per  dire a tutti gli altri quando grande sia la vaccata scritta:

"Lo Stato italiano spende circa 800 miliardi di euro ogni anno. Di questi, 100 sono di interessi sul debito, senza questa zavorra avremmo un avanzo primario"

Cari lettori, grillini e non, dovete sapere che l'avanzo primario è la differenza fra le entrate e le spese pubbliche senza la spesa per interessi. Quindi, quei 100 miliardi non si contanto nel calcolo dell'avanzo primario.
Tanto per, l'Italia è già in avanzo primario, ed anche di un bel po' (4% circa sul PIL)."

E questi vorrebbero far la rivoluzione?

@RebelEkonomist

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giovedì 17 aprile 2014

Quando anche il M5S tutto votava A FAVORE della modifica del 416-ter

Vi ricordate V per Vendetta, in cui i totalitaristi salgono al potere realizzando attentati biologici e attribuendone la paternità a "gruppi terroristici"? Cito questo film (e non il fumetto, lì ciò non accade) non a caso: le maschere di Guy Fawkes sono infatti spesso presenti nei raduni dei 5 stelle (piccola provocazione, sorry).

Bene, torniamo alla realtà. Modifica del 416-ter, più conosciuto come "Scambio Elettorale Politico-Mafioso". Non voglio discutere sul testo (ognuno avrà la sua idea), però se siete grillini sicuramente sarete solidali con i vostri parlamentari che hanno gridato allo scandalo, sollevando un polverone tale da far parlare tutto il web (e non solo) di questa modifica.
A torto o a ragione, hanno ottenuto il loro obiettivo: screditare gli autori di questa modifica.

Peccato però che esista il web, lo stesso tanto amato dai grillini, loro leader in primis, e peccato anche che le varie votazioni in Parlamento vadano tutte online.

Fra queste è online anche la votazione n. 13 (Camera), seduta n. 54 del 16/07/2013:
"[Modifica 416-ter, scambio elettorale politico-mafioso ] TU pdl 204 e abb.-A - voto finale link alla fonte ufficiale la votazione si riferisce agli atti: - Atto C.204 Modifica dell'articolo 416-ter del codice penale, in materia di scambio elettorale politico-mafioso approvato con il nuovo titolo "Modifica dell'articolo 416-ter del codice penale, in materia di scambio elettorale politico-mafioso" 
Nel testo è ovviamente presente tutto ciò che ha destato scalpore ed ira nei parlamentari grillini, come potete verificare voi stessi qui.

Secondo voi, quanti grillini sono stati contrari a questa votazione? Tutti? 3/4? Metà. Siete fuori strada miei cari.


NESSUNO.

Curioso come i grillini siano in prima linea nel denunciare (giustamente) contraddizione e comportamenti opportunistici dei loro avversari politici, per poi essere allo stesso tempo totalmente ciechi quando i loro stessi cittadini fanno altrettanto.
Qui TUTTI i grillini hanno votato a fvore di questa modifica, stessa modifica che poi oggi stanno duramente criticando puntando il dito a tutti gli altri partiti che l'han fatta passare.

Un po' come i totalitaristi in V per Vendetta: realizzano il peccato, e poi danno la colpa ad altri.

Fonte: http://rebelekonomist.blogspot.com/2014/04/quando-anche-il-m5s-tutto-votava-favore.html

@RebelEkonomist

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mercoledì 16 aprile 2014

Buccarella (M5S) sul social housing ammette: Non abbiamo fatto i conti su quanto costa

Pochi giorni fa Grillo ha annunciato il piano per aiutare gli italiani che non hanno la casa o sono in difficoltà con il pagamento del mutuo denomitato "Social Housing". Sul suo blog c'è anche un post in cui si "spiega" in cosa consisterebbe quella che poi diventerà una proposta di legge.

Ci sarebbe molto da discutere sulle proposte, anche perchè sembrano scritte da uno che non solo non ha mai letto un libro di economia, ma evidentemente si è dimenticato di usare quella cosuccia chiamata "ragione" mentre le stendeva, ma non vogliamo parlare di questo ora.

Curiosa piuttosto è la risposta dell'On. Buccarella, ospite ad OttoeMezzo, alla domanda di Lilli Gruber:  (da 22:50):




"No". Beh, non male come inizio. Soprattutto ci ricorda molto le promesse fatte da quei vecchi politici tanto odiati dai 5 stelle, che poi si scopre non essere coperte da alcun fondo. Anzi, in questo caso sono fin riusciti a superarli visto che non hanno detto nemmeno da dove cercare questi fondi (se mai esistano per coprire una spesa folle di quel genere).

Possiamo solamente apprezzare l'onestà del grillino. Ma solo con quella, non si va da nessuna parte.

@RebelEkonomist

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martedì 15 aprile 2014

Ignoranza a 5 stelle: grillini che sbagliano lo stato civile nella dichiarazione dei redditi

Se sono un uomo, sono nubile o celibe? Quante volte ve lo siete chiesti? ...Mai? Beh, meglio per voi che avete le idee chiare, visto che alcuni vostri concittadini (perchè non vogliono essere chiamati Onorevoli) ancora non sanno bene la differenza fra i due termini.

E' il caso di due grillini che, rientrando in questa categoria, hanno sbagliato a scrivere il loro stato civile nella dichiarazioni dei redditi. Vedere per credere:



I due grillini hanno invertito i termini scegliendo quello sbagliato (sono pure sfigati, avevano il 50% di possibilità...). La Cancelleri ha però cancellato l'errore salvando il salvabile. Il buon Nuti invece no.

Non parliamo poi di chi, come Gallinella (e qui le battute si sprecano), ha scritto la sua nazionalità






Questi vorrebbero far la rivoluzione. Il buon Giuseppe Bottazzi si starà rivoltando nella tomba..


@RebelEkonomist

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sabato 5 aprile 2014

Se nelle liste del M5S ci sono parenti è diverso: "si condivide un cammino assieme"

Ricordate i tempi in cui i grillini denunciavano a gran voce i casi di parentopoli all'interno di partiti, municipalizzate, RAI, liste elettorali, comuni, province, regioni, amministrazione centrale etc etc etc?

Tutti eravamo d'accordo nel combattere questi casi di non meritocrazia con loro.
Bene, una volta eletti però, ecco spuntare alcuni casi di parentele nelle varie liste grilline in giro per l'Italia (potete trovare un riassunto di qualche mese fa in questo post).
Dopo poco, ordunque ecco che ricapitano gli stessi vizi anche da quelli che facevano della lotta alla casta, ai favoritismi e agli sprechi il loro cavallo di battaglia.

L'ultimo caso di parentopoli però è curioso, più che altro per la giustificazione data dal diretto interessato.
Il candidato sindaco di Prato, Mariangela Verdolini, ha messo in lista, per esempio, il marito Vicenzo Del Mondo oltre alla coppia Manuela Biliotti e consorte Fabio Scarrone.  Proseguendo, si nota  l’accoppiata mamma e figlia, Marina Pulichino (figlia) e Loredana Angelozzi (mamma). Concludendo, anche se qui non si tratta proprio di parenti, ecco Chiara Bartalini, fidanzata del candidato alle Europarlamentarie Riccardo Vergombello.


Una volta scoppiata la polemica (qui per maggiori dettagli), ecco che la Verdolini se ne esce con una risposta epica (grassetti nostri):

"La mia lista è fatta da persone che sono attive nel Movimento da molto tempo. Se vi e' qualche rapporto di parentela è perché le persone stanno condividendo un cammino che vuole portare al bene di tutti. Siamo cittadini onesti che vivono i problemi della quotidianità e vogliamo cambiare le cose per tutti".

Ma come?!? Quando altri hanno rapporti di parentela sono dei ladri, fanno parte della casta, sono morti, sono zombie etc etc...quando un grillino però mette in lista suoi parenti, lo fa "perchè si condivide un cammino". Che vuol dire??

E la coda di paglia è palese. Come raccontato da "iltirreno":


"Dietro la presunta parentopoli a 5 Stelle, che ha più il sapore di “un affare di famiglia”, c'è un altro giallo: i nomi della lista di Verdolini comparivano su un video - quello inviato prima della tornata di Comunarie a Grillo e Casaleggio - fatto girare su Youtube che è scomparso già da ventiquattro ore (mercoledì 2 aprile). Ma non del tutto, però: qualcuno ha fatto i tempo a conservare il link e qualche screenshot."

Sempre meglio, non c'è che dire (purtroppo)...

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giovedì 27 marzo 2014

La "minaccia" da 250mila euro ai candidati alle europee del M5S è nulla

Far rispettare determinate regole ai propri candidati è cosa buona e giusta. Limitare la loro libertà "minacciandoli" con una pena da 250mila euro è cosa folle, oltre che probabilmente incostituzionale.

Siamo impazziti? No! E' ciò scritto nel "Codice comportamento per i candidati del MoVimento 5 Stelle alle elezioni europee e per gli eletti al Parlamento europeo" presente sul blog di Beppe Grillo.

Fra le molte regole (e ci torneremo), all'ultimo paragrafo, in fondo (quasi come i messaggini delle pubblicità scritti in piccolo) c'è scritto un "comma" che passerà alla storia e che speriamo farà indignare quante più persone possibili:


Impegno al rispetto del codice di comportamento
  • Ciascun candidato del MoVimento 5 Stelle al Parlamento europeo, prima delle votazioni per le liste elettorali, dovrà sottoscrivere formalmente l'impegno al rispetto del presente codice di comportamento, con assunzione di specifico impegno a dimettersi da deputato sia in caso di condanna penale sia nell'ipotesi in cui venisse ritenuto gravemente inadempiente al rispetto del codice di comportamento e, in difetto, a versare l'importo di €250.000 al Comitato Promotore Elezioni Europee MoVimento 5 Stelle che lo devolverà ad ente benefico.
Sia chiaro, siamo d'accordissimo sull'espellere deputati condannati o ritenuti gravemente inadempienti (ma anche qui ci sarebbe molto da dire...), ma obbligarli in caso di mancate dimissioni a versare una cifra di 250mila euro è follia pura e contro l'articolo articolo 67 delle Costituzione, il quale si pronuncia chiaramente contro il vincolo di mandato dei parlamentari (e ne avevamo già parlato), ma anche contro lo Statuto dei deputati del Parlamento europeo, che all'articolo 2 recita: "I deputati sono liberi e indipendenti. Qualsiasi accordo sulle dimissioni dal mandato prima della scadenza o al termine della legislatura è nullo".

Capito? Quindi questa "minaccia" non solo è follia, ma è pure nulla. Bastava leggersi lo Statuto dei Deputati del Parlamento Europeo, cosa che Grillo e company evidentemente non hanno fatto.


Ma guardando alle uscite dei grillini sulla Costituzione....di cosa ci stupiamo se non leggono uno statuto della tanto odiata Europa?

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giovedì 13 marzo 2014

Grillo paragona Renzi a Mussolini e i grillini...s'offendono e difendono il Duce

Che una parte dell'elettorato grillino fosse vicino all'estrema destra lo si era capito e solo un cieco che mente sapendo di mentire lo poteva negare. L'ennesima conferma si ha a leggere l'ultimo post provocatorio di Grillo sulla sua pagina facebook, in cui paragona Renzi e Berlusconi al ventennio fascista di Benito Mussolini.

Mettendo da parte le considerazioni sulla provocazione fatta, la curiosità sono i commenti che si leggono....ed hanno pure successo visto che sono quelli con più likes.


E  anche gli altri dicono più o meno le stesse cose:



Beh, sicuramente ora ci diranno che pure questi sono tutti trolls pagati dalla ka$ta (Piddì in particolare)...

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venerdì 7 marzo 2014

L'Oscar a "La Grande Bellezza"? Un complotto PD-PDL contro il M5S

Nono non stiamo scherzando. E' la teoria di tal Modigliani ripresa poi su molti blog tendenzialmente un poco (ma poco) complottari (tipo questo).
L'autore afferma che gli Oscar sono pilotati e basta investire un po' di soldi per vincere. Spiega infatti che le società di intermediazione di Los Angeles sono collegate ai due sindacati più potenti californiani, da 40 anni gestiti da famiglie calabresi e siciliane, quelli che danno lavoro alla manovalanza tecnica e gestiscono i pacchetti, dato che controllano il 65% dei voti complessivi.
Quindi abbiamo che per far vincere film italiani basta pagare un po', grazie anche all'aiuto di italiani (del sud, ovviamente) potenti nel settore.

Arriva addirittura ad affermare che "E’ il motivo per cui l’Italia è la nazione al mondo che ha collezionato più oscar di tutti (la più serva e deferente) e la Russia e il Giappone quelle che ne hanno presi di meno"

Capito? Mica perchè noi siamo più bravi degli altri. NON SIA MAI CHE nel passato abbiamo avuto attori, autori e registi bravissimi ed invidiati dal mondo e che i premi ricevuti siano stati meritati. No. Ovviamente i voti sono stati manovrati...

Questo film avrebbe vinto l'Oscar perchè è un prodotto Mediaset (Berlusconi) finanziato anche da altri lidi vicini a PD/LN allo scopo di?

"Secondo gli esaltatori di questo “prodotto Italia”, il film vincente aprirebbe la strada a investimenti, stimolando i giovani autori e lanciando il nuovo cinema italiano; mentre, invece, l’unico risultato che otterrà sarà quello di far capire a tutti, come severo ammonimento, che “o prendete la tessera di Forza Italia/PD oppure non lavorate” chiarendo a chiunque intenda investire anche 1 euro nel cinema che bisogna però passare attraverso la griglia dell’italianità partitica, il che metterà in fuga chi di cinema si occupa e attirerà invece squali di diversa natura il cui unico obiettivo consiste nel fare affari lucrosi in Italia con Berlusconi e il PD, in tutt’altri lidi." 
Eccerto! E ovviamente chi ci rimette è il M5S. Infatti alla fine dell'articolo:

Il 7 giugno del 2013, Servillo e Sorrentino, vengono invitati da Lilli Gruber nella sua trasmissione “8 e 1/2″ per l’emittente La7. L’intervista dura 32 minuti. I primi 20 minuti sono noiosi e si parla del film che, si capisce da come andava l’intervista, nessuno avrebbe mai visto. Dal 21esimo minuto in poi, avviene la svolta, fino alla fine. L’attore e il regista, ben imboccati dalla Gruber, si lanciano in un attacco politico personale contro Beppe Grillo e il M5s. Un fatto che non aveva alcun senso, dato che si trattava di un film che nulla -per nessun motivo- aveva a che fare con la vita politica italiana e con il dibattito in corso. Servillo fu durissimo nel sostenere a un certo punto che “mi faccio dei nemici ma me li faccio volentieri” spiegando ai telespettatori (che pensavano di ascoltare un attore che parlava di cinema) come “Grillo ripropone un’immagine di leader vecchio che passa da Masaniello a Berlusconi” -cioè il suo produttore- “e usa un linguaggio violento….”. Sorrentino gli andò dietro e insieme, per dei motivi incomprensibili a chiunque si occupi di cinema in qualunque parte del mondo (tranne che in Italia) spiegavano che il M5s “è un movimento che vuole togliere la sovranità al parlamento”.

E anche qui, eccerto! Mica uno può esprimere pareri personali sulle vicende italiane del momento. Soprattutto se è contro il M5S (che, tanto per, ha preso 8 milioni e mezzo di voti circa, su oltre 40 milioni di possibili elettori....quindi è facile trovare gente che non lo vota e lo critica, no?). Se invece è a favore, come capita con altri attori, artisti, intellettuali...allora va più che bene.

Un consiglio da noi che non contiamo nulla: Se i film non li capite, evitate di parlarne. Se però sono italiani e vengono apprezzato nel MONDO, siate felice e fieri di ciò. Anche perchè, purtroppo, ultimamente non ci è rimasto molto...

@RebelEkonomist

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