I parlamentari grillini quindi, secondo Grillo, dovrebbero solamente eseguire gli ordini (da quello che capisco) di ciò che è stato deciso dall'alto (Grillo/Casaleggio) oppure in assemblee/referendum (dove magari a votare sono 20 mila persone, quando va bene).
Peccato che nel "comunicato politico numero quarantacinque" in data 11 agosto 2011 scriveva (grassetti miei):
Ogni eletto risponderà al Programma del M5S e alla propria coscienza, non a organi direttivi di qualunque tipo e non potrà entrare in un gruppo parlamentare formato da altri partiti.[...] I possibili eletti del M5S formeranno un Non-gruppo-parlamentare in cui ognuno conterà uno. [...] La libertà di ogni candidato di potersi esprimere liberamente in Parlamento senza chiedere il permesso a nessun capo bastone sarà la sua vera forza. Il M5S vuole che i cittadini si facciano Stato, non che si sostituiscano ai partiti con un altro partito. I partiti sono morti,organizzazioni del passato, i movimenti sono vivi. Oggi i parlamentari sono soltanto dei peones che schiacciano un pulsante se il capo, che li ha nominati, lo chiede. Non sono nulla, solo pulsante e distintivo. Il M5S vuole far entrare degli uomini e delle donne alla Camera e al Senato che rispondano solo alla Nazione e al proprio mandato
Cambiare idea va bene tante volte. Non in questo caso (giudizio personale). E comunque, mi pare che Grillo la cambi un po' troppo spesso per un po' troppe cose...
Vuoi essere sempre informato? Iscriviti alla fanpage!
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.