domenica 22 dicembre 2013

Stamina, M5S: "Il Movimento ritiene che il metodo sia efficace"

Tiene banco in questi giorni la polemica sul metodo Stamina dopo le scoperte che evidenziano come Stamina sia non solo inefficace, senza staminali, ma addirittura potenzialmente dannoso. Cose che noi sulla fanpage vi diciamo da mesi e mesi, appena uscì il servizio di Giulio Golia in quel de Le Iene.

Per curiosità, abbiamo cercato qualche dichiarazione dei 5 Stelle, visto che da un lato si ritengono i più furbi di tutti e dall'altro notiamo spesso la loro inclinazione al complottismo. Bene, abbiamo trovato queste dichiarazioni ufficiali del 20 Maggio 2013 di Andrea Cecconi, capogruppo della Commissione Affari Sociali, il quale leggete un po' cosa diceva:

'Il MoVimento ritiene che il metodo sia efficace - afferma Andrea Cecconi, capogruppo della Commissione Affari Sociali - e, dopo aver discusso il testo del decreto giunto dal Senato e averlo emendato, lo abbiamo fatto approdare alla Camera chiedendo che il professor Vannoni cominci la sperimentazione, che le istituzioni vigilino sulla sperimentazione stessa e che, ogni sei mesi, il Ministero della Sanita' riferisca in Parlamento sullo stato dei lavori'' (asca.it)

E come sono giunti a queste conclusioni?

Per arrivare a questa conclusione, il MoVimento 5 Stelle - sottolinea una nota - ha ascoltato le istanze non solo dell'Istituto Superiore della Sanita', della Stamina Foundation e dell'Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco), ma anche, e soprattutto, dei cittadini

Ecco, come abbiamo già detto, i cittadini in certi campi così specifici, delicati e che richiedono una grossa quantità di studi dietro, NON debbano avere voce in capitolo.

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martedì 17 dicembre 2013

Grillo ha copiato un post sulla webtax scritto 3 giorni prima da chi lo ha denunciato?

Incredibile ma vero, sul blog di Beppe Grillo è apparso un minipost a firma Terzo Nick che somiglia moltissimo ad un altro articoli scritto tre giorni prima da Piercamillo Falasca, lo stesso che lo ha denunciato per la questione della lettera aperta alla Polizia.

Se andiamo a leggere, si nota come le parole siano praticamente le stesse:. H messo in grassetto le parti molto simili/uguali:

Post sul Blog di Grillo:

La "web tax" produrrà svantaggi e nessun benefico per l’economia italiana, le imprese, i consumatori e finanche le casse dell’erario. I promotori dell’iniziativa si appellano al principio secondo il quale è giusto che per i servizi venduti in Italia, le tasse siano pagate in Italia. Mettiamola così: facciamo che sono un produttore di vino che esporta il bene in un'altro paese comunitario. Secondo voi dovrei pagare le tasse in Italia o nel Paese dove vendo? Beni e servizi digitali non possono essere trattati diversamente dal vino. Chiunque dotato di buonsenso, risponderebbe che è corretto pagare le tasse del bene/servizio nel paese dove lo produco. Perchè? Perchè se vendo il vino in 10 paesi differenti, secondo il pd devo pagare le tasse in 10 paesi differenti. La necessità secondo Fanucci di legare i contenuti digitali e pubblicitari che girano sul web alle aziende che hanno partita IVA in Italia, produrrebbe come effetto la marginalizzazione dell'Italia dall'economia digitale. Perchè Google dovrebbe far girare il suo motore di ricerca in Italia se questo significa per loro pagare più tasse? Semplicemente deciderà di non investire in Italia."


Post di Falasca:

la proposta della Web Tax avrebbe molti svantaggi e nessun vantaggio per l’economia italiana, le imprese, i consumatori e finanche le casse dell’erario.
[..]
I promotori dell’iniziativa si appellano al principio secondo il quale è giusto che per i servizi venduti in Italia, le tasse siano pagate in Italia. Letto frettolosamente, verrebbe quasi da essere d’accordo: in realtà, a pensarci bene, il principio che l’emendamento del PD mette in discussione è quello ampiamente consolidato secondo cui le tasse si pagano dove il bene o servizio viene creato. Qualcuno ha dubbi sul fatto che un produttore di vino italiano che esporta in un altro paese comunitario debba pagare le tasse in Italia? No. I beni e i servizi digitali non possono essere trattati in modo differente rispetto agli altri. Promuovere il principio della tassazione nel luogo di vendita porterebbe a far sì che i produttori di vino italiani debbano versare le tasse in tutti i paesi nei quali esportano e non in Italia.


Curioso come un termine non molto utilizzato come "finanche" sia stato ripreso pari pari, no? E poi lo stesso identico esempio del vino, mica del...chessò...dell'olio d'oliva tanto caro a Grillo, o della moda. No, proprio il vino.

Coincidenze?
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mercoledì 11 dicembre 2013

Hanno denunciato Grillo per istigazione di militari a disobbedire alle leggi. E non è una bufala

Girava ieri un'immagine con un foglio in cui si leggeva che alcune persone avessero denunciato Beppe Grillo per la "Lettera aperta" a Leonardo Gallitelli, Comandante generale dell'Arma dei Carabinieri, Alessandro Pansa, capo della Polizia di Stato e Claudio Graziano, Capo di stato maggiore dell'Esercito italiano:
 ("Mi rivolgo a voi che avete la responsabilità della sicurezza del Paese. Questo è un appello per l'Italia. Il momento storico che stiamo vivendo è molto pericoloso. Le istituzioni sono delegittimate. La legge elettorale è stata considerata incostituzionale. Parlamento, Governo e Presidente della Repubblica stanno svolgendo arbitrariamente le loro funzioni. E' indifferente che qualche costituzionalista, qualche giornalista, qualche politico affermi il contrario, questi sono i fatti, questo è il comune sentire della nazione. I partiti sono anch'essi delegittimati dai continui scandali, dalla trattativa Stato - mafia, dalla contiguità di alcuni loro membri con la criminalità organizzata, dall'indifferenza verso i problemi del Paese, dall'appropriazione indebita di 2,3 miliardi di euro di finanziamenti pubblici bocciati dalla volontà popolare attraverso un referendum. La gestione della cosa pubblica, dei servizi sociali, dalla sanità alla scuola alla sicurezza è allo sbando. L'economia è al tracollo, la disoccupazione, in particolare giovanile, sta arrivando a livelli intollerabili, la piccola e media impresa sta scomparendo. Il Governo è inesistente, capace solo di continue dichiarazioni di ottimismo subito smentite dai fatti il giorno seguente. I partiti hanno occupato ogni spazio, dall'economia, all'informazione, alla destinazione dei soldi pubblici per foraggiare le lobby da cui provengono spesso i loro appartenenti. L'Italia ha perso la sovranità monetaria, la sovranità fiscale e si appresta a perdere ben presto anche quella economica con l'ipotesi più che probabile di essere strangolata dalle politiche recessive del Fondo Monetario Internazionale. Gran parte dei cittadini è tenuta all'oscuro della reale situazione in cui versa il Paese grazie a un regime di disinformazione che pone l'Italia al 70esimo posto per la libertà di stampa dopo molti Stati del cosiddetto Terzo Mondo. I disordini di ieri in tutta Italia sono per la maggior parte dovuti a gente esasperata per le sue condizioni di vita e per l'arroganza, la sordità, il menefreghismo di una classe politica che non rinuncia ad alcun privilegio, tesa soltanto a perpetuare sé stessa. La protesta di ieri può essere l'inizio di un incendio o l'annuncio di future rivolte forse incontrollabili. Alcuni agenti di Polizia e della Guardia di Finanza a Torino si sono tolti il casco, si sono fatti riconoscere, hanno guardato negli occhi i loro fratelli. E' stato un grande gesto e spero che per loro non vi siano conseguenze disciplinari. Vi chiedo di non proteggere più questa classe politica che ha portato l'Italia allo sfacelo, di non scortarli con le loro macchine blu o al supermercato, di non schierarsi davanti ai palazzi del potere infangati dalla corruzione e dal malaffare. Le forze dell'Ordine non meritano un ruolo così degradante. Gli italiani sono dalla vostra parte, unitevi a loro. Nelle prossime manifestazioni ordinate ai vostri ragazzi di togliersi il casco e di fraternizzare con i cittadini. Sarà un segnale rivoluzionario, pacifico, estremo e l'Italia cambierà.
In alto i cuori." 
Beppe Grillo),


in cui secondo molti utenti su internet vi sarebbe un'istigazione di militari a disobbedire alle leggi, punita con l'art. 266 del Codice Penale:




Chiunque [c.p. 327] istiga i militari a disobbedire alle leggi [c.p. 415] o a violare il giuramento dato o i doveri della disciplina militare o altri doveri inerenti al proprio stato, ovvero fa a militari l'apologia di fatti contrari alle leggi, al giuramento, alla disciplina o ad altri doveri militari, è punito, per ciò solo, se il fatto non costituisce un più grave delitto, con la reclusione da uno a tre anni [c.p. 115, 265, 272].

La pena è della reclusione da due a cinque anni se il fatto è commesso pubblicamente [c.p. 265, 268, 269, 272, 302, 327, 654; c.p.m.p. 8, 9, 214].

Agli effetti della legge penale, il reato si considera avvenuto pubblicamente quando il fatto è commesso:

1. col mezzo della stampa, o con altro mezzo di propaganda (1);

2. in luogo pubblico o aperto al pubblico e in presenza di più persone;

3. in una riunione che, per il luogo in cui è tenuta, o per il numero degli intervenuti, o per lo scopo od oggetto di essa, abbia carattere di riunione non privata [c.p. 7, n. 1]

[ Nota: La norma prevede due possibili condotte: di istigazione o violazione e di apologia. Per quanto riguarda specificamente la seconda condotta, l'apologia [v. 272], ne integra ad esempio gli estremi l'istigazione aggravata di militari a disobbedire alle leggi, compiuta attraverso scritte su edifici o cose mobili, di fatti posti in essere o propugnati dalle brigate rosse, ossia di fatti diretti al sovvertimento violento dello Stato democratico. La norma in esame, inoltre, si applica solo quando il fatto non costituisce più grave reato (principio di sussidiarietà), e se il fatto è commesso da un militare si applica l'ipotesi speciale di cui all'art. 213 c.p.m.p.]

Alcuni pensavano fosse una bufala per via della mancanza dei timbri (ovvero, hanno stampato il foglio, ma la denuncia non è mai avvenuta per davvero). In realtà il comico è stato veramente denunciato, come si può vedere da queste immagini in cui vi è la conferma, con il timbro, della "Legione Carabinieri Lazio":


Nessuna bufala dunque....Ora aspettiamo e vediamo come procede la vicenda.

PS: per quanto riguarda i poliziotti che si sono tolti i caschi, nulla di eccezionale...Se non ci sono scontru e le manifestazioni si svolgono pacificamente, i caschi vengono tolti sempre...La stessa bufala girava un anno fa e vedeva protagonisti i manifestanti di Occupy e la polizia tedesca


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martedì 10 dicembre 2013

Quando Sibilia voleva il matrimonio fra specie diverse "purchè consensienti"

Non stiamo scherzando!




"Discutere una legge che dia la possibilità agli omosessuali di contrarre matrimonio (o unioni civili) , a sposarsi in più di due persone e la possibilità di contrarre matrimonio (o unioni civili) anche tra specie diverse purchè consensienti"


La discussione è di fine novembre 2012, quando il nostro amico Sibilia non era ancora parlamentare. I commenti sono fantastici e lo stesso Sibilia ha risposto precisando che:

era solo un modo per sottolineare la libertà dei rapporti di ogni tipo che è il senso fondante della proposta.  
Sulle prime due proposte si può discutere. Ognuno avrà la sua idea come è giusto che sia. L'ultima perà fa ridere, non tanto per la proposta in sè che è comica, ma soprattutto per quel "purchè consensienti". Cosa vuol dire? Come si fa a capire se una pecora voglia o meno sposare il Mario Rossi di turno?

Oppure....chissà se questa proposta è fatta al fine di potersi sposare con le fantomatiche sirene della Basilio....

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domenica 8 dicembre 2013

(Clamoroso)! Lo confesso: Con i 2 euro il PD finanzierà gli "antigrillini"

Oggi ci sono state le Primarie del Partito Democratico Meno Elle. I "piddini", così come vengono apostrofati dalla ggggente, hanno dovuto pakare una tassa di 2 euri x ciucciare le matite e votare con una icse i 3 kandidati della ka$ta: Quello che Twitta, Quello che assomiglia allo Chef Carlo Conforti in "Benvenuti a Tavola" e Quello che imitia Fonzie.

Alla fine ha non perso Quello che imita Fonzie, forse perkè in Heppy Deiys era "cul" e si sa, di cul l'Italia ne ha bisogno ora più che mai.

Ma ciò che voglio confessare oggi è che i 2 euri dei piddini non andranno al PDmenoElle ma a tutti gli antigrillini! Sì! Proprio a tutti quelli che deridono e insultano quelli della gggente perchè non valgono gnente (così dicono loro).

Loro vengono pakati dalla ka$ta in questo modo! 6 milioni di euri intaskeranno! E' una vergogna! I tiggi e i quotidiani non ne parlano! Denunciate questo skandalo!!! Ve lo dico io che sono un pentito! Io ero uno di loro, ma poi ho conosciuto la gggente, i gombloddi che ci sono e tutto il resto e mi sono reso conto che non sapevo gnente. Ma ora sono svelio e vi assikuro che è così! A me mi dovete credere!!!

Fai girare il messaggio! SVELIAAAAA!

(scritto originariamente qui)

@RebelEkonomist

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venerdì 6 dicembre 2013

La gogna per la giornalista dell'Unità che critica il M5S

Sei un giornalista e ti permetti di criticare il M5S? Non sia mai, alla gogna! Così funziona. Basta leggere i commenti arrivati a Maria Novella Oppo de L'Unità o quelli nelle pagine grilline che segnalano l'articolo di Grillo sulla giornalista per capire che criticare il movimento sommo è cosa da non fare, assolutamente.

Ora, chi scrive è d'accordissimo sul fatto di abolire il finanziamento ai giornali, soprattutto a quelli di partito (già finanziamo quelli, almeno i giornali se li mantengano da soli), condanniamo però questo massacro "mediatico" contro chiunque osi muovere una critica a Grillo, Casaleggio o al M5S.

In un Paese democratico NON funziona così. La giornalista esprime sul suo blog de L'Unità (da quello che capiamo) sue considerazioni, proprio come fa Grillo e fanno altri giornalisti vicini a lui nei loro blog. Al posto di sbraitare ed insultare, in un Paese civile si scrivono articoli in cui si contesta ciò che uno dice. Così si dovrebbe fare.

Iniziamo però a pensare che l'Italia si stia allontanando sempre più dall'essere un Paese civile...

Fra l'altro, noto che non una parola sul blog è stata detta nè sulla morte di Mandela, nè sul fatto che alcuni giornali abbiano clamorosamente sbagliato il titolo sulla morte di Nelson, decrivendolo come "padre dell'Apertheid". Questo è un esempio da portare per combattere i contributi all'editoria e sostenere l'abolizione dell'Ordine dei Giornalisti. Non delle opinioni critiche (giuste o sbagliate che siano) nei confronti di un movimento politico.

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mercoledì 4 dicembre 2013

L' "aggressione" del deputato Martino (PD) a Sibilia e Scagliusi del M5S alal Camera

Pessima, davvero pessima immagine quella che oggi ha dato la Camera ai cittadini e al Mondo. Dopo una discussione a cui ha fatto seguito l'occupazione dei banchi del governo, è scoppiato il finimondo in aula.
A scatenare ancora di più gli animi, un episodio che ha visto protagonisti Pierdomenico Martino, PD, e Sibilia e Scagliusi, M5S.

I grillini descrivono l'accaduto come un' "aggressione" del PD al M5S con tanto di video.



La violenza è sempre da condannare, ma come si vede il deputato del PD ha colpito il cellulare del deputato grillino (che lo stava riprendendo) facendolo cadere (forse rompendolo).

Ripetiamo, è un gesto da condannare e non degno di un rappresentante di tutti noi cittadini. Definire però "aggressione" questa manata al cellulare ci pare un po' forzatino, no? Soprattutto da chi ha fatto della violenza verbale un'arma per la propria protesta (giusta o sbagliata che sia)

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La bufala dell'adesione di Grillo/M5S all'Alde

Qualche lettore ci ha chiesto il perchè siamo stati una delle poche pagine (se non l'unica pagina) "antigrillina" a non aver parlato dell'adesione di Grillo e M5S all'eurogruppo Alde (Alliance of Liberals and Democrats for Europe), che già dal nome si nota essere molto "Europeista". La questione è semplice: al V3day Grillo ha sparato contro l'Europa e poi aderisce al gruppo più vicino all'Europa?

Ok, siamo molto abituati alle contraddizioni quasi giornaliere di Beppe Grillo, quindi la cosa non ci avrebbe stupito più di tanto. Sappiamo anche che Sonia Alfano (IDV) fa parte dell'Alde ed è (o era?) amica dei grillini, quindi anche questo poteva indurci a prendere per vera o probabile la notizia.

In realtà però bisognerebbe SEMPRE verificare le fonti e cercare qualche conferma. Qui bisognava fidarsi delle parole di un'europarlamentare di Forza Italia (tal Susy De Martini) e un comunicato del TgCom (che come affidabilità se la gioca con Studio Aperto).
Capite che era un po' pochino...Fra l'altro sul sito dell'Alde non vi era nulla e nessuno dei grillini ne ha dato conferma.

Abbiamo preferito quindi attendere la risposta del M5S, che è arrivata sia da Messora che dal Blog di Grillo:

Ps: Nessuna decisione è stata presa relativamente al gruppo parlamentare in cui siederà il M5S in Europa. Le notizie che affermano il contrario son false e prive di qualsiasi fondamento

Ad oggi quindi non vi è nulla di ufficiale o deciso. Criticare i grillini perchè riportano bufale (ad esempio quella delle sirene) dovrebbe insegnare a verificare sempre le fonti per non commettere gli stessi errori.
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martedì 3 dicembre 2013

I grillini e le false foto della piazza del V-Day

Quante persone c'erano al V3day di Genova? Dipende a chi lo chiedete. Abbiamo visto numeri ovunque e con una forbice molto ampia: da 15-20 mila fino ai 200 mila. Per rendere però l'idea della quantità di gente che c'era in piazza, quale modo migliore se non postare e condividere delle foto dall'alto? E così tanti grillini hanno fatto...più o meno.

Sì perchè alcune delle foto rappresentano davvero una piazza stracolma di gente....però non di italiani e non di Genova.
Prendiamo ad esempio questa:


Notate qualche cosa di strano? Ad esempio, bandiere non italiane nè del M5s o palazzi che non si trovano in una città come Genova....

Oppure questa segnalata da "Noi che non voteremo il Movimento Cinque Stelle" che posta una foto della Piazza Rossa di Mosca...


Foto del V3day di Genova ce ne sono a iosa. Certo, non mostrano così tanta gente, però perchè ricorrere a foto di piazze e manifestazioni diverse?

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domenica 1 dicembre 2013

Al Vday3 (o V3day) parla Nils Christie e contraddice Beppe Grillo....

Un nostro fan che vive in Norvegia ci segnala sulla fanpage l'ennesima contraddizione del Grillo nazionale. Al V3day (o V-day3, chiamatelo come volete), ha parlato Nils Christie, criminologo e sociologo norvegese.

Christie riferisce del sistema norvegese in cui tutti gli stipendi di tutti i cittadini sono visitabili online. La trasparenza quindi è estrema.

Peccato ches sul tema Grillo abbia sempre espresso pesantemente pareri negativi, sia per quanto riguarda lo "spionaggio" sui conti correnti da parte del Governo Monti (nel post "Serpico") , sia soprattutto quando il fisco decise di mettere online i redditi del 2005 nel post "La colonna infame", dal quale cito:

"L’agenzia delle entrate ha messo on line tutti i redditi dichiarati dai cittadini italiani nel 2005. Chiunque può accedere liberamente, senza essere identificato.Gli è stato suggerito dalla Ndrangheta, dalla Mafia, dalla Camorra e dalla Sacra Corona Unita. Padoa Schioppa e Visco, con la benedizione di Prodi e del centro sinistra unido che mai sera vencido, hanno eseguito. I rapimenti di persone saranno facilitati, il pizzo potrà essere proporzionato al reddito dichiarato. La criminalità organizzata non dovrà più indagare, presumere. Potrà andare a colpo sicuro collegandosi al sito dell’agenzia delle entrate.
I nullatenenti e gli evasori non avranno comunque nulla da temere. Chi paga le tasse sarà punito, chi ne paga molte potrà essere sequestrato, taglieggiato, rapinato.
Le rapine in villa si faranno finalmente in tutta Italia e non saranno concentrate nel Lombardo Veneto.
Gli odi familiari troveranno libere manifestazioni, chi non ha concesso un prestito in famiglia e ha un alto reddito sarà finalmente smascherato.
Follia, questa è follia. Dopo l’indulto che ha liberato le carceri questo ex governo di imbelli, presuntuosi e deficienti fornisce ai criminali le informazioni sul reddito e l’indirizzo di casa dei contribuenti. Pagare le tasse così è troppo pericoloso, meglio una condanna per evasione fiscale che una coltellata o un rapimento. Il rapporto fiscale è tra il privato cittadino e lo Stato e tale deve rimanere.
Inviamo una mail al prossimo ministro dell’Economia Giulio Tremonti perché ristabilisca le regole della convivenza civile e blocchi l’accesso a chiunque di dati sensibili privati.
Nei prossimi giorni cercherò di capire chi è l’ispiratore di questa schifezza. È giusto che tutti lo vengano a sapere e che risponda delle eventuali conseguenze."

Capito? Fa parlare gente che contraddice ciò che LUI scrive sul SUO blog. Ma siamo abituati alle sue contraddizioni...

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Streaming V-Day 3 Genova Grillo




@RebelEkonomist

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venerdì 29 novembre 2013

La decadenza di Berlusconi NON è merito del Movimento 5 Stelle o di Grillo

La decadenza di Silvio Berlusconi è stata votata. Il leader del centro destra italiano non è più Senatore, per la gioia dei suoi detrattori.
Ora noi qui non ci occuperemo di quella vicenda direttamente (ognuno di noi e di voi ha la sua idea), ma vogliamo criticare i grillini che rivendicano come una loro vittoria la decadenza di Berlusconi.

In realtà il M5S ha avuto solamente il merito di averla votata, come hanno fatto altri in maggior numero rispetto ai grillini. Infatti la discussa legge che ha permesso la decadenza (la Legge Severino) nulla ha a che fare con Grillo e i suoi "discepoli".
I grillini dovrebbero semmai ringraziare il tanto odiato Governo Monti che tramite il suo Ministro Paola Severino ha scritto questa legge (fra l'altro votata anche dal PDL). il M5S non ha messo parola, non ha votato (non erano in Parlamento in quanto il D.Lgs. 235/2012 è entrato in vigore il 5 gennaio 2013)e quindi non ha alcun merito nella vicenda.

Anzi, se proprio vogliamo, Grillo e company avrebbero voluto far cadere il Governo Monti molto prima, quindi se fosse stato per loro, la Legge Severino non sarebbe mai stata scritta e la decadenza di ieri non sarebbe mai avvenuta.

Capito?

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martedì 26 novembre 2013

Lo strano giochetto della doppia aspettativa del grillino eletto per far assumere la moglie

Grillini onesti, che non mettono amici e parenti in posti pubblici privilegiandoli come fanno altri partiti....più o meno.

Un nuovo caso, che sia ben chiaro, è assolutamente legale, però architettato in modo "strano". Filippo Degasperi, neoeletto consigliere provinciale, grillino, si è preso un'aspettativa dal suo vecchio lavoro, l'insegnante all'Istituto di formazione professionale alberghiero di Levico Terme.. All'inizio era solo per pochi giorni e per motivi personali. Poi dopo una più lunga per impegni politici (fino a fine mandato).
Come spiega L'Adige:

Degasperi, dopo aver appreso la lieta notizia dell'elezione in consiglio il 27 ottobre, ha comunicato alla scuola la necessità di assentarsi dalla cattedra con un'aspettativa per motivi personali da lunedì 4 novembre a venerdì 15 novembre. Il 31 ottobre la segreteria dell'Istituto di formazione professionale ha cominciato a chiamare le persone nella graduatoria provinciale per la disciplina matematica/informatica, partendo dall'ultima docente assunta per quella materia, che si trovava in posizione 64.

Il telefono ha quindi squillato per i precari dal numero 65 in poi. Trentasei persone hanno rifiutato il posto di lavoro, mentre ha accettato la numero 100, Michela Gazzini, moglie del consigliere Degasperi, che aveva già lavorato all'Alberghiero l'anno precedente. «Per assenze di personale inferiori alla settimana, la scuola può eseguire la sostituzione con personale interno. Se sono più di 7 giorni, invece, si deve attingere dalla graduatoria», spiega Stefania Galli, segretaria generale della Cisl scuola.

Pochi giorni dopo, il 18 novembre, mentre la sua compagna prendeva posto dietro la cattedra a Levico, il rappresentante del Movimento Cinque stelle ha comunicato all'Alberghiero che la sua assenza dalle aule si sarebbe prolungata per tutto il resto dell'anno scolastico. Degasperi ha quindi messo nero su bianco la richiesta di beneficiare dell'aspettativa per mandato politico dal 22 novembre fino a fine legislatura, prevista per il 21 novembre 2018.

A quel punto la scuola ha dovuto mobilitarsi per trovare un sostituto fino alla fine dell'anno scolastico in corso. Per continuità didattica a quel punto la prima candidata da contattare era Michela Gazzini, forte della sua assunzione per i 10 giorni di sostituzione. La moglie di Degasperi, il 19 ottobre, ha quindi firmato un contratto di lavoro a tempo determinato fino al rientro del titolare - suo marito - con termine massimo fissato per l'11 giugno 2014. La neo assunta lavorerà a Levico per 612 ore di insegnamento, con la qualifica professionale di insegnante della formazione professionale, laureato, con posizione retributiva «1». «In questo caso il docente che è già all'interno dell'istituto per una sostituzione ha la priorità e la proroga è scontata», precisa Galli.


Capito il giochetto? Ha preso solo pochi giorni, aspettato di vedere se la moglie venisse assunta al suo posto, e poi ha comunicato la proroga dell'aspettativa fino a fine mandato, così la moglie sarebbe stata richiamata, et voilà...la moglie ha un lavoro fino a fine anno scolastico.

erchè tutto ciò? Ovvio...essendo la prima aspettativa solo di pochi giorni, tante candidate avrebbero rifiutato perchè o già impegnate o in attesa di un impiego più duraturo. Se nel caso qualcuna avesse accettato, il grillino avrebbe aspettato a comunicare l'aspettativa per impegni politici.

Come è accaduto infatti:

Tornando alla prima sostituzione, quella più breve, alcune delle trentasei persone che hanno rifiutato il posto di Degasperi lo hanno fatto perché già occupate in altre supplenze; altre si sono dichiarate impegnate con ditte private, mentre alcune non erano raggiungibili al telefono. Tra le motivazioni del «no» c'era anche la speranza di ricevere una proposta a lungo termine. Lavorare a Levico per dieci giorni può non essere abbastanza appetibile per convincere qualcuno a rinunciare ad altre collaborazioni o a rischiare di farsi trovare «occupato» nel caso arrivasse una telefonata più ghiotta. «Quando avvengono le telefonate, la segreteria non è tenuta a comunicare chi è il docente in aspettativa, ma solo la classe di concorso e la durata della sostituzione. La risposta è una roulette russa, perché molti sperano di ottenere di meglio», conclude la sindacalista.

Magari siamo solo noi malpensanti, ma le cose potrebbero effettivamente essersi svolte in questo modo. Nulla di illegale, ripetiamo. Solo un po' da furbetti.
Probabilmente, il 99% di noi avrebbe provato a fare lo stesso, sia chiaro. Però non andiamo a dire ingiro che siamo così diversi dagli altri...

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sabato 23 novembre 2013

Il senatore M5S che cura il tumore con cibo alcalino (e ha ripreso a fumare come un turco)

Perchè noi abbiamo sempre denunciato e criticato le assurdità dette? Perchè, seppur comiche, spesse volte possono portare a cattiva informazione che poi ha come conseguenza l'effetto sull'italiano medio.

Quest'oggi ci occupiamo di un caso spinoso. Il senatore del M5S Bartolomeo Pepe, sul suo profilo FB, ha pubblicato gli esiti di alcuni esami che ha fatto a distanza di un anno e afferma che il suo linfoma di non Hodgkin sia regredito grazie a.....



"Queste sono le mie analisi del sangue sui microinquinanti Organici (diossine/furani/policlorobifili/esaclorobenzene) come si può notare i valori dal primo prelievo effettuato 27/7/2012 al secondo 08/8/2013 sono scesi, la patologia di cui ero affetto il linfoma di non Hodgkin, è regredita dall'ultima tac total body (linfonodi che prima erano ingrossati sono rientrati nella normalità) nel mezzo come terapia, cibo sano a maggioranza alcalino, acqua sicura e tanta ma tanta clorella, a proposito da un anno ho ripreso a fumare come un turco"

Cibo alcalino e alghe. Capito? Voi che come lui provenite dalla Terra dei Fuochi, basta mangiare bene, alcalino e alghe et voilà, guarirete! Ah poi ricominciate pure a fumare come turchi, tanto...

Sia chiaro, mangiare sano fa bene e consigliamo a tutti di farlo, ma ricondurre la regressione di un linfoma a ciò è da imprudenti o da stupidi. 

Noi non siamo medici ma girando sul web abbiamo trovato siti gestiti da medici che ovviamente consigliano trattamenti diversi e specifici (vedi ad esempio qui).
Sulle diete alcalinizzanti, il web è pieno di articoli che smontano le miriadi di assurdità che circolano, purtroppo, anche fra i piani alti delle amministrazioni pubbliche.
Ve ne segnaliamo qualcuno:


Il fatto poi di scrivere di aver ripreso a fumare come un turco da un anno rende il tutto ancora più assurdo. Magari ha voluto fare una battuta ma, vista la situazione, la troviamo davvero di cattivo gusto.

Riteniamo che un Senatore della Repubblica debba usare il cervello prima di pubblicare certe cose su Facebook (e in generale, sulla rete).
Molte assurdità fanno ridere, questa per nulla.
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venerdì 22 novembre 2013

Storie di contraddizioni grillesche: Grillo e lo zucchero sovvenzionato che costa troppo

Grillo ultimamente è sempre più incline a contraddirsi da solo, il che rende molto più facile la nostra pubblicazione di assurdità, anche se dall'altra parte non giova sicuramente al Paese (Grillo è leader di uno dei "big 3").
Anche in passato però tendeva un po' a dire una cosa e poi smentirla in base agli umori dei propri elettori/lettori.

Abbiamo trovato ad esempio questa storia legata allo zucchero. Dal suo blog Grillo in data 19 luglio 2005 Grillo tuonava contro le sovvenzioni ai produttori di zucchero. Leggiamo:


Il 14 luglio 400.000 persone hanno dimostrato contro l'abbassamento delle sovvenzioni allo zucchero imposto dal WTO all'Europa.
Anche il nostro Ministro Alemanno era in prima fila a difendere i 70.000 sovvenzionati in italia.
Produrre zucchero in Europa costa il triplo del prezzo internazionale, però l'Europa è uno dei maggiori esportatori.
Com'è possibile?
Secondo la teoria economica se da noi è così faticoso e costoso produrre zucchero, dovremmo importarlo dai Paesi dove i costi di produzione sono più bassi.
Questo lo insegnava Antonio Martino prima di essere modificato geneticamente da Berlusconi.
Continuare a produrre zucchero in Europa è come continuare a produrre le banane in Svezia o gli abeti in Congo.
Come potrebbe la Svezia diventare un esportatore di banane cresciute nelle serre del Circolo Polare sotto gli occhi delle renne?
Con le sovvenzioni.
Ogni 3 euro di zucchero europeo venduto, 1 euro lo mette il mercato, 2 euro li mette lo stato.
Così l'Europa può invadere il mercato con le sue eccedenze (10 milioni di tonnellate l'anno), rovinando i Paesi come il Brasile più adatti a produrre zucchero perchè hanno più sole, terra migliore e più manodopera.
A causa delle sovvenzioni ai produttori di zucchero, il Brasile ogni anno perde un miliardo di euro.
Questo è un effetto della globalizzazione. Domanda, offerta, competizione, libero mercato... sono termini ormai senza senso.

La famosa "mano invisibile" che regola il mercato di Adamo Smith, è ormai un pugno con il dito medio teso verso l'alto.

Ricordatevi "produrre zucchero in Europa costa il triplo", "Secondo la teoria economica se da noi è così faticoso e costoso produrre zucchero, dovremmo importarlo dai Paesi dove i costi di produzione sono più bassi" e "A causa delle sovvenzioni ai produttori di zucchero, il Brasile ogni anno perde un miliardo di euro".

Passa qualche mese, le regole cambiano (in meglio o in peggio non sta a noi deciderlo) e alcuni stabilimenti in Italia (ma non solo) di colpo rischiano la chiusura, cosa che poi è avvenuta. Tra l'altro fra poco cambieranno ancora (per chi volesse, qui tutta la stori.
Di colpo, ecco che il tono cambia: non più chiusure (perchè è questo che voleva) in Europa, ma andare contro una legge perchè questa farebbe chiudere stabilimenti in Italia (che fa parte dell'Europa, ricordiamolo) e andrebbero a favorire "i Governi agricoli forti del sud e del nord del mondo quali Brasile, Francia, Germania, Australia, India e le grandi aziende del nord che incasseranno 730 euro ogni tonnellata dismessa e le multinazionali che hanno delocalizzato nel sud che possono esportare maggiormente le loro produzioni." 

Ma come...prima si lamentava che il Brasile perdeva soldi e non si produceva nel terzo mondo (di cui fan parte i Paesi del Sud) e ora si lamenta che il Brasile ci guadagna e si vada a produrre nei paesi del sud??

@RebelEkonomist

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mercoledì 20 novembre 2013

Vuoi vedere il video del V-Day 2007? Paga 2.49€

Per davvero! Non stiamo scherzando!



Ne ha parlato anche Dario salvelli su L'Espresso.
@RebelEkonomist

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Giulia Sarti,il post sulle pensioni e il complotto degli hackers burloni pakati dalla ka$ta

Abbiamo atteso giorni ma finalmente Giulia Sarti, che nel frattempo ha cancellato la propria pagina facebook, ci ha spiegato quel post matematicamente ridicolo sulle pensioni.

In pratica, è stata vittima di un attacco informatico da parte di hackers burloni ed invidiosi del successo suo e del M5S sicuramente pakati dalla ka$ta. Leggiamo:

Giovedì pomeriggio spunta sulla mia pagina facebook il post in merito alle pensioni palesemente falso e soprattutto con dati completamente errati.
Questo post viene letto da una serie di persone che mi conoscono personalmente e che si mettono subito in contatto con me per segnalarmi l’accaduto.
Dopo poco tempo, riesco ad accedere al PC e , individuato il post, provvedo subito alla sua cancellazione. Nel frattempo, vengono pubblicati altri miei due post in merito alle nostre attività parlamentari, post che erano stati PROGRAMMATI direttamente da me attraverso la funzione di programmazione di facebook.
Accertata la mia completa estraneità a quanto pubblicato in merito alle pensioni, stavo provvedendo alla scrittura di un post per chiarire l’accaduto; in fase di pubblicazione, però, FACEBOOK mi chiede la password. Tento di accedere ma il sistema la rifiuta e da quel momento non sono più stata in grado di accedere alla pagina. Dopo poche ore, la mia pagina pubblica sparisce completamente dalla rete.
Mi attivo immediatamente con il supporto tecnico necessario per il recupero del possesso della pagina e dopo i tempi tecnici sono riuscita a riprenderne il controllo.
Probabilmente la password è stata modificata subito ma FACEBOOK basa le autenticazioni al sistema sulle SESSIONI APERTE; ciò significa che, cambiando la password,  si è ugualmente autorizzati a continuare la navigazione fino al termine della sessione. Quindi, mentre io stavo tentando di scrivere i dovuti chiarimenti, chi si era impossessato dalla mia pagina stava cambiando password e stava cancellando le sessioni (terminali autorizzati) attive.
Il furto delle credenziali di accesso, a quanto mi è stato spiegato, può essere avvenuto in diverse circostanze.
Per lavoro, mi è capitato spesso di collegarmi a reti wireless condivise e pubbliche di alberghi, locali pubblici, trenitalia e quelle disponibili nelle maggiori piazze italiane.
Attraverso programmi specifici si può mettere in atto un attacco di intercettazione delle informazioni che attraversano la rete condivisa attraverso la tecnica di  ”Man in The Middle” (MITM).
Questa tecnica permette a chi ne è in grado di intercettare tutte le connessioni dei computers e smartphones collegati alla stessa rete condivisa, sia via cavo che wireless, di leggere tutto quello che viene fatto, incluse le credenziali di accesso a facebook. (http://www.youtube.com/watch?v=tzfcOAWQGU4 ).
I sistemi di protezione da questi tipi di attacchi informatici esistono ma molto spesso sono troppo costosi e non tutti i fornitori di questo servizio hanno le possibilità di proteggere i naviganti.
Ho preferito attendere di capire cosa fosse successo e potervi dare una spiegazione dell’accaduto avendo tutte le informazioni tecniche in merito.

Sinceramente, non ci intendiamo di informatica quindi prendiamo per buone le spiegazioni tecniche. Peccato che è facile parlare senza dimostrare. Anche potremmo scrivere un post idiota sulla fanpage e poi dare la colpa ad un attacco informatico. Di prove non ce ne sono. La Sarti ha solamente pubblicato uno schemino sul Man in the Middle e basta:

Di prove, nulla, anche perchè chi è che si sbatterebbe per cercarle al fine di giustificare una sciocchezza del genere?

Tra l'altro poi, arriva anche il commento pseudo complottista:

Da tutta questa faccenda, non posso che prenderne il lato positivo guardando il bicchiere mezzo pieno: se ricevo attacchi strumentali e subdoli, nonché ripetuti, di questa portata, evidentemente a qualcuno do fastidio. il lavoro che il movimento 5 stelle sta compiendo, fuori e dentro le aule parlamentari, DA FASTIDIO e nessuno di noi ha intenzione di mollare. Personalmente, tante situazioni che una volta mi avrebbero rallentato i lavori, ora mi incoraggiano a continuare con maggiore determinazione e con la testardaggine che mi caratterizza.

A parte gli errori grammaticali (DA), non riusciamo davvero a capire il senso della vicenda. Perchè mai un hacker dovrebbe mettersi lì a seguire i movimenti della Sarti, controllare quando accede a Facebook, "impossessarsi" del suo profilo, andare sulla fanpage e scrivere un post sulle pensioni di quel genere lì? Tra l'altro anche pensato: aveva un topic, dati (non abbiamo controllato se siano corretti o meno, però la cifra bene o male deve essere quella), una proposta e un confronto con una proposta di reddito di cittadinanza (con relativa cifra sul costo) dal M5S stesso?

Non lo so....mi pare tutto troppo elaborato, pensato, perfetto. Non trovate? E' assai contorta come spiegazione ed è un evento davvero straordinario. Per spiegarlo, ci vogliono prove straordinarie, almeno secondo noi.

Messa giù così pare proprio un arrampicarsi sugli specchi. Anche perchè, di assurdità i grillini ne han dette. Basta visitare il blog...

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martedì 19 novembre 2013

Cari grillini, mettetevelo in testa: gli astenuti NON sono vostri elettori

Altre elezioni locali, altro flop del Movimento 5 Stelle. In Basilicata Grillo ha toppato di nuovo, portandosi a casa un basso numero di voti (sia con il candidato che il M5S stesso), considerando anche la bassissima affluenza dei cittadini che dimostra ancora una volta come la politica venga ormai rifiutata dalla maggior parte della popolazione.

Se da un lato qualche grillino è deluso dall'altro spuntano i soliti che credono di aver ottenuto un risultato straordinario perchè è la prima volta che si presentavano, perchè non sono elezioni nazionali blablabla.

Ci sono però alcuni, i migliori, che dicono addirittura che il M5S abbia vinto perchè.....ai voti presi bisognerebbe sommare anche quelli che hanno annullato la scheda e quelli a votare proprio non ci sono andati (gli astenuti, appunto). Uno particolarmente furbo ha fin sommato i minorenni (ma perchè?).

CLICCA QUI E CONDIVIDI L'IMMAGINE SU FACEBOOK


Cari grillini, lasciatemi spiegare una cosa: se il contare gli astenuti poteva avere un minimo di senso quando il M5S non era fra i candidati ed era solamente un movimento di protesta estraneo alla politica, oggi NON E' PIU' COSI'. Mettetevelo in testa!

Se un elettore decide di astenersi, NON VOTA PER IL M5S! Ha scelto di non votare M5S! Non è quindi un vostro elettore! Capito??

CLICCA QUI E CONDIVIDI L'IMMAGINE SU FACEBOOK

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domenica 17 novembre 2013

RIP profilo facebook di Giulia Sarti

E' con estremo dolore che annunciamo la prematura scomparsa del profilo facebook della Parlamentare grillina Giulia Sarti, in seguito al post sulle pensioni da 5mila euro all'anno apparso (e secondo alcuni nemmeno scritto da lei) sullo scomparso profilo.

Ci auguriamo sia solo una scomparsa temporanea e che presto possa tornare online. Ci teniamo molto ai suoi post, in quanto fonti di numerose assurdità.

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venerdì 15 novembre 2013

Giulia Sarti, che non è analfabeta e fessina, propone pensioni da 384 euro al mese per tutti

Ieri sera e stamanesi è scatenata l'ilarità generale in seguito ad un post, poi rimosso, di Giulia Sarti (M5S, vabbè è superlfluo oramai) in cui con due calcoli matematici, dimostrava come dando 5000€ di pensione a tutti si sarebbe speso meno dell'attuale costo dei pensionati.


Possiamo dire che siamo governati da ANALFABETI e FESSINI? In Italia abbiamo 23.431.319 pensionati, i quali percepiscono complessivamente € 270.469.483.350. Se noi garantiamo (noi pensavano fosse garantissimo ma siamo analfabeti) a tutti i pensionati 5000 euro al mese ci rimangono (maledetto dizionario che ci indica rimarrebbero) €153.312.888.350. Domanda: quanti redditi di cittadinanza possiamo garantire sapendo che la nostra proposta vale circa 30 miliardi?

E qui giù risate generali perchè, a quanto dicono loro (come qui kastosi di Giornalettismo), la Sarti si è dimenticata che gli anni sono formati da 12 mesi (+ 1 per chi percepisce anche una tredicesima).

Ma che cattivoni siete! Quelli del Movimento 5 Stelle e Giulia Sarti in particolare, sanno benissimo che ci sono 12 mesi in un anno! Perchè pensate male?!?! Lei ha proposto 5000 euro all'anno! 384 euro circa al mese (per 13 mensilità, è buona lei)!

Perchè pensate non sappia fare i conti! Mica è analfabeta e fessina come tutti voi??

SIETE KA$TAAAAA!

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giovedì 14 novembre 2013

Bernini (m5S) ironico: "Bin Laden...beh...dovrebbe essere morto"


Il complottista Bernini, pagato da tutti noi ricordo, non si smentisce mai.




"Bin Laden...beh...dovrebbe essere morto"

Mah, noi diremmo di sì...A meno che lei non ci voglia illuminare con la sua somma intelligenza derivata dal microchip impiantato da chissà chi.

Ah, le consigliamo poi di evitare battutine e pesudo ironia, si rende solo più odioso e antipatico...

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Grillo con le folli proposte sul debito pubblico italiano sembra voglia farci fallire

Beppe Grillo torna alla carica. Siccome l'Italia non è fallita quest'autunno, come da lui previsto (una delle tante previsioni sul fallimento del nostro Paese), ora sembra voglia far di tutto per arrivare a quel fallimento che per fortuna tarda ad arrivare.

"Noi vogliamo rinegoziare tutti i trattati che ci stritolano. Noi non possiamo fallire perchè una buona percentuale del debito è in mano alle banche straniere. Così ci tengono per la gola. Non ci fanno fallire ma ci tengono per la gola. No invece diremo che questo debito non lo vogliamo più. Lo rinegoziamo: o ce lo dividiamo con tutta l’Europa, o abbassate i tassi, o allungate i tempi."
Queste le dichiarazioni del Grillo.

Sulla buona percentuale dissentiamo. Circa il 60% del debito pubblico è in mano ad investitori residenti, quindi italiani, non stranieri. Chi ci rimetterebbe di più da un default (parziale/totale) sul debito sono i cittadini italiani. Ciò vuol dire non ripagare i soldi che tutti noi abbiamo prestato. In pratica, una "tassa patrimoniale criminale" in quanto non si onora un debito contratto e speso male.

Sulle proposte: dividerlo con l'Europa crediamo voglia dire una sorta di "Eurobonds", ovvero: gli altri pagano per noi. Strano che venga dagli stessi che odiano (scrivendo baggianate) il MES e tutti gli aiuti comuni della UE a cui anche l'Italia partecipa. In pratica, se gli altri han bisogno di noi assolutamente no, ma se noi abbiamo bisogno allora gli altri ci devono aiutare.

I tassi si abbassano con la fiducia e guardando a molte dichiarazioni di Grillo e company (ma non solo il M5S, sia chiaro), se non fosse per la BCE i tassi sarebbero decisamente più alti.

Allungare i tempi equivale alla prima ipotesi: fare default.

Come detto non è la prima volta che Grillo propone il "ripudio del debito", un modo più elegante di chiamare il "fallimento dell'Italia". Sembra che lo voglia a tutti i costi. Peccato che quei costi sarebbero altissimi. Se proprio i grillini vogliono il default, perchè prima non se lo comprano tutto loro?


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mercoledì 13 novembre 2013

L'On. Sara Paglini (M5S) scrive Pinochet staccato. Ma non è un errore di battitura

"Pino Chet". Così su Facebook l'onorevole grillina Sara Paglini mentre si dissocia (giustamente secondo noi) dalle parole della sua collega Emanuela Corda sulla strage a Nassirya.

Pinochet si scrive ovviamente attaccato, ma la Paglini sbaglia e lo scrive staccato: Pino Chet, due nomi.

Ora ci verranno a dire che si è trattato solo di un errore di battutura dettato dalla fretta o da mancanza di attenzione. Non è così.
Se fosse stato un banale errore, avrebbe scritto "Pino chet", con la "c" minuscola. Scrivendola maiuscola, è un chiaro segno che la grillina pensava davvero che fossero due nomi staccati e non uno solo.

Mi spiace. E' l'ennesima Assurdità a 5 Stelle.

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martedì 12 novembre 2013

On. Corda (M5S) su Nassirya: "Il kamikaze è una vittima da ricordare che ha creduto in un'ideologia criminale"

Ci sono assurdità e assurdità. Alcune divertenti, che ci hanno fatto sorridere. Altre davvero vergognose. Questa purtroppo fa parte delle seconde.

"Da una parte e dall'altra, infatti, vi erano delle vittime, e i responsabili politici e morali, i mandanti di quella strage non sono mai stati puniti. Tutti noi ricordiamo commossi i 19 italiani deceduti in quell'attacco kamikaze, e oggi siamo vicini ai loro familiari; a volte ricordiamo anche i 9 iracheni che lavoravano nella base italiana, ma non troppo spesso. Nessuno ricorda però il giovane marocchino che si suicidò per portare a compimento quella strage: quando si parla di lui, se ne parla solo come di un assassino, e non anche come di una vittima, perché anch'egli fu vittima oltre che carnefice" 

Queste la parole della deputata (ahinoi) Emanuela Corda, Movimento 5 Stelle.

La grillina ha cercato poi dalla sua pagina facebook di (come al solito oramai) spiegarsi meglio:

"Rivendico il concetto espresso in aula e strumentalizzato dai media avversi. Ho parlato del kamikaze come carnefice e "vittima che ha creduto in un'ideologia criminale". Condanno fermamente il fondamentalismo, così come le guerre insensate."
No, ci dispiace, ma se dobbiamo ricordare tutte le vittime che hanno creduto in un'ideologia criminale, allora dovremmo ricordare anche, ad esempio, Adolf Hitler o Saddam Hussein. Non ci pare, francamente, il caso.    

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Grillo continua a mentire sul Fiscal Compact: "nuove tasse per 50mld all'anno per 20 anni"

Grillo ce l'ha proprio con l'Europa. Seppur la UE ha le sue colpe della crisi (ma non è questo l'argomento del blog), dire bugie su accordi presi non ci pare proprio una scelta giusta ed onesta per risolvere i problemi del Paese.

Grillo dal suo ultimo post spara a raffica contro Letta(e ne parleremo), ma conclude con una frase che recita spesso:

"Vanno [...] cancellati gli impegni impossibili assunti con il fiscal compact con nuove tasse per 50 miliardi all'anno per vent'anni, una pazzia. Primum vivere, prima gli interessi nazionali"."

Questa è una bufala, una balla detta da uno che o non capisce o finge di non capire e mente spudoratamente.

Non è vero che ci servono 50 miliardi di nuove tasse per 20 anni, assolutamente. Basta essere un minimo preparati in economia e leggere ciò che dice il Fiscal Compact stesso per rendersene conto:

"Per quanto riguarda il resto, le cose non stanno proprio così: se anno dopo anno si riduce la differenza fra il rapporto debito/PIL e la soglia del 60%, è ovvio che anche 1/20 da tagliare sarà minore, quindi non è vero che saranno necessarie manovre da 50-60 miliardi di euro annui per i prossimi 20 anni.

La stessa cosa vale anche per la crescita! Premettendo di avere un bilancio pubblico in pareggio, con un rapporto debito/pil al 130% (arrotondiamo), vuol dire che alle attuali condizioni per rientrare nei parameti del Fiscal Compact servirebbe una crescita del (3.5% deriva da (130%-60%)/20):

3.5%/130%= 2.7% circa del PIL

Questo 2.7% è crescita NOMINALE! Ciò vuol dire che con un'inflazione del 2% ((con l'aiuto di Draghi nel caso), una misera crescita reale dello 0.7% basterebbe. Se l'inflazione fosse al 3% , potremmo anche non crescere in termini reali!
Basta cambiare i parametri et voilà: più il rapporto scende e meno crescita nominale serve per rientrare nei paramentri."


Capito caro Beppe??

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domenica 10 novembre 2013

Gaffe Di Battista su Berlinguer: "giustificò invasione sovietica dell'Afghanistan". Ma non è vero


Gaffe dell'onorevole Di Battista (M5S) che nel suo lungo discorso in Parlamento parlando della guerra in Afghanistan, al minuto 6:15 se ne esce con:

"(Il popolo afghano) dimostra dignità. Hanno cacciato gli inglesi, hanno cacciato i russi finanziati da...come dire, giustificati perdonatemi, dal Partito Comunista di allora, anche se era in declino"



A dire la verità non fu per nulla così (vogliono la rete, la usassero una buona volta in maniera corretta):

Berlinguer contro l’invasione russa in Afghanistan
• Enrico Berlinguer condanna l’invasione dell’Afghanistan da parte dell’Urss: l’Unione sovietica è una potenza imperialista alla pari degli Stati Uniti.

Fortunatamente, si è scusato (ogni tanto, per fortuna, lo fanno) sul suo profilo facebook:

"P.S. Ho commesso un errore parlando dell'invasione sovietica dell'Afghanistan. Il PCI non difese mai l'intervento, Berlinguer si oppose e parlò, giustamente, di guerra imperialista. Scusate."
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sabato 9 novembre 2013

Grillo sul reddito di cittadinanza ha "mentito" agli elettori. La proposta è completamente diversa

Finalmente è arrivata la proposta di legge del M5S sul tanto aspettato, decantato e promesso Reddito di Cittadinanza. Tutto bello? No, anzi, le cose sono MOLTO diverse  da come i grillini se le aspettavano. Grillo aveva promesso 1000€ a tutti in campagna elettorale, ricordate? Bene, scordateveli. Le cose sono molto diverse, come segnalato su The Rebel Ekonomist:

L'HuffPost ha pubblicato il testo della proposta di legge del M5S sul famoso reddito di cittadinanza, promesso in campagna elettorale e per la gioia dei grillini. O forse no.

Sì perchè analizzando il testo, si scopre che è MOLTO diverso da quello che Grillo andava promettendo prima delle elezioni di febbraio. 1000€ mensili a tutti (saliti poi a 1200€ più avanti per qualche giorno), questo era il reddito di cittadinanza made in Grillo.

Chi ci segue su Rebel Ekonomist sa benissimo che quella proposta era PURA FOLLIA visto che, dati alla mano, il costo si aggirava come minimo intorno ai 130 miliardi di euro (vedi qui per i conti), ed ora la situazione è fin peggiorata rispetto ad allora.

La proposta del M5S è diversa: prima di tutto, niente 1000 euro a giovani e disoccupati. Chi è single, senza lavoro e vive da solo si becca 600€. Se fa parte di un nucleo famigliare, potrebbe percepire ZERO se il reddito del nucleo supera il livello presente nella legge (vedi allegato 1). Se ad esempio in una famiglia composta da tre persone i due genitori percepiscono due stipendi da 750 euro ciascuno, il figlio non ha diritto a niente (1500€ di reddito totale, superiore a quello indicato, pari a 1330).

Capito?

A tutto ciò, di per sè già limitante, si aggiungono i vari requisiti dettati dall'articolo 4. Se poi il beneficiario non rispetta i vincoli dell'art. 9 e seguenti, perderà il reddito di cittadinanza (questo è ovvio, non è che te ne stai a casa pagato a far nulla, ci mancherebbe).

Onestamente, penso che questa legge sia fatta apposta per NON essere approvata. Le coperture sono dubbiose (magari ne parlerò), i beneficiari sono a conti fatti e difficili da individuare, sono presenti discriminazioni (vedi art. 4, comma 1 e 2). Insomma, trovo la proposta confusa, mal costruita e di difficile applicazione.
Capito? Grillo di fatto, ha "mentito" in campagna elettorale, promettendo una cosa IMPOSSIBILE. I grillini hanno cambiato le carte in tavola, in maniera confusa. Tra l'altro, una proposta simile (e forse fatta meglio) da mesi è pubblicizzata da SeL e Vendola. Nulla di nuovo quindi, assolutamente nulla di nuovo. Anzi, di nuovo c'è solo la confusione.

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La parentopoli made in M5S. Un breve riassunto.

"Il Giornale" ieri in un articolo a firma Paolo Bracalini ha cercato di riassumere in poche righe quella che è oramai ufficialmente la "Parentopoli grillina", fatta di amici (ok, questi non sono parenti), fidanzati, conviventi, mariti, moglie di cui ogni tanto anche noi sul blog vi abbiamo informato.



"Sono arrivati 16mila curricula per aspiranti «assistenti parlamentari», ma molti deputati e senatori grillini han fatto prima a chiamare figli o fidanzati di parenti, o a sfogliare la rubrica di amici e candidati trombati del M5S, ripescati come portaborse.


«La base grillina in Lazio è incavolata nera perché il deputato Luca Frusone ha preso come suo assistente la candidata non eletta alle regionali del Lazio, Enrica Segneri» racconta il senatore Marino Mastrangeli, ex M5S passato al Misto («è una persona fidata e competente» replica il deputato). I casi Lezzi e Moronese, le due senatrici che hanno assunto una la figlia del compagno e l'altra il fidanzato, hanno fatto azzuffare i parlamentari grillini, alimentando sospetti, veleni, voci incontrollate su altri assistenti assunti per via amicale o parentale.
«Non è il mio caso e posso dimostrarlo senza problemi» si difende Riccardo Fraccaro, uno dei deputati nel mirino dei rumors. Lui si è valso dei consigli di un avvocato del lavoro, Giovanni Zoppi, che è anche il fidanzato di sua sorella. L'ha spiegato in un video lo stesso deputato, specificando: «Spero in futuro di poterlo retribuire adeguatamente». Poi non se n'è fatto più nulla: «È tutto a titolo gratuito, c'è una rete di collaboratori scelta sulla base dei cv arrivati, nessuna parentopoli» assicura Fraccaro, sul cui statino (aggiornato a maggio), alla voce «Compensi per collaboratori», si legge «zero». Diversamente dalla maggioranza dei parlamentari M5S, che invece impegna mensilmente da 2mila a oltre 3mila euro, prese dal lordo che Camera e Senato versa loro, per pagare assistenti e portaborse. È la voce di spesa più alta, anche per i gruppi.
In cinque mesi il gruppo M5S Camera ha speso 640mila euro tra dipendenti e consulenti, mentre il M5S Senato rendiconta solo per il mese di maggio due bonifici di 33mila e 29mila euro, sempre per «retribuzione personale» (28 persone). Nell'area «trasparenza» dei gruppi M5S però non c'è nulla sull'identità degli assistenti scelti dai parlamentari. «Molti di noi hanno scelto degli amici, o degli attivisti» ha detto la senatrice Barbara Lezzi, che invece ha scelto la figlia del suo compagno (subito dimessasi). Altri voci velenose sfiorano la senatrice emiliana Mussini («non può rispondere, è impegnata a Bruxelles» spiega la sua segreteria), il deputato laziale Iannuzzi («non può rispondere, mandi una mail» spiega la sua segreteria) che al Senato trova sua madre, l'infermiera Ivana Simenoni, e la riminese Giulia Sarti: «Il mio ragazzo mi ha fatto il sito? Sì, ma gratis, come aiuto. Ed è vero che una delle mie due assistenti è una mia convivente, ma solo perché così dividiamo l'affitto e risparmio».
I sospetti mettono radici su un terriccio che, in effetti, è pieno di intrecci famigliari. Le liste dei M5S erano piene di congiunti. Alcuni sono entrati in Parlamento, come la deputata Azzurra Cancellieri, sorella di Giancarlo capogruppo M5S in Regione Sicilia. O come i fratelli Maurizio e Tiziana Buccarella, entrambi candidati in Puglia, lui ora deputato, lei no perché ritirata. Marito e moglie, la senatrice Tatiana Basilio e l'aspirante deputato Simone Ferrari (non eletto). La senatrice Cristina De Pietro invece ha il fratello consigliere comunale in Liguria. Laura Bignami, senatrice, è invece moglie di Giampaolo Sablich, capogruppo M5S al Comune di Busto Arsizio.
Nepotismi e favoritismi che si replicano a livello locale. A Treviso il consigliere comunale M5S Alessandro Gnocchi ha proposto, per la nomina all'Ente Parco del Sile, la sua fidanzata. Mentre quando il sindaco grillino di Mira ha dovuto scegliere un assessore all'Ecologia, non ha avuto dubbi nominando l'ing. Maria Grazia Sanginiti. Moglie del deputato Cozzolino. Mentre un po' ovunque i non eletti sono stati chiamati come collaboratori. Guai scordarsi degli amici."
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venerdì 8 novembre 2013

Di Maio ferma la Camera sulla mensa. Zaccagnini non sa le regole degli appalti e Colletti...

Episodo alquanto ridicolo quello accaduto il 6 novembre alla Camera dei Deputati, la quale si è de facto fermata per un ordine del giorno, quello del grillino Di Maio, La Camera si ferma, i deputati litigano: "Dove pranziamo?"
il quale lamenta una sorta di congestionamento della mensa dei dipendenti della Camera (dove mangiano i parlamentari 'grillini'), mentre il ristorante di Montecitorio resta vuoto.

Today.it ha riportato la trascrizione integrale (non leggetela se siete già alterati). Da notare gli interventi grillini (ed ex grillini, come quello di Zaccagnini):


La Camera si ferma, i deputati litigano: "Dove pranziamo?"

LUIGI DI MAIO (M5S). Signor Presidente, colgo l'occasione semplicemente per spiegare quello che ormai è un problema che riguarda questo palazzo, cioè la questione del ristorante dei deputati e del ristorante dei dipendenti. Da quando è arrivato il MoVimento 5 Stelle qui c'è un consistente numero di parlamentari che utilizza la mensa dei dipendenti, in qualche modo anche congestionandola – facciamo anche un po' di mea culpa – e allo stesso tempo c'è il ristorante dei deputati che ha un calo di utenti. Quindi, questo ordine del giorno chiede di convertire il ristorante dei deputati in mensa self-service, in modo tale da potere praticamente creare la stessa condizione e lo stesso tipo di mensa. L'invito al ritiro o parere contrario del Collegio dei questori per noi non è accettabile e, quindi, chiediamo di porlo in votazione (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).
LAURA BOLDRINI, Presidente. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Zaccagnini. Ne ha facoltà.
ADRIANO ZACCAGNINI (M5S). Signor Presidente, in merito alla questione della mensa vorrei aggiungere, dato che ho dimenticato di farlo nel mio intervento sull'ordine del giorno, che è abbastanza assurdo che l'esternalizzazione della mensa sia stata affidata a una ditta inglese. Ora, l'ordine del giorno precedente non è stato accettato. Io mi auguro che questo punto, comunque, sia affrontato dal Collegio dei questori, anche per una questione di sicurezza nazionale, in quanto è abbastanza assurdo il fatto che noi, come italiani orgogliosi del made in Italy e delle nostre produzioni agroalimentari, ci riforniamo e ci cibiamo con cibo fornito da una ditta inglese, con scarsa qualità, tra l'altro, del cibo, perché conosciamo le lamentele e le criticità che sono state fatte emergere dagli stessi dipendenti della Camera, che non usufruiscono completamente del servizio della ditta e che vanno a mangiare fuori, proprio perché il cibo non è di qualità.


Potrebbe interessarti: http://www.today.it/politica/ristorante-camera-discussione-deputa

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[...]
 La Camera si ferma, i deputati litigano: "Dove pranziamo?
LAURA BOLDRINI, Presidente. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Baroni. Ne ha facoltà.
MASSIMO ENRICO BARONI (M5S). Gentile Presidente, io credo che, dal tenore delle risposte rispetto alle richieste che stiamo avanzando, il percorso per riuscire ad affermare che non siamo all'interno di uno status di privilegio – uno status che spesso permette di «avanzare», appunto, lo status stesso invece del nostro lavoro, quasi come se questo status permettesse a noi parlamentari di evitare di lavorare – questo percorso, in cui il deputato Buonanno dice che possiamo avvicinarci al concetto di non essere dei privilegiati, sia ancora molto lungo, e le distanze siano veramente siderali in questo momento. Quindi il lavoro è veramente ancora da fare (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).
[...]
La Camera si ferma, i deputati litigano: "Dove pra
LAURA BOLDRINI, Presidente. Colleghi, prima di continuare, vi informo che abbiamo ancora quindici ordini del giorno. Vorrei organizzare così il nostro lavoro, se siete d'accordo, andare avanti con gli ordini del giorno, poi fare una pausa e nel pomeriggio procedere con le dichiarazioni di voto. Quindi, se siete d'accordo, andiamo avanti, facciamo questo sforzo, così che prima della pausa finiamo le votazioni. Vorrei veramente però riuscire ad andare veloci, perché altrimenti...
ADRIANO ZACCAGNINI (M5S). Chiedo di parlare.
LAURA BOLDRINI, Presidente. No ! Deputato Zaccagnini, lei ha già parlato su questo tema. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Colletti. Ne ha facoltà.
ANDREA COLLETTI (M5S). Signor Presidente, intanto ricordo che i questori riaprono la discussione quando si va a discutere su un ordine del giorno, quindi eventualmente è riaperta anche per coloro che sono intervenuti prima dell'intervento dei questori. Poi ringrazio il collega Giachetti...
LAURA BOLDRINI, Presidente. Sì, ma è il Governo che riapre la discussione, non il Collegio dei questori.
ANDREA COLLETTI (M5S). È uguale.
LAURA BOLDRINI, Presidente. Non è uguale. Non è uguale.
ANDREA COLLETTI (M5S). Ringrazio il collega Giachetti che ci ha informato – io non lo sapevo personalmente – dell'attività culinaria degli altri parlamenti, che confligge con i numerosi scioperi della fame che fa normalmente e quindi non so come lo possa sapere.
LAURA BOLDRINI, Presidente. Ma cosa c'entra (Commenti) ?
ANDREA COLLETTI (M5S). Cosa c'entra lo dico io. Ma ad ogni modo, visto che il questore Fontanelli si preoccupava della sorte dei dipendenti – e noi ci teniamo molto alla sorte dei dipendenti – potremmo fare una boutade: perché non apriamo il ristorante anche per i dipendenti sotto ? Così avremmo un aumento dell'occupazione, visto che questo Governo sta aumentando la disoccupazione (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).
LAURA BOLDRINI, Presidente. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Artini. Ne ha facoltà.
MASSIMO ARTINI (M5S). Signor Presidente, io volevo far presente all'Aula qual è la situazione che è accaduta al Senato in merito proprio alla ristorazione. Al Senato, fino all'inizio della legislatura, il ristorante era stato chiuso proprio per alcune problematiche relative alla contribuzione e per il fatto che i senatori, dopo aver ripristinato prezzi più onerosi per loro stessi, avevano smesso di andare al ristorante perché era troppo caro. Con la nuova gestione dei nuovi questori il ristorante è stato aperto senza nessun onere per il Senato e mantenendo quelle qualità operative che l'onorevole Giachetti ci faceva presenti prima. Quindi, io rifletterei anche su questa situazione: senza oneri per la Camera per il medesimo servizio e con costi concordati con chi ha la gestione (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).
LAURA BOLDRINI, Presidente. Prendo atto che i presentatori insistono per la votazione dell'ordine del giorno Luigi Di Maio n. 9/Doc. VIII, n. 2/75. Passiamo ai voti. Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Luigi Di Maio n. 9/Doc. VIII, n. 2/75, con il parere contrario del Collegio dei questori. Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge. Presenti 440, votanti 437, astenuti 3, maggioranza 219, hanno votato sì 113, hanno votato no 324.




Sull'ordine del giorno di Di Maio, beh, credo ci siano temi molto più importanti da discutere, però i grillini avrebbero dovuto metterlo in conto tempo fa, quando decisero di mangiare nella mensa dei dipendenti. Su questo si veda l'intervento di Giachetti che posterò fra un attimo.

Sull'intervento di Zaccagnini a riguardo della ditta inglese, lascio la parola a Buttiglione che impartisce l'ennesima lezione ad un grillino (beh, ex grillino):

La Camera si ferma, i deputati litigano: "Dove pranziamo?"


ROCCO BUTTIGLIONE (Udc). Signor Presidente, intervengo solo per ricordare, perché qualche volta me ne dimentico anch'io, che noi facciamo parte dell'Unione europea e che all'interno dell'Unione europea esistono delle regole per le quali si fanno delle gare europee, e non si possono privilegiare aziende nazionali nelle gare europee. Se il Parlamento di Londra facesse una gara europea e facesse vincere una ditta inglese invece che una ditta italiana che ha migliori requisiti, noi chiederemmo immediatamente alla Commissione europea di aprire una procedura di infrazione a carico dell'Inghilterra. Quindi, il fatto che la ditta sia britannica è totalmente ininfluente; lo è adesso e lo sarà anche nel prossimo bando di gara.
LAURA BOLDRINI, Presidente. La ringrazio per questa puntualizzazione





Sull'intervento di Colletti stendiamo un velo pietosissimo, sia per la discussione con la Boldrini (anche qui, altra manifestazione di ignoranza), sia per la frecciatina al deputato Giachetti (in sciopero della fame), il quale rispondendo a Di Maio aveva mostrato qualche conoscenza in più dei grillini sul tema, avanzando anche una proposta seria:

La Camera si ferma, i deputati litigano: "Dove pranziamo?"
ROBERTO GIACHETTI (Pd). Signor Presidente, io potrei avere un conflitto di interesse al contrario, nel senso che per me potreste chiudere sia la mensa che il ristorante: soprattutto in questo periodo non mi creerebbe alcun problema. Vorrei però dire all'onorevole Di Maio – e in questo vorrei invitarlo, se è possibile, a prendere in considerazione questa argomentazione ai fini di non porre in votazione – che noi dobbiamo guardare alle cose, possibilmente anche guardando fuori dall'Italia, infatti richiamiamo spesso il paragone con gli altri Paesi europei. Non penso che sia un argomento marginale, nel senso che capisco che simbolicamente serve dire: basta il ristorante, il privilegio e via dicendo. Però, in tutti i parlamenti, almeno europei – e penso che lo sappiate tutti – esistono i ristoranti all'interno delle istituzioni. Il problema è che a differenza di noi, questi ristoranti sono utilizzati come veicolo, anch'esso non unico, per fare in modo che anche la gente normale, attraverso l'andare al ristorante nelle istituzioni, conosca meglio le istituzioni, frequenti le istituzioni e via dicendo. Ci sono tanti ristoranti. In Germania il ristorante del Bundestag è aperto al pubblico. Allora, l'invito che io faccio, se c'è anche una gara – in questo senso non so se è condizionabile adesso, ma comunque è una cosa che si può vedere dopo – è non solo a tenere il ristorante della Camera, ovviamente risparmiando fin dove è possibile, ma a valorizzarlo molto di più. Infatti, certamente non sarà l'elemento essenziale, perché noi dovremmo fare molto meglio il nostro mestiere, però io ritengo utile fare in modo che ci sia un'occasione, la sera per esempio o nei giorni di festa, in cui magari si utilizzi il ristorante per fare delle visite all'interno della Camera. Potrebbe diventare una cosa che nell'immediato ci «rende» pensarla come un privilegio dei deputati, che poi ormai sappiamo non è più – e che al contempo invece può diventare un elemento che ci aiuta per far sì che vi sia una forma di avvicinamento all'istituzione. Dico ciò ovviamente anche in una prospettiva in cui questo potrebbe aiutarci a ridurre ancora di più quelli che possano essere i costi della Camera, sapendo peraltro – me lo ricordava giustamente l'onorevole Sereni – che quando parliamo del ristorante della Camera non parliamo di un ristorante qualunque, perché voi sapete che noi finiamo di votare all'una e mezza e quello è un ristorante che è in grado di fornire una quantità di pasti immediati, quindi con delle caratteristiche e un'organizzazione molto diverse rispetto a qualunque altro ristorante: se noi usciamo da qui ed andiamo in 140 in un ristorante non ci danno da mangiare, come è evidente. Quindi io suggerisco solo una riflessione dal punto di vista di quello che può essere invece in positivo l'utilizzo di un qualcosa, che non deve più rappresentare un privilegio – e lo è stato – per i deputati e per i parlamentari, ma invece una cosa in qualche modo positiva (Applausi di deputati del gruppo Partito Democratico).




Questo è. Anche su temi poco importanti i grillini rimediano l'ennesima figuraccia. In più si è perso pure tempo rinviando altri ordini del giorno, forse più importanti.
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